Tag: ricette torte rustiche

Ricetta Rollata di tacchino in crosta di pistacchi, la ricetta

Ricetta Rollata di tacchino in crosta di pistacchi, la ricetta

La fesa di tacchino, carne bianca e magra, è perfetta per tutta la famiglia perché piace a grandi e bambini. Se volete renderla più golosa e invitante, scoprite la nostra ricetta della rollata di tacchino in crosta di pistacchi, molto semplice da realizzare.

Le fette di fesa vanno disposte in modo da formare un rettangolo, coperte di mortadella, arrotolate e, infine, passate nella granella di pistacchio. Il rotolo di tacchino ottenuto si fa prima rosolare in padella e poi si cuoce in forno. Si può servire caldo o tiepido.

Scoprite anche queste ricette: Rotolo di tacchino al radicchio e ricotta, Rotolo di tacchino con erbe e pecorino dolce, Rotolo di tacchino e frittata, Rotolo freddo di tacchino e prosciutto, Rotolo di tacchino farcito con salsiccia, Rotolo di tacchino agli asparagi.

Come eliminare l’odore di fritto dalla cucina

La Cucina Italiana

Come eliminare l’odore di fritto dalla cucina

Avete fritto le melanzane? Il pesce? Il pollo? Le patatine? Le zeppole? Gli arancini? Le crocchette?
Immaginiamo fosse tutto buonissimo, ma anche che in casa sia rimasto un odore di fritto che è non del tutto piacevole, soprattutto se ha inondato anche la sala, le camere, le tende, i vostri vestiti, persino la scala del condominio rischiando che qualche vicino infastidito vi denunci?

Odore di fritto, non ti temo!

Se vi state chiedendo come prevenire tutto questo la prossima volta che preparerete qualche prelibatezza fritta, ecco sei consigli da seguire per evitare che, anche dopo qualche giorno, entrando in casa si capisca che avete fritto qualcosa.
Dall’aprire le finestre e chiudere le porte a come assorbire gli odori in modo naturale, sfogliate la gallery e scoprite tutti i rimedi possibili!

Il Volo: Piero, Ignazio e Gianluca a tavola, in cucina

La Cucina Italiana

Il Volo è tra i gruppi italiani più conosciuti all’estero e, a dispetto della loro giovane età, quest’anno
i 3 talentosi cantanti festeggiano i 15 anni di carriera internazionale tornando al Festival di Sanremo, kermesse che hanno vinto nel 2015 con Grande amore e in cui si sono piazzati al terzo gradino del podio nel 2019 con Musica che resta. Parliamo di Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble, ovvero gli ex ragazzini di Il Volo tenuti a battesimo dalla signora della “cucina di mezzogiorno”, Antonella Clerici, nel 2009 a Ti lascio una canzone. I tre, in corsa all’Ariston con il brano Capolavoro, sono in forma smagliante e si preparano ad affrontare il palco seguendo una routine alimentare che hanno consolidato negli anni e che permette loro di affrontare senza affanni in giro per il mondo.

Come si tengono in forma Piero, Ignazio e Gianluca di Il Volo

Poche trasgressioni e molto rigore: sono questi i punti saldi della dieta di Piero Barone, Ignazio
Boschetto e Gianluca Ginoble. «Nella nostra quotidianità i nostri pranzi e le nostre cene
sono molto basic: mangiamo riso in bianco, petto di pollo o salmone grigliato accompagnati da
verdure grigliate. Evitiamo per quanto possibile grassi saturi e zuccheri» confessano
chiacchierando con noi di La Cucina Italiana a pochi giorni dalla loro terza partecipazione al
Festival della Canzone Italiana. «Anche a Sanremo seguiremo questo regime alimentare senza
trasgredire per arrivare al meglio sul palco» continuano. Alla dieta alimentare, poi, i tre cantanti
di Il Volo affiancano «tanto sport». Non è un mistero, infatti, che scelgono sempre «di alloggiare
in alberghi con la palestra: facciamo almeno trenta minuti di corsa sui tapis roulant, poi flessioni,
addominali ed esercizi per i muscoli» come hanno rivelato in alcune interviste nel passato.

Aperti alle cucine del mondo

Da globetrotter internazionali, però, i ragazzi di Il Volo non si sottraggono alle cucine del mondo.
Nonostante la dieta che si sono imposti per rimanere in forma, sono dei buongustai e amano
scoprire i sapori dei piatti tipici dei Paesi dove si esibiscono. «Quando viaggiamo proviamo tutto quello che possiamo, non siamo certo come quegli italiani che cercano la pasta in qualsiasi posto del mondo. E nemmeno tra quelle persone che dicono che qualcosa non piace loro senza prima averla assaggiata» sorridono. «Tra i piatti più strani che abbiamo deciso di provare ci sono
senz’altro le meduse piccanti che abbiamo ordinato in Giappone dove, per esempio, ci piace molto
il sushi che è completamente diverso da quello che fanno in Italia».

Proudly powered by WordPress