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Anna in Casa: ricette e non solo: Rosette o Michette

Anna in Casa: ricette e non solo: Rosette o Michette
In questi giorni sto cercando di scrivere le ricette che ho già provato e che aspettavano solo di essere pubblicate. Di preciso questa delle rosette è una ricetta preparata tempo fa e presa dal Blog di Nicoletta Palmas. All’inizio non ero convinta nel volermi cimentare ma mi sono ricreduta quando portato in tavola il cestino, in quattro e quattro otto sono sparite ancor prima di iniziare la cena.

Ingredienti

per la biga

400 g di farina forte (io w 350)

180 ml di acqua

2 g di lievito di birra granulare o

       4 g di lievito di birra fresco

per l’impasto

tutta la biga

24 ml di acqua

8 g di sale

4 g di malto diastatico

Procedimento

Per la biga da preparare la sera prima:

Nella ciotola della planetari o in una 

ciotola capiente, versare la farina

il lievito 

e l’acqua.

Impastare velocemente

formare un panetto,

mettere in un contenitore e

lasciare maturare per tutta la notte

a 18°C.

Per l’impasto

Nella ciotola della planetaria mettere la biga,

il sale, 

l’acqua e il malto.

Impastare fino ad ottenere un

impasto liscio ed omogeneo.

Portare l’impasto sulla spianatoia 

coprirlo a campana e farlo rilassare per 10 minuti.

Riprendere il panetto e

fare per tre volte (con un riposo di 10

minuti tra una piega e l’altra)

una piega a tre ** (a fine ricetta mini tutorial)

Dopo l’ultimo giro di pieghe e trascorsi 10 minuti,

lavorare un attimo l’impasto, come

mostrato nel video.

Ungere leggermente la superficie del panetto,

metterlo in un contenitore e

porlo coperto, a riposare fino al raddoppio.

A lievitazione avvenuta,

riprendere l’impasto e

dividerlo in parti uguali

da circa 80-90 g l’una.

Stendere ogni pezzo con il mattarello,

piegarlo a metà nel senso della lunghezza e

arrotolare.

Sistemare ogni pallina ottenuta

su una teglia precedentemente

foderata con carta forno.

Coprire (io con un’altra teglia) e

lasciare lievitare per 30 minuti.

Con lo stampo apposito (io con il taglia mele 

ma facendo attenzione a no tagliare

il panetto fino alla base).

Girare sotto sopra le rosette e infarinare la 

superficie che vi si presenta.

Coprire e lasciare riposare per un’ora circa.

Scaldare il forno alla massima temperatura con un

pentolino di acqua a creare l’umidità 

(se avete il forno a vapore utilizzate il programma).

Rigirare le rosette in modo da avere 

la parte stampata sopra e

infornare per una ventina di minuti circa

(il tempo varia da forno a forno)

io a forno statico, senza vapore.

la superficie deve risultare ben dorata.

Sfornare e porre i panini su una gratella 

fino al raffreddamento.

**Mini tutorial pieghe a tre

Lo zucchero dolce e green

La Cucina Italiana

L’amore per il nostro Pianeta si fa sempre più forte e con lui la voglia di rendere questo un mondo migliore. Come? Partiamo dalle scelte alimentari. La coscienza “sostenibile” degli italiani è in aumento: più di 7 su 10 sono preoccupati per il Pianeta e chiedono prodotti con un basso impatto ambientale, dai packaging riciclati e riciclabili. Oggi esiste una nuova certificazione che permette alle aziende di differenziarsi sulla tematica: l’EPD, Dichiarazione Ambientale di Prodotto. Molte aziende oggi fanno riferimento a questa certificazione per differenziarsi sulla tematica attestando una forte sensibilità e impegno verso l’impatto ambientale. Una di queste è Eridania, marchio icona della dolcificazione dal 1899. 

Il futuro richiede dolcezza

È il nuovo claim di Eridania. La sostenibilità – perseguita dal punto di vista ambientale, produttivo, sociale e d’impresa – viene così declinata in diverse versioni. Attraverso i pack “parlanti”, la certificazione di sostenibilità EPD; il consolidamento di realtà già esistenti come il sistema di trasporto unico – su rotaia – che consente di abbattere le emissioni di Co2, e il rinnovo della collaborazione con l’ADI – Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica per un consumo responsabile. 

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Quanto zucchero consuma mio figlio? Te lo dice lo zuccherometro in app

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Cos’è il packaging parlante

Si tratta di un chiaro impegno dell’azienda in termini di emissioni di Co2, acqua ed energia utilizzata per un impatto più leggero sul Pianeta e sulle sue risorse. Le nuove confezioni di Zucchero Classico riporteranno i numeri della sostenibilità Eridania, tra cui una drastica riduzione delle emissioni di CO2; il risparmio, ogni anno, di una enorme quantità d’acqua, ovvero l’equivalente di 500 piscine olimpioniche; l’utilizzo del 100% di energia proveniente da fonti rinnovabili per il confezionamento dello zucchero Classico.

La certificazione EPD: -35% di emissioni di Co2 negli ultimi sette anni

La certificazione EPD, è un documento che descrive in maniera oggettiva e trasparente gli impatti ambientali legati alla produzione di una determinata quantità di prodotto e definisce il consumo di risorse (materiali, acqua, energia) nelle varie fasi del ciclo di vita del prodotto stesso. La Dichiarazione Ambientale di Prodotto ha infatti evidenziato che negli ultimi sette anni l’azienda è riuscita a ridurre del 35% le emissioni di Co2 del prodotto sfuso. 

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Proteggere foreste e boschi per eliminare CO2

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La dolcezza corre su rotaia: il viaggio dello zucchero 

L’azienda è attenta e impegnata nel trovare soluzioni che vanno a ridurre gli impatti ambientali della propria struttura. Per minimizzare l’impatto ambientale del trasporto primario, infatti, Eridania ha sostituito il trasporto su strada con un percorso diretto su rotaia verso lo stabilimento. In questo modo è stata calcolata una riduzione delle emissioni di CO2 equivalente di circa 160 tonnellate su base annua.

Innovazione e sostenibilità sociale

Eridania si muove verso una promozione di consumo responsabile dello zucchero avendo, tra gli obiettivi, anche quello di accrescere la conoscenza sulle referenze che consentono di non eliminare il gusto del dolce dalla vita quotidiana mantenendo al contempo il controllo del bilancio calorico. I nuovi lanci del 2021 vanno in questa direzione, offrendo soluzioni a basso indice glicemico e ridotte calorie. La partnership con ADI, si aggiunge a quelle già esistenti con Croce Rossa Italiana, CEFA ed Emporio Solidale a dimostrazione di come anche la sostenibilità sociale sia altrettanto importante.

Il Principe William conquista Kate Middleton con una ricetta italiana

Il Principe William conquista Kate Middleton con una ricetta italiana

Ecco la ricetta della pasta alla bolognese che il Principe William cucinava per la futura moglie Kate Middleton ai tempi dell’università

La strategia di prendere alla gola per far innamorare non è questione solo italiana. Anche i laconici britannici si lasciano prendere la mano ai fornelli, andando a cucinare all’infinito il piatto preferito dell’amata. E’ successo nientemeno che al Principe William, che per conquistare la sua Kate Middleton è ricorso alla cucina italiana. La ricetta che ha aiutato a consolidare l’affiatamento tra i due ragazzi ai tempi dell’università è la pasta al ragù bolognese.

Immaginate un giovanissimo William Wales, ancora lontano dal trono e con un bel ciuffo biondo, fare la corte alla slanciatissima Catherine Middleton, compagna di corsi alla prestigiosa St Andrews University. Invece di tirar fuori gioielli della corona o blasoni, eccolo mettersi il grembiule e sperimentare ai fornelli, ispirato dai suoi viaggi intorno al mondo, magari proprio dall’amore che aveva la sua mamma Lady Diana per l’Italia. A rivelarlo era stata proprio lei, la Duchessa di Cambridge, durante la partecipazione allo show televisivo speciale per il Natale di qualche anno fa. Poi, a scoprire tutte le carte, ci ha pensato proprio il padre di George, Charlotte e Louis, partecipando ad una iniziativa editoriale a sostegno dell’associazione benefica The Passage. Il libro A Taste of Home raccoglie 120 ricette di personaggi famosi, tra cui proprio il ragù del Duca di Cambridge. Visto che San Valentino si avvicina, abbiamo pesnato fosse una storia davvero romantica da raccontare e, perché no, provare a cucinare come un royal per conquistare la nuova corona?

Pasta alla bolognese, la ricetta del Principe William per Kate Middleton

Ingredienti per 4 persone:

1 cucchiaio di olio d’oliva
30 g di burro
1 cipolla grande, tagliata finemente
1 carota, mondata e tritata
2 gambi di sedano, tritati
350 g di manzo magro della migliore qualità
250 ml di vino bianco secco
120 ml di latte
un pizzico di noce moscata, appena macinata
1 scatola da 400 g di pomodori pelati
1 cucchiaio di passata di pomodoro
250 g di spaghetti o bucatini
50 g di parmigiano, appena grattugiato
2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato, sale e pepe nero appena macinato

Procedimento: 

Per fare la salsa, scaldare l’olio e il burro in una grande casseruola e soffriggere la cipolla a fuoco medio fino a quando si ammorbidisce, poi aggiungere la carota e il sedano e cuocere per un paio di minuti, mescolando. Usare una forchetta per sbriciolare la carne macinata e aggiungerla alla padella, mescolando per amalgamare il tutto. Cuocere fino a quando la carne non è più rosa, ma non lasciarla dorare. Versare il vino e continuare a cuocere fino a che non sia evaporato tutto. Poi abbassare il fuoco e mescolare con il latte e la noce moscata, e cuocere a fuoco medio fino a quando il latte è evaporato. Mescolare i pelati e la passata, condire a piacere con sale e pepe. Far sobbollire molto, molto dolcemente, senza coperchio, per circa tre ore, mescolando di tanto in tanto. Quando il sugo è pronto, portate ad ebollizione una grande pentola d’acqua e aggiungete un cucchiaino di sale. Aggiungere la pasta all’acqua, mescolare bene con un cucchiaio di legno e cuocere secondo le istruzioni della confezione. Scolare bene. Dividere la pasta in quattro ciotole e aggiungere la salsa piccante ad ogni porzione. Cospargere con il prezzemolo e servire il parmigiano in un piccolo piatto.

(Photo by David Rowland – Pool/Getty Images)

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