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Ricetta Seadas, la ricetta del tipico dolce sardo

Ricetta Seadas, la ricetta del tipico dolce sardo

Le seadas sono uno dei simboli della cucina sarda, dolce storico della gastronomia regionale: sono preparate con un impasto di semola (i Sardi sono maestri nel suo utilizzo), prevedono un ripieno preparato apposta con un pecorino fresco, sciolto e “formato” apposta per l’utilizzo, e si completano con il miele, spesso di corbezzolo, un’altra delle tipicità dell’isola. 

Nel Campidano, a differenza che nel Nuorese, il ripieno si prepara con una caciotta vaccina, che viene poi profumata con scorza di limone grattugiata. La frittura delle seadas può avvenire in olio di arachide o anche nello strutto che, del resto, è presente nell’impasto, con lo scopo di renderlo friabile. 

Ma si dice seada o seadas? Il nome, che pare avere origine dal sardo su seu, grasso, cioè lo strutto che si utilizza per la preparazione della pasta, nasce al singolare, seada o sebada. Con la notorietà, però, è subentrato l’uso di utilizzare questo nome sempre al plurale. 

Le seadas sono nate dalla civiltà pastorale sarda non tanto come dolce, quanto come un sostanzioso piatto unico, molto semplice, preparato con gli ingredienti a disposizione nelle dispense, lavorati con la maestria tipica delle massaie sarde, in grado di realizzare con la semola di grano duro autentici capolavori come anche il pane carasau.  

Zucca in friggitrice ad aria: come cuocerla nel modo giusto

Zucca in friggitrice ad aria: come cuocerla nel modo giusto

Si può cuocere la zucca in friggitrice ad aria? La risposta è senza dubbio si! Chi non vuole cucinarla al forno o farla fritta, può preparare la zucca con questo elettrodomestico in modo semplice e veloce e senza alterarne il gusto.

Con l’autunno (e Halloween) che si avvicinano, arriva anche il periodo migliore per mangiare la zucca. Ricca di carotene, vitamine e sali minerali, questo frutto dal sapore dolciastro si sposa alla perfezione con le ricette salate e dolci: un ingrediente leggero, versatile e gustoso, da preparare anche nella friggitrice ad aria, un modo per preservarne il gusto e la morbidezza interna, caratteristica che rende la zucca delicata e saporita.

Zucca in friggitrice ad aria: ecco come prepararla

Ingredienti

1 zucca di medie dimensioni
olio extravergine di oliva
paprika qb
noce moscata qb
salvia o rosmarino qb
sale qb

Procedimento

Iniziate la preparazione lavando con cura la zucca, sbucciandola e tagliandola a fette spesse circa un centimetro ed eliminate tutti i semi (non buttateli però, potrete farli essiccare e mangiarli come snack o per condire le insalate). Asciugatela con cura e poi mettetela nel cestello della friggitrice ad aria, condendola con una spruzzata di paprika, noce moscata e la salvia (o il rosmarino, o entrambi) sbriciolata. Spruzzate la zucca con il dosatore spray di olio extravergine di oliva e poi cuocetela nella friggitrice ad aria per circa 20 minuti a 180°, girandola di tanto in tanto per una cottura più uniforme.

Toglietela dal cestello e mettetela in un piatto da portata e poi aggiustate di sale e guarnite con ancora un po’ di salvia prima di portarla in tavola.

Se volete preparare la zucca in friggitrice ad aria in versione chips il procedimento è praticamente identico, bisogna soltanto tagliare le fette più sottili (circa 5 millimetri di spessore) e poi condirlo con olio extravergine e le spezie in un recipiente prima di cuocerla in friggitrice ad aria con gli stessi tempi della ricetta precedente. Per una zucca chips più saporita si può anche lasciare la buccia, avendo cura di pulirla a fondo prima di cuocerla.

Altre ricette da preparare con la zucca

Bambini al ristorante: 10 regole da rispettare secondo l’esperto

La Cucina Italiana

5 Una volta scelto il locale, si passa alla prenotazione. I genitori devono informare al momento della prenotazione che porteranno i figli, così il ristoratore troverà un tavolo adeguato.

6 Importante anche la sistemazione al tavolo, specie se la compagnia è composta da più coppie e più bambini: per il tavolo rettangolare in teoria gli adulti devono occupare la parte centrale con i bambini riuniti in due gruppetti ai lati, in base all’età (i più piccoli da una parte e i pre-adolescenti dall’altra) o, se si preferisce, maschietti da una parte e femminucce dall’altra. Nel caso di tavoli tondi, se ne possono occupare due vicini, uno per i genitori e uno per i figli che saranno comunque sorvegliati da mamme e papà. Non devono dare disturbo agli altri ospiti del locale.

7 I bimbi di solito mangiano meno (non tutta la serie di antipasto, primo, secondo, dolce). Un’idea saggia è chiedere che il cibo per i bambini, magari solo un piatto unico, sia portato insieme agli antipasti, così non si sentiranno in disparte e nervosi.

8 Il compito dei genitori non è finito quando i bambini sono stati nutriti. Anzi. Il dopo mangiato potrebbe essere uno stimolo a farli giocare, ma che siano giochi non rumorosi: gli altri clienti non sono obbligati a sentire la sigla di Peppa Pig o i suoni del  videogioco.

9 Il ristorante può essere una palestra, è tra i primi contatti della vita di società. Ma non può essere l’unica palestra. Si dovrebbe andare se e quando i bambini sono pronti a capire e vivere i tempi del pasto al ristorante, che non sono quelli di casa, dove magari si mangia in 20 minuti e poi si torna a giocare. Meglio dunque che il bambino abbia già avuto esperienza di mangiare fuori casa (da amici, dai nonni ecc.) così che possa accettare che le regole del ristorante non sono quelle di casa.

10 Abituarsi a tollerare e ad essere tollerati. Ci si può trovare in un locale dove ci sono altri bambini in altri tavoli. Se fanno confusione quelli dell’altro tavolo, non è il via libera per i nostri bambini. Resistere alla scusante che «se fanno confusione gli altri lo possono fare anche i nostri».

Siete d’accordo?

Qual è il vostro parere su queste regole? Siete totalmente d’accordo, totalmente in disaccordo, oppure ci sono punti che vi convincono e altri meno? Per esempio sul punto 3 a noi ci verrebbe da dire: «Vero!», ma è vero anche che sarebbe bello che sempre più ristoranti si attrezzassero di loro spontanea iniziativa per offrire più attenzioni ai bambini, come menù dedicati o, semplicemente, fornendo un seggiolino (che spesso non c’è). Diteci la vostra!

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