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Gnocchi alla sorrentina, come mai li avete mangiati

Gnocchi alla sorrentina, come mai li avete mangiati

L’aria sognante della nota canzone Torna a Surriento di Ernesto De Curtis porta in giro nel mondo la fama della Costiera Sorrentina, situata tra il golfo di Napoli e il golfo di Salerno, ricca di zone famose per le loro bellezze storiche e naturali, per non parlare della cucina tradizionale con piatti amati in tutto il mondo come gli gnocchi alla sorrentina.

Luogo ideale dove fermarsi per un piacevole soggiorno, un aperitivo glamour o una cena gourmet, l’Hotel Mediterraneo a Sant’Agnello è #theplacetobe. Ideato come una grande casa dove trascorrere una vacanza senza pensieri, ha di recente ottenuto la quinta stella proiettando la struttura ricettiva nell’Olimpo delle migliori mete vacanziere europee, molto apprezzata dai turisti stranieri. Chissà come sarebbe stata contenta l’originale fondatrice dell’Hotel Mediterraneo nonna Etta, ovvero Antonietta Lauro, sorella dell’armatore Achille, e nonna dei fratelli Sergio e Alessandra Maresca, che insieme ai cugini Pietro e Francesco Monti oggi portano avanti l’attività. In una serena conduzione famigliare, qui si può vivere e sognare in totale relax – ma soprattutto godere della cucina tradizionale rivisitata dall’executive chef Giuseppe Saccone.

Al cospetto del Vesuvio, gli gnocchi alla sorrentina

Leggenda narra che gli gnocchi alla sorrentina nacquero proprio a Sorrento grazie alla curiosità di un cuoco di taverna in piazza Torquato Tasso, che si esercitò come sperimentatore con acqua, farina e patate, quando quest’ultime nel XVII secolo arrivarono in Italia. Impiegare basilico, fiordilatte e pomodoro come condimento è stato praticamente un processo naturale, senza poi dimenticare il parmigiano. Una ricetta tradizionale molto amata in tutte le regioni, semplice e delicata da fare quanto un buon piatto di spaghetti al sugo. 

Serviti nel classico contenitore di coccio, chiamato pignatiello, gli gnocchi alla sorrentina sono una grande golosità piacevole per grandi e piccini. Dalla cremosità degli gnocchi misti al sugo leggero alla forchettata “che fila”, sono un piatto eccellente che racconta la nostra storia. Così genuini, li potete gustare come ospiti all’Acqua Pool Lounge dell’Hotel Mediterraneo, uno spazio elegante e confortevole a bordo piscina, dove rilassarsi dopo una nuotata o un bagno di sole.

Se invece salite al Vesuvio Panoramic Restaurant, l’esperienza gastronomica eccelle in proporzione. Qui, l’executive chef Giuseppe Saccone si lascia andare alla ricerca supportata dalla tecnica imparata negli anni al fianco di grandi chef come Marchesi o Crippa. Grande ossessione per l’esaltazione delle eccellenze campane che sprigionano i loro sapori autentici attraverso ricette tradizionali interpretate in chiave moderna. Anche qui, come in tutta la struttura, l’offerta gastronomica privilegia l’utilizzo di prodotti locali DOP, come il Provolone del Monaco e l’olio extravergine di Vico Equense, così come tanti i prodotti fatti in casa, dal pane alla pasta fresca.

Baccalà al forno – Ricetta di Misya

Baccalà al forno - Ricetta di Misya

Innanzitutto tenete il baccalà in ammollo in acqua fresca per 2-3 giorni, cambiando l’acqua più volte al giorno, in modo da dissalarlo per bene.
Una volta pronto il baccalà, iniziate a preparare il piatto: pelate le patate, lavatele e tagliatele a rondelle abbastanza sottili.

Lavate i pomodorini e tagliateli a metà (o in 4 parti, se sono grandi); mondate le cipolle e tritatele finemente.

Preparate un trito si cipolla e fate appassire in una casseruola con olio abbondante, quindi unite le patate, il baccalà, i pomodorini e l’acqua, chiudete parzialmente con un coperchio e lasciate stufare a fiamma media per circa 15 minuti.

Trasferite il tutto in una pirofila adatta per la cottura in forno (se il sughetto vi sembra troppo non mettetelo tutto, tenetelo da parte e aggiungetelo poi solo se necessario), unite anche le olive (meglio se denocciolate, in modo da non trovarvi con fastidiosi nocciolini in giro per il piatto o peggio ancora sotto ai denti), aggiustate di sale se necessario (ricordate che il baccalà è già salato di suo) e cuocete per circa 20 minuti a 200°C, in forno ventilato già caldo.

Il baccalà al forno è pronto, servitelo subito.

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