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Anna in Casa: ricette e non solo: Torta al mascarpone di Loredana

Anna in Casa: ricette e non solo: Torta al mascarpone di Loredana

Quando ho letto la ricetta di Loredana ho subito pensato alla scatolina di mascarpone aperta in frigorifero e ho acceso il forno. In quattro e quattro otto la torta era pronta per la 

Spero che Loredana perdonerà due modifiche che ho apportato alla sua ricetta.

Ingredienti 

per una tortiera da 20 cm

120 g di farina 00

50 g di fecola di patate

2 uova intere

120 g di zucchero di canna

100 g di mascarpone

70 ml di latte

8 g di lievito per dolci

q.b. di lamelle di mandorle

Procedimento

Scaldare il forno a 180°C e foderare una tortiera da 20 cm con carta forno.

In una ciotola rompere le uova, 

versare lo zucchero e l’aroma vaniglia.

Aggiungere il mascarpone,

il latte,

la fecola,

il lievito

e in due volte la farina.

Versare il composto nella tortiera, cospargere a piacere, la superficie con zucchero e lamelle di mandorle.

Infornare per 35-40 minuti vale la prova stecchino.

Orecchiette 10 ricette per sentirsi in Puglia

La Cucina Italiana

Le orecchiette sono il tradizionale formato di pasta fresca pugliese privo di uova, da preparare con acqua e semola di grano duro, un pizzico di sale e tanta manualità. Si possono condire in vari modi, con le cime di rapa, classico intramontabile, al pomodoro, con verdure, pesto, frutti di mare e ogni abbinamento a voi gradito.

Orecchiette: la ricetta base

Per quattro persone servono 300 g di semola rimacinata di grano duro, 150 g di acqua e sale qb. Versate la farina sulla spianatoia e formate una fontana, aggiungete sale e acqua tiepida, poca alla volta, quanto basta per ottenere un impasto liscio e sodo. Fate con la pasta dei cordoncini del diametro di 1 cm circa; tagliateli a pezzetti lunghi altrettanto, fateli rotolare sulla spianatoia «strascinateli», usando di piatto la parte non affilata di un coltello (in Puglia si usa il tradizionale sfèrre), rivoltateli poi sul pollice per ottenere le orecchiette. Allargate le orecchiette su un piano infarinato e lasciatele asciugare fino al momento di cuocerle.

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Perché si chiamano orecchiette?

La loro forma tondeggiante e concava e la superficie rugosa, atta a trattenere meglio i sughi, ricorda molto la forma di un orecchio, da qui il nome orecchiette. Possono assumere diverse dimensioni: piccole, piccolissime, medie e più grandi, tutto dipende dalla manualità della singola massaia e dal volere dello chef, in base alla ricetta che si desidera realizzare.

Tra gli altri formati tipici pugliesi troviamo i cavatelli, gli strascinati, i maritati e le meno conosciute foglie di ulivo, tutte da scoprire.

Le nostre ricette con le orecchiette

Orecchiette con pesto trapanese

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