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Malfatti con farina di grano saraceno e patata dolce

Malfatti con farina di grano saraceno e patata dolce

Se si chiamano malfatti ci sarà un motivo, o no?

Ovviamente i miei sono perfettamente in linea con il loro nome, sono uno diverso dall’altro, volendo pure bruttini, ma assolutamente buoni.

Io li ho preparati con la patata dolce, ma potete anche sostituirla con zucca, patata americana o con una patata bianca adatta per gli gnocchi.

Ingredienti

200 g di polpa di patata cotta

60 g di farina di grano saraceno

40 g farina 00

1 uovo medio

1 cucchiaino di olio di oliva

Procedimento

In una ciotola porre la polpa di patata dolce e schiacciarla bene cono i rebbi di una forchetta.

Unire il sale e il filo di olio.

Aggiungere le due farine mescolate e l’uovo.

Mescolare gli ingredienti fino ad ottenere un composto omogeneo ma soffice, proprio come quello dei gnocchi di patate. Nel caso l’impasto fosse troppo sostenuto, aggiungere un goccio di latte; se al contrario fosse troppo morbido, unire un poco farina 00.

Avvolgere l’impasto con pellicola trasparente e porlo in frigorifero per circa una mezz’ora.

Trascorso il tempo di riposo, riprendere il panetto e portarlo su una superficie leggermente infarinata.

Tagliare una porzione di impasto e formare un rotolino del diametro di circa 1 cm.

Dividere il filoncino formato in tanti piccoli tocchetti, a me piacciono irregolari.

Portare a bollore dell’acqua, salare e poi cuocere i malfatti come se fossero degli gnocchi, avendo l’accortezza di lasciarli a galla qualche secondo in più, io ne assaggio uno per regolarmi.

Condire a piacere, noi con burro versato, formaggio grana grattugiato e foglioline di salvia.

Ricerche frequenti:

Zeppole di San Giuseppe: la ricetta del pastry chef Nicola Di Lena

La Cucina Italiana

Preparazione Zeppole di San Giuseppe

Zeppole di San Giuseppe senza glutine e senza lattosio

Ingredienti

Per circa 20 zeppole di diametro 7 cm

Per l’impasto 

200 g di acqua 
100 g burro senza lattosio 
160 g farina senza glutine per dolci 
170 g di uova intere (circa 4/5 uova, se usate farina normale ne bastano 3/4) 
5 g di sale

Per la crema pasticcera senza lattosio e senza glutine 

1 litro di latte senza lattosio 
200 g di zucchero 
100 g amido di mais 
7 tuorli 
1 bacca di vaniglia 
1 buccia di limone

Procedimento

Per l’impasto

Bollire assieme acqua, burro e sale, aggiungere la farina setacciata e tenere sul fuoco per almeno 10 minuti, finché si separa bene dal cucchiaio, quindi riporre il composto in una bowl. Prendere un frustino e incorporare pian piano le uova amalgamando bene tutto. Inserire la pasta ottenuta in una sac à poche con punta a stella e stenderla su fogli di carta da forno, disegnando dei cerchi di circa 6 o 7 cm di diametro.

Scaldare bene (circa 180°/185°) abbondante olio di semi di girasole in una padella larga e capiente e immergere le zeppole sulla carta da forno (consiglio: potete immergere direttamente la carta da forno nell’olio, vedrete che la pasta si staccherà da sé) e girarle a metà cottura.

Quando saranno diventate dorate, scolare le zeppole e appoggiarle su un piatto con carta assorbente lasciandole raffreddare.

Per la crema pasticcera

Scaldare il latte con lo zucchero, la buccia di limone e la stecca di vaniglia. Nel frattempo mescolare bene l’amido di mais con le uova. Prendere una piccola parte del latte e incorporarla alla miscela appena preparata, quindi versare il composto ottenuto nel restante latte e continuare a mescolare, sempre sul fuoco. Quando inizia ad addensare, lasciar bollire per 5 /10 minuti a fuoco basso e toglierla dal fuoco per riporla in una ciotola coperta con un foglio di pellicola a contatto, affinché non si formi la noiosa crosticina.

Quando la crema è fredda togliere il limone e la vaniglia e frustare per qualche minuto affinché diventi omogenea e fine. Versare la crema nella sac à poche e farcire le zeppole (abbondantemente, siamo in Puglia!).

Se desiderate, cospargete con zucchero a velo e cannella, in alternativa è possibile passare le zeppole appena fritte nello zucchero semolato e cannella.

Infine, farcire la zeppola anche all’esterno nella parte superiore e porvi sopra un’amarena sciroppata.

Consiglio

È possibile preparare gli impasti anche il giorno prima riponendoli in contenitori ermetici in frigorifero.

Pasta d’arancia fatta in casa

Pasta d'arancia fatta in casa
Prima che finisca la stagione delle arance faccio scorta di bucce candite e di pasta d’arance o di limoni. Utilizzo molto la pasta di arance o limoni per la preparazione di biscotti, panbrioche e dolci vari.  Preparo anche un mix aromatico che tengo sempre pronto all’uso, unendo 1 cucchiaio di pasta di limone a 1 cucchiaio di pasta di arancia, i semi di una bacca di vaniglia o il mio aroma vaniglia e 20 g di miele di acacia.

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Per preparare la pasta potete seguire il metodo sotto riportato oppure potete preparare le bucce di arance candite  e poi frullarle per ottenere un composto come quello dello scatto.

Gli stessi metodi si utilizzano per preparare sia le bucce candite di limoni che la pasta.

Ingredienti

500 g di arance con buccia edibile

250 g di zucchero semolato

Procedimento

Lavare sotto acqua corrente le arance, eliminare le estremità e tagliarle a a metà e poi ogni metà in quarti.

In una casseruola versare lo zucchero e aggiungere i pezzi di arance, portare a leggera ebollizione e cuocere per circa 20 minuti o fino ad ottenere un composto pastoso. Raggiunta la consistenza (a me piace piuttosto denso), versare il composto ancora caldo nel frullatore e azionare le lame fino a quando si ottiene un composto omogeneo avendo cura ogni tanto di ripulire le pareti del boccale con una spatola in modo da frullare bene tutto.

Ottenuta la pasta versarla in un barattolo sterilizzato, chiudere e capovolgere fino a raffreddamento.

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