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il dolce casalingo in versione “elegante”

il dolce casalingo in versione "elegante"

Biscotti, burro e… cioccolato bianco. Gli ingredienti della felicità! Provate questa variante del classico salame dolce

Il salame di cioccolato è uno dei dolci più facili da preparare e mette sempre tutti d’accordo.
Burro, cioccolato e biscotti, tre ingredienti che insieme sono una bomba di gusto e di dolcezza. Si può fare nella variante senza burro, né uova, ma avete mai provato anche la versione bianca?

Come fare il salame al cioccolato

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Casalingo, ma elegante

Il salame di cioccolato bianco è la versione “elegante”, se così si può dire, di un classico dei dolci casalinghi del nostro paese.
La cosa bella di questo dolce è che è facilissimo da preparare, ma anche molto versatile perché agli ingredienti base potete aggiungere un po’ quello che volete a seconda dei vostri gusti.
La differenza tra salame di cioccolato bianco e salame di cioccolato scuro è solo il tipo di cioccolato, ma per il resto il procedimento è esattamente lo stesso.
Vediamo subito la ricetta.

La ricetta del salame di cioccolato bianco

Il primo passaggio è la lavorazione del cioccolato.
Fate sciogliere a bagnomaria o nel microonde 300 g di cioccolato bianco di ottima qualità e 125 g di burro.
Per ottenere una crema liscia e senza grumi fate dei pezzettini abbastanza piccoli di cioccolato in modo che possano sciogliersi rapidamente e uniformemente.
A parte, rompete grossolanamente 300 g di biscotti secchi. Potete farlo con le mani o anche con un frullatore, ma azionandolo per pochissimo tempo e a velocità medio-bassa perchè i pezzetti di biscotto devono sentirsi. Potete anche mettere in biscotti in un sacchetto di plastica da freezer per poi romperli con un mattarello.
Mescolate i biscotti e il cioccolato fuso con il burro e aggiungete 50 g di zucchero a velo e 150 g di pistacchi sgusciati.
Potreste trovare solo pistacchi salati e tostati in commercio, ma non è un problema. Sono ottimi in questa ricetta perchè contrastano perfettamente l’estrema dolcezza del cioccolato bianco, esaltandone il gusto.
Una volta pronto il composto, aggiungete pochissimo latte, circa una tazzina, per rendere tutto più malleabile e versatelo al centro di un lungo foglio di carta argentata.
Lavoratelo fino a dargli la forma di un salame pressandolo bene con le mani per compattarlo.
Avvolgetelo nella carta stagnola e lasciatelo solidificare in frigorifero per qualche ora.
Prima di servirlo passatelo nello zucchero a velo e poi affettatelo delicatamente con un coltello molto affilato.

salame-al-cioccolato-bianco

La variante natalizia

Aggiungete al composto dei fruttini rossi essiccati tipo ribes o bacche di goji.
In questo modo otterrete delle fette di salame di cioccolato bianche con un tocco di verde dato dai pistacchi e di rosso della frutta, colori perfetti per le festività natalizie.
Per renderlo ancora più “festoso”, spolverizzatelo con oro alimentare.

La variante aromatica

Potete scegliere i biscotti che preferite per preparare il vostro salame di cioccolato, ma se volete dare quel tocco di sapore in più provate con gli amaretti.
Il retrogusto amaro delle mandorle è un abbinamento vincente con il cioccolato bianco. Ve lo consigliamo.
In alternativa, se preferite le spezie, utilizzate i classici biscottini di Natale allo zenzero.

La variante croccante

Al posto dei pistacchi potete utilizzare anche altra frutta secca, come mandorle, nocciole e noci.
Potete tritare tutto grossolanamente e aggiungere al composto oppure potete preparare una sorta di croccante con il caramello, spezzettarlo e aggiungerlo al composto di cioccolato e burro.
Potrebbe essere un’idea molto carina anche da regalare.

Per concludere, qualche consiglio nel tutorial per preparare un salame di cioccolato perfetto.

 

Orto casalingo: cosa, come e quando

Orto casalingo: cosa, come e quando

La quarantena ha spinto molti italiani a riscoprire l’orto casalingo, che sia nel giardino o nel balcone. Ecco alcuni consigli per avere ottimi risultati

Ci volevano mesi di quarantena per riscoprirci tutti un po’ coltivatori, per ricordarci la bellezza di avere un proprio orto e la soddisfazione, per altro quasi a costo zero, dell’autoproduzione. Sono stati tantissimi, infatti, quelli che in questo periodo, complice anche la stagione primaverile in corso, hanno iniziato a coltivare qualcosa sul proprio balcone, da ortaggi e verdure a frutti ed erbe aromatiche. Insomma, l’orto si è rivelato uno dei passatempi più utili e insieme piacevole, in grado di farci recuperare quel rapporto con la natura che in città spesso tanto ci manca. Vediamo insieme che cosa possiamo coltivare, come e quando.

Cosa

Sul nostro balcone, anche in città, possiamo coltivare davvero (quasi) tutto. Tra le coltivazioni più comuni, anche perché si adattano più facilmente, ci sono le erbe aromatiche, ingredienti immancabili in cucina, quali menta, peperoncino, salvia, rosmarino, basilico, timo, origano, erba cipollina, maggiorana, dragoncello, prezzemolo, camomilla. In tutti questi casi potete prendere e trapiantare le piantine già pronte, oppure procedere per talea: provate a tenere un rametto di menta nell’acqua e vedrete che in pochi giorni produrrà delle radici che potete poi piantare.
In secondo luogo ortaggi e verdure come pomodori, insalate, zucchine, cavoli, legumi, che anche in questo caso potete acquistare già sviluppati, oppure procedere con un semenzaio, che sicuramente vi darà più soddisfazione. Come? È molto più semplice di quel che si crede: nel caso di pomodori, peperoni o peperoncini basta prendere delicatamente i semi, pulirli dalla polpa, asciugarli e poi farli seccare al sole o all’aria aperta. In seguito, tra marzo e aprile, mettere i semi a una distanza di almeno due centimetri fra loro, in un contenitore tipo tapperware a temperatura ambiente, senza sbalzi termici, su una base di cotone o carta assorbente che deve rimanere sempre leggermente umida (non bagnata!), coperta con una pellicola forata per la traspirazione. Dopo qualche giorno, vedrete nascere i primi germogli, che andranno poi interrati in vasi, anche se non saranno ancora pronti per stare all’esterno: per questo dovrete avere la premura di tenerli dentro casa, almeno durante la notte. Ma nell’orto non possono mancano frutti come ulivo, avocado, arance, mele, corbezzolo, melagrana, frutti di bosco o limoni; in quest’ultimo caso vi basterà prendere qualche seme e procedere come detto in precedenza (anche se in realtà i limoni si riproducono pure per margotta). Siate consapevoli, però, che con la frutta il tempo è dilatato in anni, per cui ci vogliono vasi grossi e tanta pazienza.

Come

È fondamentale che le piante abbiano tre elementi nella quantità giusta: luce solare, acqua e sostanze nutritive, proprio come gli esseri umani! Per questo, innanzitutto, è importante scegliere una posizione ideale in modo che la pianta abbia luce naturale: in caso si trovi all’interno, ad esempio su una mensola, deve essere lontana da fonti di calore quali termosifoni o fornelli; nel caso di spazi all’aperto quali davanzale, terrazzo o balcone bisogna controllare l’esposizione. Ad esempio, se esposta a nord, ci sono più difficoltà per piante come peperoni e pomodori in quanto c’è meno luce; ma è anche vero che ci sono piante come frutti di bosco, insalate e erbe aromatiche, zucche e zucchine, cavoli, rape o carote, che si adattano più facilmente. Per quanto riguarda l’irrigazione, ogni pianta richiede una quantità diversa d’acqua; in generale, di base, è sempre meglio che ricevano poca acqua, ma frequentemente, proprio come fanno gli impianti d’irrigazione, ormai facili da installare e programmare, soprattutto per quando, speriamo presto, si tornerà a poter viaggiare e uscire. I vasi devono essere sufficientemente grandi affinché le radici abbiano spazio per svilupparsi e per reggere il peso della pianta. A questo scopo, potrebbe essere utile, oltre che bello da vedere, il riutilizzo di vecchie scatole o pentole da riciclare, l’importante è che non siano di materiali tossici; ricordatevi però di fare dei fori sulla base affinché possa drenare l’acqua in eccesso. Oggi esiste un sistema innovativo come l’idroponica, che si trova anche all’Ikea (kit krydda), dove non si utilizza la terra ma l’acqua (come dice la parola stessa), utile perché essendo più sicuro a livello igienico non attira gli insetti come invece fa la terra. A questo proposito, cercate di tenere il più possibile lontani insetti invasivi come le formiche, preferibilmente con trappole e non con veleni. Infine, se volete autoprodurvi anche il terriccio senza comprarlo, potete provare a fare il compost con scarti selezionati di frutta e verdura, fogliame, legno, carta assorbente; ma attenzione poiché ci sono delle regole da seguire e non si tratta di un mero accumulo di rifiuti, quanto di una coltivazione batterica che decompone gli scarti.

Quando

Avere un proprio orto sul balcone permette anche di avere sempre prodotti stagionali, per altro a costo quasi zero: l’importante è rispettare (e aspettare) le stagioni. Per questo l’autoproduzione ha anche una funzione educativa, soprattutto per i più piccoli, in grado di insegnare il bello dell’attesa e la preziosità della pazienza. Come forse già saprete, ogni prodotto ha un proprio periodo di coltivazione, che può variare a seconda del clima. Da piantare o seminare in primavera ci sono aglio, cipolla, patate, piselli, fagioli, fave, lattuga, spinaci, bietole, cicoria, melone, cetriolo, anguria, zucchine, peperone, melanzane, verza, sedano, pomodori ed erbe aromatiche. In quello d’estate, invece, rapanelli, broccoli, finocchi, barbabietole, zucche, zucchine, cardi, porri, sedano, finocchi, fagioli, carote, erbe aromatiche, radicchio. In autunno è la volta di carote, radicchio, cime di rape, verza, barbabietole, broccoli, fave, piselli, insalate varie quali lattuga, rucola. Re dell’orto d’inverno sono i cavoli, dai broccoli ai cavolfiori, così come in realtà anche altre varietà se coperte in una piccola serra.

Non dimentichiamo che d’estate alcune piante come la lavanda, la salvia o la menta (oltre che per il mojito) sono utili anche per tenere lontane le zanzare, mentre durante tutto l’anno hanno anche una funzione: quella di rendere le nostre case più belle, ma soprattutto più vive. Inoltre, ricordatevi che le piante non possono mentire: se le trattate bene, vi daranno frutti, altrimenti vi lasceranno a bocca asciutta. Infine, avere un orto sul balcone non va pensato come qualcosa solo in funzione nostra e dei nostri bisogni, ma anche come un modo per aiutare l’ambiente e la biodiversità degli animali che su di esso si regge e vive, come ad esempio tutte le api e gli uccellini che verranno a farvi visita!

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