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Il corochinato, l’aperitivo di Genova

La Cucina Italiana

I genovesi lo chiamano asinello, ma il vero nome è corochinato. È un vino bianco aromatizzato, stile vermouth, con una miscela di spezie ed erbe tra cui assenzio, genziana, timo, cannella, origano, cardo… Il corochinato ha una tradizione secolare e deve parte del suo nome al quartiere di Coronata a Genova e alla china che ne è ingrediente fondamentale. Il soprannome di “l’asinello” è dovuto alla rappresentazione di un asino sull’etichetta della bottiglia, mantenuta originale dal 1886. Lo produce da sempre l’enoteca Vini Allara (nel cuore di Genova Pra) una delle più famose della città, e Mauro Allara si occupa della produzione e della commercializzazione dello storico marchio.

Il corochinato è perfetto da servire come aperitivo o come digestivo. I genovesi lo apprezzano servito freddo, liscio, con una scorzetta di limone e accompagnato da una striscia di focaccia. Il posto del cuore per molti dove bere il vero asinello si trova nei caruggi del centro storico in via di Canneto il Lungo numero 78 in un bar che si chiama La Bottiglieria Marchesa, ma che viene ovviamente soprannominato il “bar degli asinelli”. Il locale è rimasto originale negli anni con tavoli e panche di legno e le immancabili tovaglie a quadri rossi e bianchi. 
Qui solamente con €1,50 (e il prezzo si sa, è importante per i liguri) si può bere l’asinello fresco con una scorza di limone accompagnato da cubetti di focaccia genovese. Il bar degli asinelli è un punto di ritrovo per anziani, coppie, famiglie, turisti e genovesi doc che si ritrovano seduti ai tavoli di legno o in piedi fuori dal locale.

Ricerche frequenti:

Cosa significa essere donna in cucina oggi

La Cucina Italiana

Nei 54 stati dell’Africa c’è un detto: «La donna è colei che educa i popoli». Non può essere più forte, d’impatto e attuale la frase con cui Victoire Gouloubi termina il suo racconto. La sua voce solenne traspare quell’impavida forza dell’essere donna. Victoire abbraccia due culture, quella italiana e africana, creando una cucina di integrazione che porta con sé i trionfi di una donna che si è fatta largo nel mondo della cucina, vincendo, con orgoglio, lotte di genere e di etnia. Nata in Congo, Victoire arriva in Italia all’età di 21 anni. Il sogno? Seguire la sua passione e diventare cuoca. Muove i primi passi a Cortina, ma è l’esperienza da Sadler ad aprirle le porte dell’alta ristorazione, e non solo, anche quelle della solidarietà.

Victoire, hai qualche consiglio in cucina tramandato da una figura femminile per te significativa?

Mia mamma non è mai stata una grande cuoca. Poco tempo fa è venuta in Italia per un lungo periodo e mi ha detto ‘sarebbe stato bello che tuo padre fosse stato qui per congratularsi con te’. E io ‘guarda che sono diventata cuoca non per merito tuo’. Lei si mette a ridere. 
Ho il ricordo di mia mamma quando ero piccola come una donna forte che comandava a casa, ma il ricordo di quando cucinava è nullo, non era lei la cuoca di casa. In famiglia però abbiamo una ricetta tramandata, il Saka Saka, piatto tradizionale del Congo, che oggi prepariamo io e le mie sorelle. Si tratta di un piatto tipico congolese ma appartenente a culture africane. Anche se è un piatto tipicamente cucinato dalle donne, papà lo cucinava molto bene. Il ricordo di mio padre con un mortaio molto grande che pestava le foglie di manioca è tutt’ora estremamente vivido. È così che la ricetta che oggi conosco mi è stata tramandata da mio padre e dalle sue sorelle. Con questo piatto, anche rivisitato, ho conquistato la critica gastronomica. 

Come nasce la tua passione per la cucina?

Ricerche frequenti:

Muffin mele e corn flakes

Muffin mele e corn flakes

Chi vuole un muffin veloce veloce e goloso goloso?

Alzate le mani che conto quanti ne devo impacchettare e spedire.

Ingredienti

1 mela grande

180 g di farina 00

2 uova

100 g di zucchero 

70 ml di olio di riso o di semi

1/2 bustina di lievito per dolci

Procedimento

                                                 

Scaldare il forno a 180°C e preparare una teglia per muffin con i pirottini.

In una ciotola rompere le uova e mescolarle allo zucchero e all’aroma vaniglia.

Unire l’olio ed infine la farina mescolata con il lievito.

Mescolare fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo.

Sbucciare la mela, eliminare il torsolo centrale, suddividerla in spicchi e poi tagliarla a cubetti.

                                          Suddividere l’impasto nei pirottini prima preparati e

disporre sulla superficie i cubetti di mela.

Cospargere la superficie con i corn flakes e

infornare.

Cuocere i muffin per 20-25 minuti, vale la prova stecchino.

Sfornare e lasciare raffreddare prima di cospargere con zucchero a velo.

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