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Pavlova al cappuccino – Ricetta di Misya

Pavlova al cappuccino

Mettete zucchero e caffè solubile in un mixer e frullate fino ad ottenere una polvere omogenea.

Montate gli albumi fino ad ottenere una meringa molto soda.

Incorporate delicatamente (mescolando lentamente con un movimento dal basso verso l’alto) prima il mix di zucchero e caffè e poi anche la maizena setacciata e l’aceto.

Disegnate il contorno d un piatto piano su di un foglio di carta forno, quindi girate il foglio (in modo che il disegno sia rivolto verso il basso) e disponetelo sulla teglia: il disegno dovrebbe essere ancora visibile dal lato superiore.
Aiutandovi con una spatola, trasferite la meringa al caffè sulla carta forno, al centro del cerchio, poi livellatela per creare un disco che rimanga entro i confini del cerchio e sia piatto in superficie.
Cuocete per circa 1 ora in forno ventilato preriscaldato a 150°C, quindi spegnete il forno e lasciate raffreddare completamente, con lo sportello chiuso.

Quando la base sarà ormai fredda, trasferitela su di un piatto da portata.
Poco prima di servirla montate la panna ben fredda di frigo insieme con lo zucchero a velo.

Distribuite la panna al centro della meringa, lasciando i bordi liberi, quindi decorate con il cacao e i riccioli di cioccolato.

La pavlova al cappuccino è pronta, servitela subito.

Pan di ramerino – Ricetta di Misya

Pan di ramerino

Innanzitutto sciogliete il lievito nell’acqua, poi unite anche il latte.

Mettete farina e lievito in una ciotola e iniziate a impastare, poi aggiungete anche il sale e continuate a lavorare.

Trasferite in una ciotola leggermente unta, chiudete con pellicola per alimenti e lasciate lievitare per circa 2 ore o fino al raddoppio.

Nel frattempo mettete olio e rosmarino in un pentolino e iniziate a scaldare, spegnendo non appena l’olio inizierà a sfrigolare.
Lasciate raffreddare completamente, poi filtrate per eliminare il rosmarino e tenete l’olio da parte.

Nel frattempo mettete l’uvetta a bagno in acqua calda per almeno 10 minuti, poi scolatela, strizzatela leggermente e tamponatela delicatamente con carta da cucina.

Riprendete l’impasto, unite zucchero e uvetta e iniziate a impastare, quindi aggiungete anche l’olio e continuate a lavorare per almeno 10 minuti.

Una volta ottenuto un impasto ben incordato, dividetelo in 5 panettini uguali, disponeteli sulla teglia rivestita di carta forno, ungete con poco olio e lasciate lievitare ancora per 1 ora circa.

Infine incidete leggermente i panini con una lama affilata creando una griglia da tris (2 righe orizzontali e 2 righe verticali che si intersecano creando un quadrato al centro), spennellate con olio (se volete potete spolverizzare anchecon zucchero) e cuocete per circa 20 minuti o fino a doratura in forno statico preriscaldato a 180°C.

Il pan di ramerino è pronto, non vi resta che lasciarlo raffreddare bene prima di servirlo.

Mela e longevità: come usare in cucina il frutto della salute

La Cucina Italiana

Proprio come i vini, nel ricettario di Mela Val Venosta, ogni varietà di mela è abbinata ad altri ingredienti sia per potenziarne gli effetti nutrizionali, sia per esaltarne il sapore. Tanto per cominciare, come aperitivo, troverete la ricetta di un infuso di tè verde e mela Pinova, che si caratterizza per note floreali e un equilibrio di dolcezza e acidità. Perché sono stati messi insieme? «La mela consente di assorbire il 100% di epigallocatechina del tè verde, un importante polifenolo, il cuo assorbimento invece si riduce sensibilmente se il tè si abbina, come spesso si fa, al latte» spiega la dottoressa Manzi.

Come usare le mele per ridurre gli zuccheri

Come antipasto, poi, c’è una caponata con carciofi, sedano, pomodoro e mele Red Delicious, usate in questo mix perché con la propria tipica dolcezza bilanciano perfettamente gli ingredienti della ricetta che altrimenti in genere richiede l’utilizzo dello zucchero. Altra idea? Tra i piatti del menù, provato per voi a Bologna nel ristorante della dottoressa Manzi, abbiamo apprezzato particolarmente il riso nero nero con mela Granny Smith e nocciole, in un abbinamento amico del cuore che unisce la protezione antiossidante della vitamina E delle nocciole al potassio della mela.

A cosa abbinare le mele nei piatti salati

«La mela è il cibo della salute, un superfood, e con i giusti abbinamenti se ne possono potenziare gli effetti» spiega la dottoressa Manzi. «In generale suggerisco di accompagnarla ad altri cibi amici del cuore come il pesce e la frutta secca. Sono ricchi di grassi buoni e combinati al potassio e alla pectina della mela sono un mix decisamente vincente». La glicemia? «La mela, come tutti i frutti, contiene zucchero, ma in quantità ben miscelata con fibre e acqua. Mangiata fresca, in piccole quantità, non provoca picchi. Inoltre, con i giusti abbinamenti, aiuta anche a ridurre l’assorbimento».

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