Per la ricetta dei gamberi in fili di patate, sgusciate le code di gambero. Pelate le patate e tagliatele a fili con le apposite macchinette. Avvolgete i gamberi nei fili di patate. Friggeteli in olio ben caldo per 3-4 minuti, 4-5 per volta; scolateli su carta da cucina. Salateli leggermente. Condite la robiola con il succo di 1/2 limone, pepe ed erba aglina o cipollina sminuzzata, e un pizzico di prezzemolo tritato. Servite i gamberi fritti con la crema di robiola.
PER GLI GNOCCHI Lessate le patate e schiacciatele, calde, sulla farina; cominciate a impastare con 30 g di burro a pezzetti; unite poi le uova, una manciata di parmigiano grattugiato, sale, pepe e il prezzemolo, sbollentato e frullato.
PER IL RIPIENO Frullate vigorosamente 350 g di taleggio a dadini con il lattecaldo, versato a filo. Trasferite in una tasca da pasticciere. Stendete l’impasto di patate in strisce; al centro disponete un filoncino di ripieno. Chiudete ottenendo dei rotolini; tagliateli a rocchetti, sigillandone bene le estremità.
PER LA FONDUTA E I PORCINI Fondete 200 g di taleggio con una noce di burro, stemperando, se serve, con un goccio di acqua. Pulite i porcini, tagliateli a spicchi e rosolateli in padella in un velo di olio con rametti di timo. Salate alla fine. Lessate gli gnocchi in acqua salata, scolateli appena vengono a galla. Servitelisulla fonduta completando con i porcini.
Si è spento all’età di 93 anni il ristoratore trevigiano Aldo Campeol, noto per aver dato il luogo di nascita al dolce al cucchiaio italiano più famoso nel mondo
E’ notizia di poche ora fa la scomparsa di Aldo Campeol, il leggendario patron dello storico ristorante Alle Beccherie dove nasce alla fine degli anni Sessanta la ricetta originale del tiramisù. Il dolce al cucchiaio italiano più famoso del mondo deve molto a quest’uomo, è il luogo dove il tiramisù è stato indicato per la prima volta da un gastronomo, che fu Giuseppe Maffioli nel 1981. Loli Linguanotto, il cuoco di allora che elaborò la ricetta del tiramesù originale, fece poi il resto.
All’età di 93 anni, Aldo Campeol lascia la famiglia dopo una vita passata a supportare la città e le sue grandi qualità. ANSA riporta le parole del governatore del Veneto, Luca Zaia, che ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa del ristoratore trevigiano. “Con Aldo Campeol, Treviso perde un’altra stella della sua storia enogastronomica, La sua lunghissima attività di ristoratore, e le sue Beccherie, hanno attraversato decenni della trevigianità migliore, fatta di accoglienza e qualità, e di quel sorriso garbato che sul suo volto non mancava mai”.