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Tofu glassato – Ricetta di Misya

Tofu glassato

Innanzitutto sciacquate bene il riso basmati finché l’acqua non risulterà limpida, in modo da fargli perdere almeno un po’ di amido.
Mettete in una pentola l’acqua (in quantità doppia rispetto al riso) e portate a ebollizione, quindi salate e calate il riso, fate riprendere il bollore, chiudete con coperchio, abbassate al minimo e lasciate cuocere per circa 10 minuti cercando di non aprire il coperchio, quindi spegnete e lasciate riposare così per qualche minuto: l’acqua dovrebbe risultare completamente assorbita.

Nel frattempo pressate leggermente i panetti di tofu per far perdere acqua e tamponatelo bene con un canovaccio pulito, quindi tagliatelo a fettine sottili (circa 0,5 cm), poi passatelo nella farina.

Fate dorare l’aglio in camicia in padella antiaderente con un po’ di olio, poi unite le fttine di tofu e lasciatele dorare dai due lati, quindi aggiungete zenzero, salsa di soia e metà dei semi di sesamo.

A parte, unite in una ciotolina aceto, dado, acqua e miele e mescolate per far sciogliere e amalgamare.

Sfumate il tofu con questa salsina, lasciando poi glassare per bene il tofu.

Impiattate mettendo sotto il riso e sopra il tofu glassato.

Il tofu glassato è pronto, non vi resta che decorare con i semi di sesamo tenuti da parte e servirlo.

Ricetta Spaghetti integrali di farro con ceci e carciofi, la ricetta

Ricetta Spaghetti integrali di farro con ceci e carciofi, la ricetta

Gli spaghetti integrali di farro con ceci e carciofi non sono solo una ricetta gustosa: sono un piatto unico ricco di verdure che danno sazietà volumetrica nello stomaco, consentono una certa pulizia dell’intestino e un ripristino, attraverso la loro funzione prebiotica, della flora batterica intestinale buona, alleggerendo fegato e pancreas delle loro funzioni e liberando il primo dal grasso accumulato. 

Le verdure, in questo caso i carciofi, sono abbinate sinergicamente a carboidrati complessi grezzi dal lento assorbimento (il farro integrale) per evitare picchi glicemici; ci sono poi proteine vegetali, come quelle dei ceci, più facilmente digeribili della maggior parte di quelle animali.

Il piatto è stato realizzato con la consulenza di Marco De Angelis, specialista in Medicina dello Sport e professore associato dell’Università dell’Aquila (Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologie). Scoprite la ricetta!

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