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‘Nduja calabrese: dove mangiarla in Calabria

'Nduja calabrese: dove mangiarla in Calabria

Il titolo originario di questo articolo doveva essere: Mangiare la ‘nduja calabrese a Spilinga. Ma a Spilinga, patria della ’nduja c’erano troppi pochi indirizzi per fermarsi a mangiare, e così siamo andati a cercare altrove.

Spilinga è un paesino dell’entroterra a pochi chilometri della trafficata e rinomata Tropea e il suo nome è indissolubilmente legato alla ‘nduja, salume tipico calabrese a base di maiale e peperoncino. Il salume però viene prodotto in tutta la regione – perché non è né una DOP né un IGP o un Presidio Slow Food. A Spilinga si trovano dei salumifici e delle macellerie, ma per fermarsi a mangiare l’alternativa è assai poca. In giro per la regione invece si trovano diversi indirizzi che omaggiano la ’nduja e la valorizzano in cucina. È vero, è ottima semplicemente spalmata su una fetta di pane, ma anche come condimento di un piatto di fileja (un maccheroncino al ferretto locale), in un arancino o in un hamburger, è ancora meglio.

Da Nino Rossi al ristorante stellato Qafiz arriva fra gli amuse bouche sotto forma di crème brûlée, nelle strade di Tropea ci condiscono gli arancini per renderli piccantissimi, c’è persino chi ci ha fatto il panettone insieme al cioccolato. Non aspettatevi però di trovarla ovunque, perché nel resto d’Italia (e del mondo) la ‘nduja è uno dei salumi più di tendenza, qui è più facile trovarla come aperitivo che in ricette elaborate. Diverso fuori dalla Calabria, dove dal tre stelle La Pergola di Heinz Beck a Roma alla cucina di Matteo Fronduti a Milano, la ’nduja piace. Anche all’estero.

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Lo chef Diego Rossi di Trippa lo stoccafisso lo cucina così: con la nduja

Ecco allora una lista di indirizzi per assaporare la ‘nduja, A Spilinga, ma non solo

Lo Speck Alto Adige IGP il 7 maggio è protagonista a Naturno

La Cucina Italiana

Domenica 7 maggio a Naturno, cittadina della Val Venosta, si accendono i riflettori sullo Speck Alto Adige IGP. Per il secondo anno consecutivo, infatti, torna l’appuntamento con la Giornata dello Speck Alto Adige IGP, in cui il gusto intenso e speziato dell’iconico prodotto locale sarà il protagonista di un evento straordinario. Musica dal vivo, un mercato gastronomico e tante proposte sfiziose esalteranno il prodotto eccellenza del territorio.

Punto di ritrovo, piazza Municipio a Naturno, dove, dalle 10 alle 18 di domenica 7 maggio 2023, si potranno scoprire le tante caratteristiche dello Speck Alto Adige IGP e i numerosi segreti – ma non tutti! – dietro questo straordinario prodotto. La cittadina di Naturno non è stata scelta a caso. Paese in Val Venosta a pochi chilometri da Merano, Naturno è famosa per le sue bellezze naturali quanto per una singolare caratteristica: il vento che soffia tra le sue vie, definito perfetto per la stagionatura dello Speck Alto Adige IGP. Non poteva quindi che essere di nuovo questa la location per la Giornata dello Speck Alto Adige.

Giornata dello Speck Alto Adige: il programma

La Giornata dello Speck Alto Adige IGP prenderà il via alle 10, con accoglienza nel mercato gastronomico, in cui passeggiare e, allo stesso tempo, gustare la bontà del salume altoatesino. Seguirà l’intrattenimento musicale, immancabile, con la banda di Naturno, fino alle 11.15, quando le melodie altoatesine lasceranno il posto alla cerimonia con discorso inaugurale, presieduta dalla moderatrice della giornata Silvia Fontanive, personalità di spicco dell’Alto Adige. A partire dalle 11.45, poi, l’intrattenimento musicale curato da Simon Rabanser si alternerà fino alle 15 a sessioni di live showcooking di Thomas Ortler, divertenti e molto coinvolgenti. In seguito, fino alle 18.00 sarà possibile assistere all’esibizione della band altoatesina Pamstiddn Kings.

La Giornata dello Speck Alto Adige IGP di Naturno è un evento pensato davvero per tutti, dai più piccoli ai più maturi, e saprà esaltare al meglio non solo il prodotto, ma anche il suo territorio di riferimento.

“I mille volti di un simbolo”

“Siamo molto felici che anche quest’anno si rinnovi l’appuntamento primaverile di Naturno” commenta Paul Recla, Presidente Consorzio Tutela Speck Alto Adige. “Per noi, la Giornata dello Speck Alto Adige IGP è molto importante, perché ci permette di raccontare i mille volti di un simbolo del nostro territorio e, allo stesso tempo, di accogliere curiosi e appassionati in una valle unica, fiore all’occhiello del turismo italiano”.

Visitare Naturno sarà quindi una buonissima idea per gustare lo Speck Alto Adige IGP in occasione della Giornata a lui dedicata ma anche per esplorare i dintorni e lasciarsi stupire dai castelli e le fortezze della zona, dalle chiese e, in generale, dal paesaggio che abbraccia tutta la valle. Numerose anche le escursioni che si possono fare a piedi o in bicicletta e che regaleranno momenti di contatto vero e autentico con la natura altoatesina.

Prosciutto di Carpegna DOP, la chicca delle Marche | La Cucina Italiana

Prosciutto di Carpegna DOP, la chicca delle Marche
| La Cucina Italiana

Il prosciutto di Carpegna DOP, che rappresenta un’eccellenza salumeria italiana di origini secolari, unico nei suoi sapori, profumi e texture nasce a Carpegna, comune incantevole nelle Marche, più nello specifico nella provincia di Pesaro e Urbino.

Il territorio in cui nasce accoglie le arie fredde delle montagne e quelle miti del mare Adriatico creando un microclima estremamente puro e favorevole alla lavorazione del prosciutto. È proprio la geografia il primo punto forte di questo prodotto, perché circoscrive la provenienza d’origine della materia prima, delimitata a solo tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Marche. Il Prosciutto di Carpegna DOP, infatti, può essere prodotto solo dalla razza suina italiana conosciuta come “pesante padano” o “suino pesante”.

1400 anni di lavorazione artigianale tramandata di generazione in generazione danno origine a un prodotto di qualità elevatissima preservata da un disciplinare ferreo che definisce ogni passaggio di produzione del Carpegna, così da poter offrire al consumatore finale un prodotto DOP tutelato e garantito. Caratteristica unica del prosciutto sono il connubio di note dolci-sapide inconfondibili.

Il metodo di produzione

Il prodotto finale viene lavorato su una coscia che va dai 12 kg ai 17 kg e l’unicità del prodotto risiede proprio nel processo produttivo dal massaggio alla sfregatura, fatta con il sale marino, poco, fino ad arrivare alla stuccatura, passaggio – quest’ultimo – che contribuisce all’unicità del Carpegna DOP. Lo stucco del Carpegna, infatti, è un composto rigorosamente applicato a mano costituito da strutto, farina di riso, aromi naturali, un mix segreto di spezie, tra cui si riconoscono pepe e paprika che caratterizzano il suo gusto intenso e aromatico. In condizioni ambientali costantemente monitorate il prosciutto viene poi legato e appeso alle scalere mediante corda “a strozzo” e stipato nelle cantine per proseguire la stagionatura.

Il processo di prestagionatura e stagionatura è un’altra chicca del prosciutto, che deve essere di un minino di 16 mesi, dove il prodotto viene lavorato a temperature più calde donando colore e un sapore unico grazie al bilanciamento delle componenti. La stagionatura si conclude quando ogni prosciutto viene selezionato con la punzonatura: viene punto con un osso affilato in precisi punti della coscia e valutato dal suo profumo. Quando la coscia raggiunge gli standard qualitativi espressi anche nel disciplinare avviene, infine, la marchiatura a fuoco che sigilla il prosciutto.

La sfida più grande oggi è farlo conoscere e scoprire, contando che si tratta di un prodotto che deriva da un unico stabilimento. A oggi si è aumentato il numero di produzione e il prodotto si è diffuso ed è stato esportato in diverse nazioni come Stati Uniti, Australia, Francia, Belgio, Germania.

Insomma, bisogna assaggiarlo per capirne l’unicità e la bontà.

Come portarlo a tavola

Il pane lo esalta nella sua purezza e il colore, leggermente ambrato, sollecita ogni senso già al primo incontro con il palato. Ma il Prosciutto di Carpegna DOP è perfetto anche per arricchire piatti e stuzzichini grazie alla sua nota sapida e inconfondibile.

Il Consorzio Prosciutto di Capregna

Consorzio Prosciutto di Carpegna DOP Il Consorzio nasce il 27 maggio 2015 per tutelare e valorizzare il Prosciutto di Carpegna DOP: i valori, le caratteristiche e la sua produzione; elementi unici che lo hanno portato a fregiarsi, sin dal 1996, della denominazione di origine protetta DOP.

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