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Caro bollette in cucina: quanto costano gli elettrodomestici

La Cucina Italiana

Caro bollette, il problema che colpisce tutti. La (ulteriore) stangata sulle bollette dell’elettricità è arrivata: nell’ultimo trimestre del 2022, le famiglie e le imprese italiane con contratto dell’elettricità nel mercato tutelato vedono un aumento del 59% – siamo arrivati a 66 centesimi al kilowattora: oltre il doppio rispetto ai 30 del 2021 e il quadruplo rispetto ai 16 del 2020. Sarebbe potuta andare ancora peggio: un’operazione straordinaria dell’Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ha evitato che i prezzi raddoppiassero.

Non ci resta che provare a combattere il caro bollette andando a risparmiare gestendo meglio i nostri elettrodomestici e razionalizzandone il consumo: per farlo dobbiamo renderci conto di quale impatto ha – oggi – ciascuno dei nostri apparecchi di uso quotidiano sulle bollette. Facile.it ha incrociato l’impiego dichiarato nelle etichette energetiche di ogni elettrodomestico con il prezzo di riferimento nel mercato tutelato, dopo gli ultimi aumenti. Certo, si tratta solo di una stima indicativa, dal momento che a influire sui costi sono anche la tipologia dell’elettrodomestico, il modo in cui viene utilizzato, la classe energetica, il livello di manutenzione e il numero dei membri della famiglia.

Caro bollette: quanto costano gli elettrodomestici da cucina sulle bollette?

Il frigorifero

Irrinunciabile per il 61,7% degli italiani, è uno degli elettrodomestici più energivori, anche perché rimane in funzione 24 ore al giorno. In media un frigorifero da 350 litri con congelatore integrato, in classe A, comprato più di due anni fa, costa in bolletta 142 euro l’anno. Se la classe è A+++, il consumo è di 0,27 euro al giorno (circa 100 euro all’anno). Se classe scende a B, il consumo sale 0,92 euro ma può arrivare anche a 1 euro al giorno. Conservare i cibi, quindi, a seconda del frigorifero può arrivare a costare anche circa 30 euro al mese e oltre 350 euro in un anno. 

Il forno

Lo usa spesso il 19% dei nostri connazionali. La cottura in un forno elettrico da circa 70 litri, in classe A+ costa circa 0,46 euro. Usandolo una volta ogni due giorni, all’anno si spendono circa 84 euro all’anno. Se la classe B, la spesa per ogni cottura sale a 0,73 euro (e la spesa annua sale a 133 euro). Inoltre, utilizzando un forno elettrico da incasso di tipo ventilato si può risparmiare fino a un terzo di energia elettrica rispetto a un forno elettrico non ventilato.

Il microonde

Consuma circa la metà rispetto al forno tradizionale: in funzione per 15 minuti al giorno, il forno elettrico utilizza circa 173 kilowattora all’anno, mentre il microonde intorno ai 99 (per una spesa annua, con le tariffe attuali, di circa 60 euro all’anno). Attenzione, però: se si utilizza la funzione grill, che necessita dell’uso di una resistenza elettrica, l’energia richiesta è maggiore e i consumi si avvicinano a quelli del forno tradizionale (pur senza raggiungerli).

La lavastoviglie

Anche in questo caso, la classe energetica determina una differenza rilevante. Un modello in classe E consuma circa 100 kilowattora ogni 100 lavaggi. Dal momento che la lavastoviglie si usa tutti i giorni, per 300 lavaggi l’anno, se un kilowattora costa 60 centesimi, la spesa per lavare i piatti sarà di 180 euro. Con un apparecchio in classe A, il consumo si riduce a 55 kilowattora per 100 cicli, e la spesa a 100 euro circa all’anno. Anche in questo caso, l’utilizzo razionale può aiutare a risparmiare. Usare la lavastoviglie solo a pieno carico e utilizzando il programma eco porta a risparmiare circa 40 euro all’anno. 

Il tostapane

Non è così diffuso né utilizzato nelle case degli italiani, ma il suo costo è sostenibile. Un modello di tostapane da 900 watt, tenuto in funzione per 5 minuti, incide sulla bolletta dell’elettricità per 0,05 euro. Anche in questo caso, i tostapane più performanti hanno una potenza maggiore e consumano meno rispetto a quelli che hanno una potenza minore. Ad esempio un apparecchio da 1900 W impiegherà meno tempo di uno da 500 W a scaldare le resistenze della griglia e a tostare il pane.

Ricetta Insalata di granchio, cetriolo e friggitelli

Ricetta Insalata di granchio, cetriolo e friggitelli

Abbinamento vino: serve un bianco con un sapore delicato che valorizzi la dolcezza della polpa di granchio. A noi è piaciuto l’abbinamento con il Friuli Pinot Bianco Alma 2019 di Le Monde, con note di pesca e un gusto avvolgente e fresco, con finale salino. 22 euro, lemondewine.com

Ricetta: Crescenzo Morlando, Foto: Riccardo Lettieri, Styling: Beatrice Prada

Muffin all’uva – Ricetta di Misya

Muffin all’uva - Ricetta di Misya

Innanzitutto lavate l’uva, eliminate il raspo, tagliate i chicchi a metà ed eliminate anche i semini.

Preparate l’impasto: lavorate il burro con lo zucchero fino ad ottenere una consistenza a pomata, quindi incorporate prima l’uovo con la vaniglia, poi il latte.

Aggiungete anche farina e lievito setacciati, lavorando sempre con le fruste, infine l’uva, mescolando però delicatamente con una spatola.

Dividete il composto negli stampini (imburrati e infarinati o rivestiti da pirottini di carta come ho fatto io), riempiendoli per 3/4, quindi cuocete per circa 20 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo, infine sfornate e lasciate intiepidire.

I muffin all’uva sono pronti, non vi resta che gustarveli.

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