Le polpette di sgombro alla menta, maionese e cipolle in agrodolce sono un’ottima idea per far mangiare il pesceanche ai più pigri e restii della famiglia. Ecco la ricetta dello chef Kokichi Takahashi che ci fa gustare lo sgombro secondo lo stile siculo-giapponese della giovane osteria di Favignana, Formica Osteria, che mette la semplicità sopra ogni cosa e si fonda sul contributo quotidiano dei pescatori e degli agricoltori locali.
Lo sgombro appartiene alla grande famiglia del pesce azzurro. Ha carni molto saporite e sode ma anche deperibili, in quanto ricco di grassi, i benefici omega3, che tendono ad alterarsi in breve tempo. Darà molta soddisfazione se acquistato freschissimo; gli esemplari piccoli, mangiati poche ore dopo essere stati pescati, sono sublimi, anche solamente lessati e conditi con un filo di olio extravergine e origano fresco.
Cucinare losgombro è un’ottima idea. Purtroppo è fra dei pesci meno valutati, e questo è davvero un peccato perché lo sgombro è una fonte incredibile di grassi buoni, i famosi omega 3, indispensabili per tenere lontane le malattie cardiovascolari. E poi ha carni sode e saporite e si cucina in tanti modi facili e veloci. Ecco allora come cucinare sgombro.
Lo sgombro, questo sconosciuto
Lo sgombro fa parte della famiglia del cosiddetto pesce azzurro ed è considerato, a torto, un pesce di poco pregio. Nel Mediterraneo ce ne sono di due specie: lo sgombro comune, detto anche lacerto, e il lanzardo, entrambi con la parte ventrale di un colore bianco argentato e il dorso azzurrognolo, macchiato di striature nere. Si tratta di pesci di piccole e medie dimensioni, che vivono in acque profonde. Il periodo migliore per gustarli è da novembre a marzo, ma si trovano in commercio tutto l’anno.
Come pulirlo
Gli sgombri si puliscono in poche mosse: per prima cosa procuratevi un coltello ben affilato e delle forbici da cucina. Praticate un taglio sull’addome, evisceratelo e lavatelo sotto l’acqua corrente. Con le forbici tagliate via le pinne sul fianco e poi sempre con il coltello staccate la lisca centrale, facendo attenzione che non rimanga attaccata alla polpa. Con le forbici tagliatene le estremità e poi con una pinzetta levate le eventuali lische più piccole rimaste nel pesce. Sciacquatelo e asciugatelo con un foglio di carta assorbente.
Lo sgombro in cucina
Fritto, sott’olio, farcito, alla brace, marinato e in umido: sono moltissimi i modi per portare in tavola lo sgombro ricco di nutrienti sani e gustosi. Le sue carni, sode e dal sapore intenso vanno cotte pochissimo, altrimenti assumono un gusto amarognolo. Essendo privo di squame si pulisce strofinandolo sotto l’acqua corrente. Lo sgombro sott’olio si utilizza come il tonno e si porta in tavola con cruditè, verdure grigliate e uova ripiene.
Come cucinare lo sgombro
Non solo pesce, gli alimenti più ricchi di omega
Non solo pesce: gli alimenti più ricchi di omega 3
Per la ricetta dello sgombro alla piastra con insalata di finocchio e mandarini, salate i filetti di sgombro e cuoceteli dalla parte dellapolpa in una padella antiaderente, con 2 cucchiai di olio, per 1 minuto; ungetene la pelle, abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e proseguite la cottura per altri 3-4 minuti. Sbucciate i mandarini, divideteli in spicchi ed eliminate pelle e semi. Affettate il finocchio, mescolatelo con gli spicchi di mandarino e condite con olio, un pizzico di sale, pepe e un paio di ciuffetti di aneto spezzettati. Servite lo sgombro con l’insalata di finocchio e mandarini.