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Scuola di cucina: le lenticchie, come pulirle e cuocerle

Scuola di cucina: le lenticchie, come pulirle e cuocerle

Le lenticchie, buone e salutari, sono un ingrediente speciale per ricette beneaugurali. Scopri come utilizzarle in cucina.

Lo sapevate che le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo? Sin dal 7000 a.C ci sono tracce della loro esistenza, da quelle piccole e saporite di montagna a quelle brune e rosse delle regioni meridionali. Ora si preparano per trionfare sulle nostre tavole nella notte di Capodanno.

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Le innumerevoli proprietà benefiche di questo legume

Le lenticchie son note anche come la carne dei poveri, in quanto fonti di potassio, ferro, fosforo, acido folico, zinco, rame, magnesio, acido pantotenico, tiamina, niacina e vitamina B6. Tutte queste proprietà le rendono più digeribili degli altri legumi, anche per la loro buccia più sottile. Dopo la semina a gennaio e la raccolta ad agosto, le troviamo essiccate tutto l’anno e di tutti i colori: rosse, arancioni, gialle, nere e marroni.

Come pulire le lenticchie nel migliore dei modi

Come tutti gli altri legumi, anche le lenticchie vanno lavate in acqua corrente fredda prima dell’uso, avendo cura di eliminare le scorie. Un semplice trucco per capire quale lenticchia tenere e quale no, sta nell’eliminare tutti i semi raggrinziti che galleggiano una volta immersi nell’acqua. In generale dopo l’ammollo è meglio eliminare l’acqua e sciacquarle bene prima della cottura.

L’importanza di una cottura lenta

I tempi di preparazione e cottura variano in base alla grandezza del legume: per lenticchie piccole, come quelle di Castelluccio, basta mezz’ora di ammollo e venti minuti di cottura in abbondante acqua bollente. Se usi lenticchie grandi, mettile a bagno per due ore e poi mettile a bollire per un’ora. Se invece le devi accompagnare al cotechino, lessale per 40 minuti e poi termina la cottura (almeno altri 40 minuti), con la carne a fuoco basso. Infatti è fondamentale per tutti i legumi cuocere molto lentamente, a fiamma bassa in modo che l’acqua “fremi”. Se cotti a fiamma sostenuta non diventano mai teneri, si rompono e vengono svuotati. Le cotture tradizionali in pentole di terracotta o nel fiasco ancor meglio come vuole ad esempio la tradizione toscana, sono tra le migliori. La cottura in pentola di terracotta dona al piatto un sapore speciale, ma richiede maggior tempo. In cottura con la fiamma al minimo è importante far sobbollire e mai bollire, andando avanti ad aggiungere acqua calda all’occorrenza. Inoltre, durante tutta la cottura, le lenticchie dovranno essere costantemente coperte dall’acqua. Per ridurre il tempo si può usare la pentola a pressione: si procede schiumando le lenticchie e chiudendo solo quando non si formerà più schiuma.

Una delle nostre ricette preferite con le lenticchie

Per esaltarne al massimo il sapore una delle migliori ricette è anche quella più semplice e veloce: la zuppa. Basta far soffriggere uno spicchio d’aglio con un po’ di peperoncino in olio extravergine d’oliva, unire direttamente le lenticchie e continuare ad aggiungere acqua fino alla cottura. E infine servire con crostini di pane e un filo d’olio a crudo.

Testo di Giulia Ubaldi

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