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Pandori del supermercato: test di assaggio Natale 2022

Pandori del supermercato: test di assaggio Natale 2022

A che punto siamo con i pandori del supermercato? Il pandoro è il classico dolce che si compra al supermercato. Se di panettone infatti e di panettone artigianale in particolare si parla sin troppo, di pandoro si dibatte decisamente meno. Eppure non per questo si mangia di meno, visto che entra nelle case di tutti gli italiani. Il pandoro è il dolce delle feste preferito dai bambini, da chi non sopporta uvette e canditi e una memoria d’infanzia condivisa un po’ da tutti. Ma quale comprare? La moda del pandoro artigianale è ancora agli albori e resta un fenomeno di nicchia: per comprare il proprio pandoro si va al supermercato.

Tra i pandori del supermercato, il più venduto d’Italia è il Bauli, che festeggia proprio nel 2022 esattamente 100 anni di attività, seguito da Melegatti e da altri prodotti di marchi oramai iconici. E poi ci sono i pandori del supermercato private label, ossia prodotti espressamente per ogni singola catena. Da chi? Dagli stessi big brand citati prima.

Chi li produce? Non conta

I pandori del supermercato private label sono prodotti dagli stessi big dell’industria dolciaria nei propri stabilimenti, con un marchio e una scatola diversa. Ma anche con una ricetta differente: non è vero che cambia solo la confezione! La dimostrazione? I prodotti realizzati nello stesso stabilimento per supermercati diversi hanno riscosso giudizi assolutamente differenti. A parte un prodotto realizzato da Bauli (per Carrefour) e l’artigianale di Iper La grande i, tutti gli altri sono stati prodotti da Maina; che infatti è il più grande terzista italiano. Tutto dipende quindi dal capitolato che ogni committente sceglie per il proprio prodotto: inutile quindi usare il produttore come indice di qualità.

Come si è svolto il test

Abbiamo chiesto agli uffici stampa dei supermercati di sostenere il test inviando un campione di prodotto, classico. Alcuni non hanno risposto alla mail o non si sono mostrati interessati al test, quindi alcuni prodotti sono stati acquistati personalmente dagli scaffali. I pandori sono quindi stati conservati per più di un giorno alla temperatura di 22 gradi, sono stati numerati e infine aperti poco prima di essere consumati, senza aggiunta di zucchero a velo vanigliato. Rigorosamente alla cieca. Il panel è stato composto da 15 persone fra amici senza specifiche competenze in materia, giornalisti gastronomici, appassionati, professionisti del settore pluripremiati per i loro lievitati come il pasticciere Fabrizio Barbato di L’Ile Douce di Milano (che produce un ottimo pandoro) e Marco Pedron, pastry chef con alle spalle sei anni nella pasticceria di Carlo Cracco. Ognuno ha osservato, annusato, degustato e votato il prodotto sulla propria scheda di valutazione. A differenza di Altroconsumo che ogni anno stila la sua classifica, non facciamo analisi e non verifichiamo la veridicità delle etichette, semplicemente assaggiamo e giudichiamo la piacevolezza al palato. Ecco le nostre valutazioni, che riportiamo.

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