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Ricette al cartoccio: 30 idee

Ricette al cartoccio: 30 idee

Cimentarsi nella preparazione di ricette al cartocciol’unione della cottura al forno e di quella al vapore – può portare a risultati splendidi e salutari, oltre a far risparmiare il lavaggio di pentole e padelle. Dal pesce alla carne, fino e alla verdure – e persino la pasta – il cartoccio è la soluzione ideale per chi ha poco tempo da passare davanti ai fornelli, e tuttavia non vuol rinunciare al gusto del cibo. Il vapore contribuisce a mantenere la giusta umidità e tenerezza degli ingredienti, una tecnica “dietetica” che non sacrifica nulla al gusto, perché i grassi e i liquidi che fuoriescono dal cibo formano un intingolo naturale nel quale si concentrano sapori e profumi. 

Come chiudere bene il cartoccio

Sigillare bene l’involucro è un passo fondamentale nell’eseguire le ricette al cartoccio, senza il quale non si ottiene lo stesso risultato della cottura al vapore, oltre a rischiare di bruciare le pietanze. 

Esistono vari modi di chiudere il cartoccio, utili da sapere se ci si trova a non avere sempre gli stessi strumenti a disposizione, come lo spago da cucina. Le due accortezze più importanti da avere sono quelle di bagnare e poi strizzare bene la carta da forno, prima di riporci sopra gli ingredienti, e di staccare abbondante carta, in modo che se ne abbia sempre per accartocciare con cura. L’umidità permette alla carta di non bruciarsi in forno e di piegare più facilmente l’involucro nel modo desiderato. 

I due metodi più tradizionali di chiudere il cartoccio è a fagottino e a pacchetto. Entrambi richiedono l’utilizzo dello spago da cucina, che nel caso del fagottino viene avvolto attorno alle 4 estremità della carta, sopra il cibo da cuocere. Nella chiusura a pacchetto delle ricette al cartoccio, lo spago viene avvolto attorno alla carta (e alla pietanza) proprio come se fosse un pacco regalo. 

Se si è sprovvisti di spago da cucina, ma non si vuole rinunciare a una ricetta al cartoccio, il metodo di chiusura più semplice ed efficace da adoperare è quello a caramella. Una volta bagnato e strizzato un foglio di carta da forno rettangolare, si posizionano gli ingredienti in centro (per il lungo), per poi tirare su i due lati lunghi e ripiegarli su se stessi una volta. Dopodiché si afferrano entrambi le estremità e si girano in sensi opposti per sigillare l’involucro, proprio come se fosse una caramella. 

Una volta terminata la cottura al cartoccio, si può riporre il delizioso involucro direttamente all’interno di un piatto e servirlo chiuso: il commensale avrà il piacere di aprirlo da solo e percepire il profumo della pietanza nello sprigionarsi degli aromi

Cosa utilizzare per il cartoccio oltre alla carta da forno 

Esistono una manciata di alternative all’utilizzo della carta da forno per realizzare le ricette al cartoccio; anche più green. L’opzione più glamour e da effetto sorpresa sui commensali è l’utilizzo della carta fata, una carta da forno trasparente creata da uno chef negli anni 2000. Possiede le stesse caratteristiche della carta da forno comune con il vantaggio di essere trasparente e quindi una vera sorpresa per gli occhi. Per chi preferisce fare una scelta più green, esistono sacche di silicone apposite per la cottura al vapore e a immersione, riutilizzabili e facilmente lavabili. L’importante è non utilizzare la carta stagnola, perché a contatto con cibi molto acidi o salati si corrode con facilità. 

30 ricette al cartoccio dal pesce alla carne

Scaloppine: 10 ricette | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Le scaloppine sono un piatto classico che ritroviamo spesso nelle case degli italiani. Piacciono a tutti e sono perfette per i bambini, ovviamente ci sono anche le versioni più elaborate per i palati più strutturati, ma a chi non piacciono le classiche al vino o al marsala? Noi vi proponiamo 10 versioni gustose e facili!

Che carne scegliere?

Qui la scelta va a seconda dei gusti. C’è chi preferisce la carne rossa e chi la bianca, ma poco conta perché l’importante è quella sensazione avvolgente di una carne che ti ricorda i sapori di casa e famiglia. Ci si può sbizzarrire! Le scaloppine si cucinano in genere con un pezzo tenero del vitello, come fesa, noce o girello, ma lo stesso piatto può essere realizzato anche con petto di pollo o lonza di maiale, tacchino e perfino di salmone. Insomma le possiamo fare con tutto, basta che ci sia il sughetto.

I classici

Le scaloppine sono un secondo piatto semplice e gustoso. Le scaloppine al limone sono la ricetta più classica per cucinare le scaloppine di vitello. Le fettine di fesa, tagliate sottili e lievemente battute, vengono infarinate, fatte rosolare brevemente, e insaporite con il succo di limone. Semplice, no? Una preparazione veloce che consente di ottenere una carne morbida e delicatamente profumata. Le scaloppine sono un piatto con il quale si va sempre sul sicuro, da accompagnare con delle patate al forno, del purè oppure verdure trifolate in padella. Le scaloppine al vino bianco, altro grande classico, sono un secondo piatto tipico milanese, oggi diffuso in tutta Italia e non solo. È una ricetta veloce e facile da realizzare, un tempo associata per lo più alle grandi occasioni. Tipico ingrediente per le scaloppine al vino è “l’erborin”, il termine col quale si indica il prezzemolo nel dialetto lombardo, ma si possono anche fare senza.

Nella gallery trovate le nostre ricette

Scaloppine

Scaloppine: 10 modi per cucinarle 

Ricerche frequenti:

Bellussi brinda al Festival del Cinema di Venezia

Bellussi brinda al Festival del Cinema di Venezia

Tutto pronto al Lido di Venezia per brindare al prossimo Leone d’Oro e celebrare il cinema italiano ed internazionale in occasione della 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, diretta da Alberto Barbera, dal 31 agosto al 10 settembre. In prima fila, ci sarà Bellussi, che da 14 anni consecutivi è fornitore ufficiale de La Biennale di Venezia. Non solo film in anteprima quest’anno, anche la cantina di Valdobbiadene presenta una nuova creazione: la nuova Demi BellusSì Blanc de Noir da 375 ml.

Cinema, cinema, cinema

Il leggendario Festival del Cinema di Venezia quest’anno compie 90 anni dalla sua fondazione, vede la partecipazione di 23 film in concorso, 5 dei quali diretti da registi italiani: Il signore delle formiche di Gianni Amelio, L’immensità di Emanuele Crialese, Bones and All di Luca Guadagnino, Chiara di Susanna Nicchiarelli e, infine, Monica di Andrea Pallaoro. A inaugurare la manifestazione è invece White Noise, film di Noah Baumbach prodotto da Netflix, mentre a presiedere la giuria che assegnerà l’ambito Leone d’oro è l’attrice statunitense Julianne Moore.

Bellussi & La Biennale

La collaborazione che da anni lega Bellussi e La Biennale di Venezia è sancita dalla linea Lido 1932, composta da quattro vini bianchi prodotti nella Valle Isarco in Alto Adige, che la cantina guidata da Enrico Martellozzo ha ideato in onore della kermesse cinematografica. Il nome della linea, difatti, è un vero e proprio tributo alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica: “Lido” fa riferimento alla zona della città lagunare in cui si tiene il celebre festival, mentre “1932” rimanda all’anno della prima edizione della rassegna, la più longeva al mondo.

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