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Le migliori bottiglie da regalare a Natale 2023: la selezione

Le migliori bottiglie da regalare a Natale 2023: la selezione

Le migliori bottiglie da regalare a Natale? Noi abbiamo fatto una prima selezione di quelle che ci piacerebbe ricevere per le feste, da abbinare a piatti della tradizione per rendere pranzi e cene in famiglia e con gli amici ancora più ricercati, e da proporre per brindisi memorabili.

Nella gallery trovate tanti tra i vini bianchi, rossi, bollicine e spirit che abbiamo segnalato sul numero di dicembre di La Cucina Italiana, e non solo. Bottiglie che secondo noi sarebbe bello regalare (oltre ai doni gastronomici, di cioccolato, i panettoni e tante altre idee da condividere in tavola), scelte tra grandi classici dell’enologia italiana e intriganti novità. Da dove cominciare?

Le migliori bottiglie da regalare a Natale

Stop alle insalate in busta? Allarme per la nuova direttiva UE | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Pronti a dire addio alle insalate in busta, alle fragole e ai mirtilli nel cestino, ai pomodorini Piccadilly nella loro confezione trasparente, alle arance in rete, ma anche alle bottiglie magnum di vino?

Con la sua nuova proposta di revisione della direttiva sugli imballaggi e sui rifiuti di imballaggio (Ppdw), la Commissione europea vuole vietare gli imballaggi usa e getta per confezionare quantità inferiori a un chilogrammo e mezzo di frutta e verdura fresca, oltre che gli imballaggi per alimenti e bevande da riempire e consumare nei locali di alberghi e ristoranti, le bottigliette di shampoo e bagno schiuma degli hotel e le confezioni monoporzione o monodose utilizzate nella ristorazione per condimenti, conserve, salse, zucchero e spezie.

Mezzo chilo al giorno di rifiuti da imballaggio a testa

Il dato da cui prende le mosse questa proposta è, in effetti, allarmante: ogni europeo genera in media quasi 180 chili di rifiuti da imballaggi all’anno (mezzo chilo al giorno). Queste confezioni usa e getta vengono realizzate con il 40% della plastica e il 50% della carta utilizzate nell’Unione Europea. E, a meno che non si intraprenda velocemente un cambio di rotta, i rifiuti da imballaggio in plastica aumenteranno del 46% entro il 2030.

L’ultimo aggiornamento del regolamento era stato l’adozione, nel 2019, della direttiva sulla plastica monouso: a partire dal 3 luglio 2021 l’Unione Europea ha vietato di immettere sul mercato diversi articoli in plastica monouso come posate, piatti, cannucce, cotton fioc, contenitori per alimenti e bevande in polistirene espanso e prodotti in plastica oxo-degradabile.

I problemi del nuovo regolamento

Tuttavia, la proposta della Commissione europea potrebbe avere un grave impatto sia sulle abitudini di consumo degli italiani, sia sui bilanci delle aziende alimentari, come segnala la Coldiretti a Tuttofood di Milano. Lo stop agli imballaggi per le quantità inferiori a un chilo e mezzo potrebbe provocare una serie di problemi, dal punto di vista igienico-sanitario e della conservazione degli alimenti, e aumentare gli sprechi e i costi per i consumatori e per i produttori.

Vediamo perché. I cestini come quelli per le fragole e i piccoli frutti, nelle fasi del trasporto, sono molto utili per proteggere il prodotto. Inoltre, articoli come le insalate in busta fanno ormai parte delle abitudini consolidate degli italiani, e il pericolo è quello di ridurne il consumo (già diminuito dell’8% per la frutta e del 10% per la verdura nel 2022), con conseguenze negative sulla salute.

La direttiva stabilisce anche la standardizzazione delle bottiglie per il vino e la riduzione del loro peso: in questo modo, vengono banditi il formato magnum e le tipologie di bottiglie necessarie per i grandi vini invecchiati, come il Barolo o l’Amarone (qui spieghiamo perché le dimensioni contano).

«Così come strutturato, il regolamento andrebbe di fatto a colpire i due settori del Made in Italy più esportati all’estero», spiega Coldiretti. «Se le vendite di vino sui mercati stranieri hanno sfiorato nel 2022 la quota record di 8 milioni di euro in valore, quelle di ortofrutta hanno raggiunto i 5,7 miliardi, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat, ai quali si aggiungono altri 4,8 miliardi di ortofrutta trasformata, quella più esposta ai cambiamenti in fatto di packaging».

Secondo l’organizzazione, per non pregiudicare la qualità delle produzioni e la possibilità di scelta da parte dei consumatori, non c’è altra strada: bisogna eliminare i divieti per il monouso di frutta e verdura sotto il chilo e mezzo e ricalibrare le misure per il settore vinicolo.

25 vini da abbinamento in autunno

La Cucina Italiana

Tanti sono gli ingredienti da utilizzare in questa stagione: dalle castagne alla zucca, passando per i funghi. Se vi state chiedendo come abbinare questi prodotti con dei buoni vini, ecco una piccola guida per scegliere la bottiglia giusta da abbinare a ingredienti di stagione.

Con le castagne

Delicatezza, dolcezza e pastosità sono le caratteristiche principali di cui tenere conto nell’abbinamento con le castagne. A seconda del tipo di cottura (bollite, arrostite…) e degli ingredienti dolci o salati della ricetta, si stappano vini fermi o frizzanti, morbidi o secchi, ma è meglio che siano sempre rossi, giovani, con pochi tannini e non troppo strutturati.

Risotto alle castagne con porro e salvia fritti

Riccardo Lettieri

1. La merenda altoatesina d’autunno contempla castagne speck, formaggi e un calice
di Santa Maddalena. Il Moar 2021 di Cantina Bolzano ha profumi di ciliegia e lampone. 20 euro, kellereibozen.com.
2. I profumi di fichi, frutti rossi e spezie e la vinificazione in acciaio rendono il Nero di Troia Gelso Nero 2021 di Podere 29 morbido e perfetto per accompagnare carni bianche con ripieno di castagne e salsiccia. 12 euro, podere29.it.
3. Carattere vellutato e intensi aromi di ciliegia e cioccolato per il Primitivo Passito 2020 di Cantine Imperatore da provare con dolci come la crostata di castagne, ricotta e cioccolato. 25 euro, cantineimperatore.com.
4. Frizzante, fruttato e persistente, il Sangue di Giuda Acqua Calda 2021 di Francesco Quaquarini sta bene con il castagnaccio. 10 euro, quaquarinifrancesco.com. 
5. Fresco, con profumi di erbe aromatiche, melagrana e ribes, il Valpolicella Valpantena 2021 di Bertani è il rosso per i primi piatti alle castagne, compreso il Risotto nella foto. Diventa
un aperitivo servito a 14 °C con castagne avvolte nella pancetta. 13 euro, bertani.net.

Con i funghi

Con un sapore che ricorda il sottobosco e un finale amarognolo, i funghi possono essere più o meno saporiti. Si scelgono bianchi freschi quando sono serviti crudi e si sale di struttura con i primi piatti. Bollicine, bianche e rosé, sono perfette con molte ricette, mentre le cotture alla griglia e l’abbinamento con la carne chiedono un rosso non troppo strutturato.

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