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Ricetta Carciofi ripieni con fonduta alla panna, la ricetta

Ricetta Carciofi ripieni con fonduta alla panna, la ricetta

Step 1

Amalgamate in una ciotola il pane e 100 g di parmigiano grattugiato, l’uovo e il prezzemolo tritato. Insaporite con uno spicchio di aglio finemente tritato e regolate di sale. Fate riposare il composto per 20 minuti.

Step 2

Mondate bene i carciofi, privandoli delle foglie esterne, fino ad arrivare al cuore.

Step 3

Pulite con un pelapatate i gambi e tagliateli a 7-8 cm dal cuore.

Step 4

Scavate i carciofi con un apposito scovolino, privandoli della barbetta interna.

Step 5

Poneteli in una capiente ciotola piena di acqua fredda, addizionata di succo di limone: in questo modo non si ossideranno e resteranno belli chiari.

Step 6

Riempite, dopo esservi inumiditi leggermente le mani, i carciofi con un cucchiaio di composto, partendo dalla calotta scavata al centro e allargandovi delicatamente al contorno, tra le foglie. Premete delicatamente il composto per compattarlo e non farlo uscire durante la cottura.

Step 7

Preparate un‘emulsione con 100 g di acqua e 100 g di olio e ponetela in una casseruola.

Step 8

Disponete i carciofi a testa in giù nella casseruola con l’emulsione, quindi copriteli con carta da forno, ritagliandola in modo che aderisca al perimetro interno della casseruola. Cuocete con il coperchio, a fiamma media, per 15-20 minuti.

Step 9

Spegnete, rimuovete delicatamente i carciofi e frullate il fondo di cottura.

Step 10

Scaldate la panna e, a fuoco spento, unite il restante parmigiano e amalgamate.

Step 11

Servite i carciofi con il loro fondo e, e la panna, con aglio arrostito a piacere.

Ricetta: Franco Cimini, Foto: Davide Maestri, Styling: Beatrice Prada

Ricetta Passatelli del Dottor Balanzone, la ricetta

Ricetta Passatelli del Dottor Balanzone, la ricetta

Ma che buoni i passatelli, che evocano subito l’Emilia Romagna e lo strumento bucato attraverso il quale «passano», prendendo forma e nome. La ricetta che vi suggeriamo oggi per prepararli è quella che Delia Pavoni Notari, fondatrice de La Cucina Italiana nel 1929, propone tra le minestre classiche del primo numero della rivista.

Sono fatti con tutto l’amore che ci mettevano le azdore, le energiche donne di casa romagnole, e garantiti dal goloso (e verboso) dottor Balanzone, la maschera più dotta della commedia dell’arte, diventata simbolo di Bologna.

Scoprite anche queste ricette: Passatelli di nonna Ancella dello chef Massimo Bottura, Passatelli ai frutti di mare, Minestra di passatelli in brodo di pesce, Passatelli di ceci in brodo di vongole e dragoncello, Passatelli in zuppetta di primavera.

San Valentino a casa di Ernst e Frau Knam: la ricetta salata

La Cucina Italiana

Qual è il vostro posto del cuore?
A. «Io da veneziana del sestiere di Cannaregio, consiglio sempre la Serenissima: è una meta facilmente raggiungibile. A Venezia poi, la vista al tramonto dall’Hilton Molino Stucky Venice per me è una delle più belle della città».

Come si crea l’atmosfera giusta?
E. «Per una cena, puntate su un dettaglio a sorpresa come le mie candele al cacao. Luci soffuse, un bel mazzo di fiori in tavola, e poi un menù corto e leggero, facile da preparare. Una bollicina servita rigorosamente nella coppa. Finite con un dolce e due cioccolatini. Per poi spostarsi sul divano, sazi ma ancora leggeri…».

Frau Knam, ovvero Alessandra Mion, e Ernst Knam.

La ricetta per un amore duraturo come il vostro?
E. «Litighiamo anche noi e in quei casi evochiamo Cristina: “ Ma quel giorno la nostra amica non si poteva fare gli affari suoi?”. Scherzi a parte, il segreto è ascoltare e non solo parlare e poi fare un passo indietro. Le farfalle se ne vanno, coltiviamo l’amore con piccoli gesti ogni giorno. Mi sono da esempio i miei genitori, insieme da 50 anni».
A. «A proposito di piccoli gesti, trovo che anche regalare solo un singolo fiore sia un gesto profondo. Il fiore è effimero, ma è anche qualcosa di cui prendersi cura. Il bello è trovarlo quando meno te lo aspetti. In ufficio a inizio settimana, lontano da un compleanno. Aiuta a superare le incomprensioni che tutti affrontano».

La ricetta: Pasta risottata con crema di piselli e capesante

Pasta risottata con crema di piselli e capesante: una delle ricette di San Valentino dei coniugi Knam.

Ingredienti per 2 persone

  • 450 g brodo vegetale
  • 150 g pasta risoni
  • 150 g purea di piselli
  • 50 g vino bianco
  • 50 g cioccolato fondente 80% tritato
  • 30 g burro
  • 30 g olio evo
  • 20 g burro di cacao
  • 6 capesante
  • 6 julienne di limone semi canditi
  • erbe fresche (timo, maggiorana, erba cipollina)
  • sale Maldon
  • pepe bianco di Sarawak

Procedimento

  1. Fate un risotto classico, usando con la pasta al posto del riso. Alla fine mantecate con la purea di piselli, il burro, il cioccolato e l’olio evo.
  2. Scottate le capesante in una padella antiaderente con burro di cacao e salate con il sale di Maldon.
  3. Mettete la pasta risottata in un piatto piano.
  4. Finite con tre capesante decorate e le julienne di limone.
  5. Decorate con le erbe e pepe bianco di Sarawak.

Ricerche frequenti:

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