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Crostata di lamponi – Ricetta di Misya

Crostata di lamponi

Innanzitutto preparate la pasta frolla: unite in un mixer burro freddo a pezzi e farina e frullate, poi trasferite il composto in una ciotola, unite zucchero, limone e tuorlo e lavorate velocemente fino ad ottenere un panetto omogeneo: avvolgete con pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Riprendete il panetto e stendetelo in una sfoglia sottile (circa 0,5 cm), quindi adagiatela nello stampo imburrato e infarinato e pareggiate i bordi.

Bucherellate il fondo con i rebbi di una forchetta e procedete con la cottura in bianco: coprite con un foglio di carta forno e poi con legumi secchi, quindi cuocete per circa 30 minuti in forno statico preriscaldato a 180°C.
Sfornate, togliete legumi e carta forno e cuocete ancora per altri 5 minuti, infine sfornate e lasciate raffreddare completamente.

Iniziate a preparare la crema per la farcitura: mettete la colla di pesce in ammollo in acqua fredda.

Intanto spremete il succo di limone e poi filtratelo.
Mettete lamponi (200 gr) e limone in un contenitore adeguato e frullate con il minipimer, quindi filtrate nuovamente.

Unite in una ciotola mascarpone, 75 gr di panna e zucchero e montate con le fruste fino ad ottenere un composto omogeneo, quindi incorporate anche la purea di lamponi e mescolate.

Scaldate la panna restante (25 gr) in un pentolino, unite la gelatina scolata e strizzata delicatamente e mescolate fino a farla sciogliere.
Incorporate il composto così ottenuto nella crema, mescolando fino ad ottenere un composto uniforme.

Assemblate la crostata: disponete la base su di un piatto da portata, versateci dentro la crema e livellate bene la superficie, poi decorate con i lamponi freschi rimasti (i 250 gr).

La crostata di lamponi è pronta, non vi resta che servirla.

Limoni e salute: gli agrumi che ora fanno bene due volte

La Cucina Italiana

Limoni e salute, un legame inscindibile: tra i frutti più belli e profumati della primavera, questi agrumi con il colore del sole sono anche grandi alleati di una vita sana. Ricchi di vitamina C che contrasta l’invecchiamento cellulare e rinforza il sistema immunitario, di fibra che contribuisce alla salute dell’intestino, di sali minerali come il potassio, i limoni sono immancabili in cucina anche perché estremamente versatili: si possono usare per condire secondi e contorni, per rendere speciali tanti primi piatti (pensate agli spaghetti al limone, ad esempio), e impreziosiscono una lunga lista di dolci.

Limoni e salute e i Limoni per la ricerca di Fondazione Umberto Veronesi ETS

Ora, a marzo, è il momento delle primizie, e portandole in tavola possiamo anche sostenere la ricerca contro il cancro: dal 3 al 16 marzo 2024 torna infatti “i Limoni per la ricerca”, il progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Fondazione Umberto Veronesi ETS e la società benefit Citrus l’Orto Italiano. Un progetto molto importante, che da otto anni finanzia il lavoro di medici e ricercatori che hanno deciso di dedicare la propria vita alla ricerca scientifica d’eccellenza per combattere i tumori, tra le prime cause di morte nel mondo.

Come partecipare

Per partecipare all’iniziativa basta acquistare le speciali retine da 500 grammi contrassegnate da un’etichetta ben ricoscoscibile che si trovano praticamente ovunque. Sono infatti distribuite in tutta Italia nei supermercati, ipermercati e discount che aderiscono all’iniziativa. Contengono limoni siciliani varietà primofiore, chiamati così perché sono ottenuti dalla prima fioritura delle piante. Le retine costano due euro, e di questi Citrus devolverà 40 centesimi a Fondazione Umberto Veronesi ETS. Un’iniziativa possibile anche grazie a Federdistribuzione, che fino ad oggi ha permesso di finanziare il lavoro annuale di 45 professionisti.

Perché è importante sostenere la ricerca scientifica

«Sostenere la ricerca scientifica è un impegno costante e collettivo che ha come obiettivo quello di dare un contributo concreto per migliorare la vita delle migliaia di persone malate», ha commentato Monica Ramaioli, Direttore Generale di Fondazione Umberto Veronesi ETS. «Proprio per questo Fondazione da più di vent’anni continua a mantenere la missione del suo fondatore finanziando i migliori ricercatori e progetti di altissimo profilo scientifico, caratterizzati dalla capacità di trasferire velocemente i risultati dal laboratorio alla pratica clinica sui pazienti».

Anche quest’anno testimonial dell’iniziativa “i Limoni per la ricerca” è Marco Bianchi, food mentor e divulgatore scientifico per Fondazione Umberto Veronesi ETS. «Ho deciso di rinnovare con grande entusiasmo la mia vicinanza a questo importante progetto, che permetterà ancora una volta di finanziare numerosi ricercatori e ricercatrici quotidianamente impegnati per migliorare la salute di tutti noi. I limoni per la ricerca – ha detto Marco Bianchi – hanno in sé un grande valore intrinseco, in quanto sono utili per ricordare quanto la ricerca sia fondamentale per il costante progresso scientifico».

Per conoscere l’elenco completo e aggiornato delle insegne che aderiscono all’iniziativa, basta visitare i siti web di Citrus l’Orto Italiano (www.citrusitalia.it) e di Fondazione Veronesi
(www.fondazioneveronesi.it).

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