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Uova di Pasqua al supermercato sotto i 20 euro: la selezione

Uova di Pasqua al supermercato sotto i 20 euro: la selezione

Scoprire le nuove uova di Pasqua al supermercato resta uno dei momenti più divertenti a ridosso della festa: sbirciare tra gli scaffali per conoscere le novità, prima di scegliere quale portare in tavola, per molti (come noi) è una specie di rito. E piace ad adulti e bambini, perché per ognuno c’è un uovo. O più di uno.

Uova di Pasqua al supermercato: le novità 2024

Oltre alle proposte classiche che non mancano mai – e ogni famiglia ha la propria – tra le uova di Pasqua al supermercato ogni anno ci sono delle novità: nuove sorprese, per la gioia dei più piccoli, ma anche nuovi gusti per gli appassionati. Il trend di quest’anno? Le grandi aziende puntano anzitutto sulla tradizione, con cioccolato al latte e fondente con cacao sempre più pregiato. Inoltre, rispetto agli anni passati, si sono moltiplicate anche le proposte di uova al cioccolato bianco e vegano.

Quanto costa un uovo di Pasqua al supermercato

Tutto questo a prezzi tutto sommato contenuti, che vanno dai 5 euro ai 20 euro per le uova più grandi ed elaborate. Provato sul campo: anche noi abbiamo sbirciato tra gli scaffali, e abbiamo fatto una selezione delle novità di quest’anno che vale la pena assaggiare.

Uova di Pasqua 2024 al supermercato: la nostra selezione golosa per grandi e piccini

Allan Bay e l’elogio del mangiare con le mani: intervista

La Cucina Italiana

Giornalista gastronomico, storico, scrittore, Allan Bay ha appena messo nero su bianco in un libro ciò che in molti (se non tutti) pensiamo, ma che spesso non abbiamo il coraggio di dire. Almeno non in pubblico (perciò, figuriamoci di fare!). Ha ricordato che mangiare con le mani è uno dei grandi piaceri della vita, e come e perché dovremmo farlo ogni volta che possiamo, salvo rare e eccezioni che rendono impossibile l’utilizzo del pollice e dell’indice per toccare il cibo, annusarlo e portarlo alla bocca.

Si intitola Elogio del mangiare con le mani (Il Saggiatore): chiaro sin dal titolo, è un colto e divertente viaggio storico e antropologico che sdogana questo gesto così appagante che nei secoli le convenzioni sociali hanno fatto apparire “esotico”. Anzi – diciamolo pure – in certe circostanze un po’ maleducato.

Come scoprirete leggendolo, fino a poco tempo fa le forchette non esistevano nemmeno: sono arrivate sulle tavole della borghesia europea solo nell’800, dopo essere state inventate in Cina. Poi il galateo ha cominciato a dettare le regole limitando a una ristrettissima cerchia i cibi mangiabili senza le posate. Una faccenda, anche questa, rimasta tutta occidentale, considerato che c’è mezzo mondo – con tanti Paesi asiatici e africani a fare da capofila – che delle posate fa spesso e volentieri a meno. Allan Bay racconta anche questo e, per passare dalla teoria alla pratica, suggerisce man mano gustose ricette da «conlemanisti». O meglio, come spiega in questa intervista, «indicazioni», che di certo rendono ancora più piacevole la lettura del suo primo libro «personale».

Intervista a Allan Bay

Perché è un libro “personale”?
«Riguarda una mia passione che pochi dei miei amici, quelli veri, conoscono: mangiare con le mani, appunto. Ho scritto tanti libri, specie ricettari, che in quanto tali di base avevano un’oggettività. Questo libro è diverso proprio perché parla di me».

Cosa rende così piacevole mangiare con le mani?
«Da bambini si scopre il mondo – e quindi anche il cibo – anzitutto con il tatto e con l’olfatto, e questo contatto fisico con ciò che si mangia resta il massimo godimento. Però con il tempo si tende a privarsene perché crescendo insegnano che bisogna usare le posate: ci si rinchiude negli schemi. Lo scopo del libro è uscire fuori da questi schemi e sdoganare, quando possibile, questo grande piacere di mangiare con le mani».

In quanti vorrebbero farlo ma non hanno il coraggio di farlo o anche solo di dirlo?
«Non lo so. So però per certo che diversi dei miei amici amano mangiare con le mani e che in tanti usano le posate anche in casi in cui non ce ne sarebbe bisogno. Penso ad esempio a quanti mangiano la pizza con forchetta e coltello e agli sguardi attoniti dei pizzaioli mentre lo fanno. E poi a Napoli anche gli spaghetti una volta venivano mangiati con le mani: ricorda Totò?»

Ricetta Gnocchi con fiocchi di patate e crema di formaggio e noci, la ricetta

Ricetta Gnocchi con fiocchi di patate e crema di formaggio e noci, la ricetta

Secondo la tradizione popolare, il giorno degli gnocchi è il giovedì, al tempo d’oggi un giorno infrasettimanale carico di impegni che ci consentono di cucinare solo degli gnocchi già pronti. 

Con la ricetta degli gnocchi con fiocchi di patate, invece, potrete realizzare gli gnocchi in casa in poco tempo. I fiocchi di patate sono un preparato a base di patate essiccate e macinate che si può utilizzare in sostituzione delle patate lessate e schiacciate.

Con i fiocchi di patate si evita così la cottura delle patate, riducendo notevolmente i tempi di preparazione degli gnocchi. Inoltre, l’impasto risulta leggermente più compatto, quindi più facile da modellare e più sicuro da cuocere. Il risultato, come consistenza e sapore, è ugualmente piacevole. Provate! E se poi condite gli gnocchi con una crema di formaggio e noci, nessuno saprà resistere!

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