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Flan di cavolo viola – Ricetta di Misya

Flan di cavolo viola

Mondate la cipolla e tagliatela a fettine sottili, quindi fate lo stesso anche con il cavolo, tagliandolo a listarelle, e sciacquatelo.

Fate appassire la cipolla in un’ampia padella antiaderente con dell’olio, poi unite il cavolo e lasciate stufare a fiamma bassa per circa 15 minuti, aggiungendo poca acqua solo se necessario.

Una volta ammorbidito, trasferite il cavolo in un mixer e frullate, poi aggiungete anche panna, uovo, formaggio, sale e pepe e frullate ancora.

Distribuite il composto nei pirottini precedentemente imburrati e infarinati lasciandone da parte 1-2 cucchiai, mettete al centro un pezzetto di scamorza e copritelo con il composto rimasto.

Cuocete per circa 35 minuti in forno ventilato preriscaldato a 180°C, poi sfornateli e lasciateli intiepidire leggermente prima di sformarli capovolgendoli delicatamente su di un piatto.

Mentre i flan cuociono preparate la fonduta: unite in una casseruola i due formaggi, pepe, noce moscata e panna e mescolate, poi mettete sul fuoco e lasciate scaldare per 5 minuti circa, finché i formaggi non saranno ben sciolti e il composto non si sarà addensato leggermente.

Disponete i flan sul piatto da portata e decorate con la fonduta.

I flan di cavolo viola sono pronti, non vi resta che aggiungere un pochino di pepe fresco prima di servirli.

Uova di Pasqua al supermercato sotto i 20 euro: la selezione

Uova di Pasqua al supermercato sotto i 20 euro: la selezione

Scoprire le nuove uova di Pasqua al supermercato resta uno dei momenti più divertenti a ridosso della festa: sbirciare tra gli scaffali per conoscere le novità, prima di scegliere quale portare in tavola, per molti (come noi) è una specie di rito. E piace ad adulti e bambini, perché per ognuno c’è un uovo. O più di uno.

Uova di Pasqua al supermercato: le novità 2024

Oltre alle proposte classiche che non mancano mai – e ogni famiglia ha la propria – tra le uova di Pasqua al supermercato ogni anno ci sono delle novità: nuove sorprese, per la gioia dei più piccoli, ma anche nuovi gusti per gli appassionati. Il trend di quest’anno? Le grandi aziende puntano anzitutto sulla tradizione, con cioccolato al latte e fondente con cacao sempre più pregiato. Inoltre, rispetto agli anni passati, si sono moltiplicate anche le proposte di uova al cioccolato bianco e vegano.

Quanto costa un uovo di Pasqua al supermercato

Tutto questo a prezzi tutto sommato contenuti, che vanno dai 5 euro ai 20 euro per le uova più grandi ed elaborate. Provato sul campo: anche noi abbiamo sbirciato tra gli scaffali, e abbiamo fatto una selezione delle novità di quest’anno che vale la pena assaggiare.

Uova di Pasqua 2024 al supermercato: la nostra selezione golosa per grandi e piccini

La Cucina Italiana, marzo 2024: l’Editoriale del Direttore

La Cucina Italiana

Sul numero di marzo ora in edicola potrete scegliere tra tantissime ricette tutte facili e gustose, sperimentare i dolci tradizionali della primavera, un pranzo di Pasqua d’autore e le creazioni di Sal De Riso. Intanto, lasciamo la parola al Direttore, Maddalena Fossati Dondero.

L’Editoriale del Direttore

«Anni fa andai in Sicilia a trovare il mitico cuoco Ciccio Sultano; mi portò da un casaro che produceva delle buonissime ricotte con il latte delle sue vacche di Modica. Ci sedemmo intorno a un tavolo ad assaggiare il suo formaggio tiepido, rassicurante, dal sapore onesto. E insieme a lui c’era la moglie. I coniugi sfioravano sommati i due secoli d’età ed erano sposati da tutta la vita, un’eternità. La signora chiaramente brandiva un’evidente leadership, lui accettava il
suo comando in modo naturale. «L’importante è non mandare il marito in palestra», diceva come formula per arrivare intonsi alle nozze di diamante. Una coppia decisamente moderna malgrado il contesto. Mi sono imbattuta recentemente in un articolo di Rina Simonetta apparso su La Cucina Italiana del 1939 intitolato «La donna in casa sua». C’era la celebrazione della casalinga tra le mura domestiche, delle «donne che sentono la loro missione di madri e donne di casa, non di quelle signore che passano la vita tra sale da tè, da gioco e da ballo», cito testualmente. Ora, le cose un po’ (per fortuna e decisamente non abbastanza) sono cambiate, e la cucina è uno scenario emblematico e importante quando si parla di noi, ragazze, donne, madri, amiche, sorelle. Siamo state segregate lì per secoli, poi ne siamo in parte uscite senza però entrare nelle cucine dei grandi ristoranti dove siamo poche. Per ora. In ogni caso, oggi cucinare è un atto di libertà aggiuntivo a quello più classico dell’amore: io cucino ogni giorno colazione e cena e sono «una donna in casa sua» ma vado nelle sale da tè e in palestra e bevo pure l’aperitivo (tralascio le case da gioco). Dove voglio arrivare? Abbiamo ancora tanta strada da fare, ma da quel 1939 molte cose sono cambiate, anche come e perché cuciniamo.»

Maddalena Fossati Dondero

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