Tag: ricette dolci facili e veloci

Cosa fare a Ferragosto se piove? Cucinare!

Cosa fare a Ferragosto se piove? Cucinare!

Cosa fare a Ferragosto se piove? Domanda, purtroppo lecita… L’estate 2022 è piuttosto bizzarra – e purtroppo non sarà l’unica, a quanto pare. Si alternano periodi di caldo torrido dalle temperature inaspettate a piogge esagerate. C’è chi organizza il pranzo del 15 agosto sotto l’ombrellone in spiaggia al mare e chi invece pensa a cosa fare a Ferragosto se piove

Visto che con l’afa che abbiamo subito ci è passata un pochino la voglia di accendere il forno o passare ore in cucina, questa potrebbe essere una buona occasione per tornare a fare quello che più ci piace. Sì, certo: cucinare, ma per davvero.

E allora via quel muso, non struggiamoci nel pensare a cosa fare a Ferragosto se piove: la risposta è davanti a noi. Tiriamo fuori le teglie, accendiamo il forno, friggiamo a più non posso, sbattiamo uova, puliamo le verdure – e perché no, facciamo anche la polenta!

Cucinare è senz’altro un piacere, un divertimento, un hobby: se a Ferragosto dovesse piovere, noi la prendiamo con filosofia, indossiamo il grembiule e ci dedichiamo a passare il tempo ad impastare, infornare, spadellare, con il sorriso sulle labbra.

Dalle lasagne alla parmigiana, dal pollo con i peperoni alla pizza e le torte salate fino ai timballi, vuoi mettere il calore di un pranzo di Ferragosto preparato per i nostri cari? E anche se dal sito meteo.it le previsioni parlano di un’Italia spaccata in due, almeno la cucina ci unirà!

Leone: oroscopo in cucina, quali sono i piatti ideali?

Leone: oroscopo in cucina, quali sono i piatti ideali?

Quando parliamo delle caratteristiche del segno del Leone, anche in cucina, possiamo davvero divertirci perché, da buon segno eclettico, affascinante e audace insieme, è particolarmente attento ad una sfera così legata al piacere.

Il Leone, prima di tutto, non solo è un passionale ed energico segno di Fuoco ma è anche l’unico dei 12 segni dello Zodiaco ad essere dominato (cioè rappresentato) da una stella anziché da un pianeta. E che stella, perché si tratta proprio del Sole, ovvero dell’astro che permette la vita a tutti noi e attorno al quale tutti i pianeti ruotano, magicamente attratti dalla forza di gravità.

Quindi, è chiaro che abbiamo a che fare con un segno zodiacale dove l’io e l’ego sono molto forti: carismatico, sensuale, desideroso di farsi ammirare, caloroso e generoso, brillante e vanitoso. Il segno del Leone è davvero potente! In questo caso quindi anche la cucina non è vissuta con semplicità casalinga: nel cibo, il Leone ricerca un piacere intenso, mai scontato e spesso anche esclusivo. Adora uscire a cena in ristoranti rinomati, ama la nouvelle cuisine e tutti i piatti che si presentano allo sguardo particolarmente raffinati. Ovviamente, se doveste invitare a cena un Leone, ricordatevi di apparecchiare la tavola con classe e di impiattare con stile. Questi due aspetti saranno importanti tanto quanto il cibo che cucinerete.

Il Leone è il segno del vizio: l’aperitivo, meglio se con le bollicine, ostriche, tartufo e tutto quello che è ricerca estrema di godimento. La semplicità qua non trova spazio, insomma. E, ovviamente, non dimenticatevi del dolce: magari con accostamenti inusuali come cioccolato fondente e peperoncino… Sempre ricordandovi che i segni di Fuoco sono famosi per la passione che trabocca.

Per stupire un Leone potreste iniziare con un’insalata piccante di ostriche e puntarelle e poi continuare con uno spaghettone ai porcini con pecorino fino a cucinare per secondo un vitello in crosta con salsa al tartufo nero. E anche l’insalata estiva qui sarà un’insalata di mare di astice e avocado, non certo una nizzarda! Infine, come dolce ricordatevi di strafare… magari con una pavlova ai lamponi.

E se state pensando che invitare a cena un Leone non sia una scelta facile…. non posso che confermarvelo! 

The World’s 50 Best 2022: la cucina italiana vince a Londra

La Cucina Italiana

Si sale poi lungo la classifica. Meravigliosa Leonor Espinosa con il Best Female Chef Award, anche se vorrei vedere il giorno in cui non avremo più bisogno di premi di gender. Siamo nei primi 20. E già felicità. Ecco Enrico Crippa di Piazza Duomo di Alba l 19esimo. Ha perso una posizione ma è una vera minuzia, una manciata di voti. Arriva The Alchemist, sempre danese, Septime di Parigi, i nomi si succedono e ci guardiamo attoniti. Bella sensazione. Ed ecco Niko Romito al 15esimo con il ristorante Reale di Castel di Sangro. Era 29esimo. Oh Yes! 

E poi Mauro Uliassi dell’omonimo ristorante nelle Marche al 12esimo che entra nella classifica senza passare dal via, dritto dritto. Mi dirà dopo: «Abbiamo fatto un salto incredibile, 40 posizioni, pensavamo si fossero sbagliati! Una cosa straordinaria avere sei italiani nei primi 30. Gli altri paesi non hanno così tanti cuochi in classifica. Siamo contenti, sorpresi, felici. Stupefatti. Mia madre diceva piuttosto che nient megl il piuttost, diciamo che eravamo felici nei primi 50, poi sono diventati 40, sotto i 30 eravamo parecchio agitati, sotto i 20 stavamo a testa bassa, straordinario. Questa cosa è grandiosa per il nostro paese». 

Ma non è finita. Scendiamo al decimo posto ed ecco Le Calandre dei fratelli Alajmo che hanno bruciato ben 16 posizioni visto che erano al 26esimo posto nel 2021. «Figurati che pensavo di scendere anziché salire. Sono contento perché è bello essere qui, è bello andare avanti insieme» commenta Massimiliano, il più giovane cuoco della storia ad ottenere tre stelle Michelin. 

E se Riccardo Camanini di Lido 84 a Gardone Riviera l’anno scorso ci aveva emozionato per essere entrato subito al 15esimo posto, oggi ci emoziona perché va direttamente all’ottavo

Posso dirvi? Bravi tutti quelli dopo, e standing ovation a Geranium che si aggiudica il gradino più alto del podio. Ma ieri sera all’Old Billingsgate di Londra, abbiamo vinto noi, ha vinto la squadra italiana e come dice Alajmo «È bello andare avanti insieme». 

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