Noi ci lasciamo trasportare con il gusto in posti lontani, grazie a un piatto semplice dal tocco esotico come questi deliziosi gamberi crudi con salsa tropicale
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Se in spiaggia al grido di “Coccobello cocco” scattate sull’attenti, forse siete veri amanti di questo frutto esotico. Ecco perché abbiamo pensato di proporvi qualche idea per preparare delle ricette sia dolci che salate con questo ingrediente straordinario.
Dovete sapere che il cocco fresco non è quello che arriva sulla nostra tavola, con il guscio duro e la polpa dura e croccante. In realtà il cocco appena raccolto è verde e ha all’interno una freschissima acqua energizzante e idratante e una polpa dolce e cremosa.
Leggete l’articolo Le proprietà dell’acqua di cocco per saperne di più.
Per consumare il cocco fresco basta tagliare la calotta e poi infilare all’interno una cannuccia e un cucchiaio per bere l’acqua e mangiare la polpa. Purtroppo, difficilmente questo frutto arriva sulle nostre tavole perché va raccolto e consumato in breve tempo.
Il cocco che troviamo più facilmente nei supermercati invece, è il cocco secco, quello che viene rotto con il martello perché ha un guscio molto duro e ha all’interno una polpa bianca a marrone tutta da sgranocchiare.
Il cocco è un ricostituente naturale perché ricco di potassio e grazie alla presenza di vitamina B e C è utile in caso di debolezza, nervosismo e problemi urinari. Ha anche un notevole effetto saziante e può essere utilizzato per ridurre l’appetito quando si segue una dieta dimagrante. Attenzione alle quantità, però, perché è molto calorico. Il latte di cocco non contiene lattosio, ma è ricco di acido laurico che mantiene in buono stato la salute delle ossa. Il cocco ha anche proprietà rigenerative a livello cellulare e aiuta a rinforzare il sistema immunitario.
Da qualche tempo è possibile trovare in commercio uno zucchero molto aromatico che si produce con il nettare di cocco. Lo zucchero di cocco non viene ricavato dal frutto, ma della palma e il fluido che si ottiene è molto zuccherino non è da confondere però con lo zucchero di palma, molto meno conosciuto in Italia.
Per produrre lo zucchero di cocco viene inciso il fiore della palma da cocco, per poi raccoglierne il nettare che poi viene essiccato a temperature abbastanza alte finché l’acqua non viene completamente eliminata.
Lo zucchero di cocco è ricco di vitamine, ha un indice glicemico relativamente basso, non contiene conservanti e non viene trattato con agenti chimici.
Montate le uova con zucchero e vaniglia, quindi unite olio e latte a filo e infine farina e lievito setacciati.
Imburrate e infarinate lo stampo furbo, versateci dentro l’impasto e cuocete per circa 20 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C, quindi sfornate e lasciate raffreddare.
Nel frattempo preparate la crema pasticcera: montate i tuorli con lo zucchero, aggiungere poi la farina setacciata e infine incorporate il latte a filo, quindi aggiungete la buccia di limone (intera, non grattugiata) e cuocete su fiamma bassa, mescolando continuamente, ad ottenere una crema densa, quindi togliete dal fuoco.
Sbucciate la frutta e tagliatela (la banana a metà per il lungo, kiwi e arancia a spicchi).
Una volta fredda, sformate delicatamente la base e capovolgetela sul piatto da portata.
Riempite la scanalatura con la crema ancora calda e livellate bene la superficie, quindi disponete la frutta formando le palme, come nella foto.
La crostata tropicale è pronta: se non la servite subito, irroratela con un po’ di succo di limone per non far annerire la frutta.