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Chi è Andreas Caminada, lo chef 3 stelle ospite a MasterChef 13

La Cucina Italiana

Scopriamo chi è Andreas Caminada, l’ospite speciale della serata più importante della stagione, ovvero quella in cui si eleggerà il nuovo MasterChef italiano. La sfida, stasera, è davvero all’ultimo piatto, tra Antonio, Eleonora Michela e Sara, gli aspiranti cuochi rimasti in gara.

Chi è Andreas Caminada?

Lo chef svizzero, re della cucina elvetica, con 3 stelle Michelin (la terza ottenuta a soli 34 anni) e 19 punti Gault Millau, è il titolare del ristorante Schloss Schauenstein, a Fürstenau, in Svizzera, stabilmente nella classifica dei World’s 50 Best Restaurants. Nella finalissima di MasterChef, lo chef svizzero sarà protagonista di una Mystery Box «amarcord» e di un Invention Test ad altissima difficoltà tecnica.

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Andreas Caminada, nato il 6 maggio 1977 a Ilanz, poco distante dalla piccola località (che conta stabilmente solo una decina di abitanti) in cui ha aperto il suo ristorante, ha lavorato in alcuni dei migliori ristoranti in Svizzera, in Austria e in Canada, perfezionando le sue abilità (all’inizio soprattutto nella preparazione dei dolci) e affinando uno stile unico.

Poi, però, è tornato nelle sue valli e, nel 2003, a 26 anni, ha trovato un antico castello abbandonato e ha inaugurato il suo Schloss Schauenstein e il piccolo albergo annesso. E lì ha fatto brillare la cucina elvetica. «Da noi c’è una varietà incredibile di ingredienti da riscoprire», ha spiegato in un’intervista. «La Svizzera è un Paese piccolo con un’enorme ricchezza di cibi come di lingue e culture. Qui c’è la migliore produzione di latticini del mondo. Abbiamo un burro strepitoso, i formaggi più buoni».

Massimo Troisi: gli spaghetti ai carciofi di “Il postino”

Massimo Troisi: gli spaghetti ai carciofi di "Il postino"

Il postino, di e con Massimo Troisi, è uno dei film fra i più apprezzati della storia del cinema italiano e fra i più amati della filmografia di Massimo Troisi. Anche perché, a pochi giorni dalla fine delle riprese, nel 1994, Troisi morì per un attacco cardiaco. A 71 anni dalla sua nascita (19 febbraio del 1953), vogliamo celebrarlo con il piatto da lui preparato sul set del film Il postino: sono gli spaghetti ai carciofi di Mario Ruoppolo, nome del personaggio da lui interpretato nel film.

Il postino di Neruda

La pellicola, diretta da Michael Radford e dallo stesso Troisi, è tratta dal romanzo Il postino di Neruda, scritto dall’autore cileno Antonio Skármeta. La trasposizione cinematografica del romanzo fu fortemente voluta dall’artista napoletano (invero, nato a San Giorgio a Cremano, alle porte della città), che ne acquistò ben presto i diritti e chiese a Michael Radford di dirigerlo. Per questo film rinunciò anche all’intervento al cuore, pur di non perdere la presenza di Philippe Noiret, con lui protagonista del film.

Dalla spiaggia di Pollara…

Tra i tanti luoghi suggestivi e indelebili nella memoria di chi ha visto Il postino, c’è sicuramente la spiaggia dorata di Pollara a Salina, incassata tra un’alta parete rocciosa e un mare da favola, dove Troisi e il poeta Neruda, interpretato da Philippe Noiret, scagliano i ciottoli verso il mare. Proprio nel comune di Malfa, con vista su Pollara, sorge la Locanda del Postino, una piccola struttura ricettiva di 10 camere arredate in stile eoliano, all’interno dell’ex dimora del parroco del paese. Qui Mauro e Amelia, assieme ai figli Francesco e Mariachiara, gestiscono anche un piccolo ristorante. «Era il 1985 quando mia moglie e io ci siamo innamorati e, dopo gli studi a Messina, nel febbraio del 1994 abbiamo deciso di trasferirci a Salina», racconta Mauro. In quel periodo Troisi stava girando Il postino, da qui il nome della struttura. In attività dal 2000, i piatti proposti dalla signora Amelia sono a base degli ingredienti locali. «A Pollara sono famosi i capperi, ma anche il pomodoro siccagno, che si essicca sulla pianta, e poi pesce a volontà, solo il pescato del giorno». Come la tartare di alalunga con sedano croccante e capperi o come la pasta con pomodori siccagni e pesto di capperi, fino ai dolci della tradizione affidati alle sapienti mani della figlia Mariachiara.

… all’isola di Procida

C’è anche un altro luogo che porta lo stesso nome, ma che si trova su un’altra isola, dove è stata girata la maggior parte delle scene del film di Troisi. Peccato, però, che la Locanda del postino a Procida abbia invece chiuso i battenti lo scorso novembre. Proprio qui, sul porto, di fronte alle reti ammassate dei pescatori, nacque l’amore fra Mario Ruopolo (Massimo Troisi) e Beatrice, interpretata da una giovanissima Maria Grazia Cucinotta. Alla Locanda del Postino era possibile cenare o sostare per un caffè fra il cigolìo delle barche dei pescatori e le atmosfere del borgo. All’interno dell’osteria, un’intera parete era stata dedicata alla celebrazione del film con immagini, citazioni e anche la borsa marrone, la stessa utilizzata nelle riprese. Ecco allora la ricetta che Mario Ruoppolo preparò per Beatrice. Un piatto semplice, fatto con amore, nel ricordo della grande figura di Massimo Troisi.

Spaghetti ai carciofi alla Mario Ruoppolo

Ingredienti

  • 500 g di spaghetti
  • 6 carciofi
  • 400 g di pomodori maturi o pelati
  • 1 spicchio di aglio
  • 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
  • basilico fresco
  • prezzemolo fresco
  • sale q.b.
  • pepe q.b.

Procedimento

  1. Pulite i carciofi togliendo le foglie esterne più dure, tagliateli a fettine e metteteli in una padella con l’olio e l’aglio. Fateli stufare per qualche minuto e aggiungete i pomodori tagliati a cubetti.
  2. Cuocete per una mezz’oretta, aggiustate di sale e pepe, profumate con qualche foglia di basilico e prezzemolo (o anche senza nulla).
  3. A cottura dei carciofi condite gli spaghetti cotti al dente in abbondante acqua salata.

Burger di funghi – Ricetta di Misya

Burger di funghi

Innanzitutto pulite i funghi e tagliateli a pezzi, quindi mondate la cipolla e tritatela.

Fate appassire la cipolla in una padella antiaderente con aglio e olio, quindi unite anche i funghi, condite con sale e pepe e portate a cottura (ci vorranno circa 10-15 minuti, a seconda della dimensione dei tocchetti di funghi).

Nel frattempo, scolate bene i ceci, metteteli in un mixer con il prezzemolo e un filo d’olio e frullate.

Una volta cotti, eliminate l’aglio e tritate grossolanamente i funghi.

Unite i ceci e i funghi in una ciotola e mescolate.
Se necessario aggiungete 1-2 cucchiai di pangrattato, abbastanza da rendere il composto malleabile, ma non troppo asciutto.

Formate i burger e passateli nel pangrattato.

Infine cuocete i burger a fiamma media con un filo d’olio in una padella antiaderente, facendoli dorare da entrambi i lati, basteranno circa 10 minuti dal primo lato e 5 dal secondo.

I vostri burger sono pronti per essere serviti al piatto, ma se volete metterli in un panino come ho fatto io predisponete gli altri ingredienti.
Lavate e mondate lattughino e pomodori, tagliate il panino e farcite, aggiungendo ovviamente anche i burger.

I burger di funghi sono pronti, a questo punto non vi resta che servirli.

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