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i consigli di vino del miglior sommelier | La Cucina Italiana

i consigli di vino del miglior sommelier
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Eros Teboni. L’enoteca di famiglia al Brennero come trampolino di lancio verso i riconoscimenti importanti e le attività di consulenza in molti Paesi europei, un amore per il vino trasmesso dal padre e l’incontro con le etichette più iconiche, degustate insieme con i grandi critici, amici dei genitori. Poco più che trentenne, Eros Teboni ha una visione aggiornata del mondo del vino ed è la persona giusta per rispondere alle nostre domande.

Qual è attualmente l’interesse dei giovani nei confronti del vino in Italia? Ci sono differenze
con altri Paesi del mondo?
«Ritengo che nel nostro Paese l’interesse che i ragazzi dimostrano per il vino sia molto alto. Collaboro con una trentina di importatori e conosco bene anche il mercato europeo; mi sono accorto che i giovani amano informarsi, leggono molto e sono spesso privi di pregiudizi, vogliono sperimentare in prima persona e sono curiosi di conoscere gusti e tendenze nuove. Credo che per loro sia importante essere molto concreti; per questo trovo stimolante coinvolgerli e farli appassionare al vino, aiutandoli soprattutto a scoprire e a capire qual è il loro gusto personale. Chi mi segue o ha partecipato a una mia degustazione sa quanto per me sia fondamentale, una volta che si individua un elemento che ci piace di un vino, andarlo ad approfondire, studiando e assaggiando molto, in modo da aprire la propria visione, senza chiudersi in una dimensione stereotipata. Curiosità e apertura mentale sono due parole chiave per chi vuole entrare in questo mondo».

E quale aspetto li affascina di più?
«Tutto ciò che è legato alla convivialità e all’incontro. Degustare insieme un calice di vino è un momento di condivisione e non c’è occasione migliore per capire che cosa c’è nel calice di quando si apre una bottiglia in compagnia. Credo fermamente che bere anche il miglior vino da soli non restituisca nemmeno la metà di quello che si può invece cogliere degustandolo insieme ad altre persone, parlando, confrontandosi, capendo e apprezzando la diversità di gusti e preferenze, ma anche scoprendo le caratteristiche che accomunano un vino a un altro».

Quali sono i loro vini preferiti?
«Dalla mia esperienza penso che oggi i giovani prediligano vini leggermente aromatici in cui acidità e tannini non sono troppo spiccati; vini in cui emerge con chiarezza e con una certa immediatezza la varietà. Poi, nel momento in cui il palato si affina, puntano su vini via via più complessi, imparando a individuare e ad apprezzare le molteplici sfaccettature che compongono un assaggio».

Eros Teboni: biografia

Eros Teboni è nato in Alto Adige nel 1990, si appassiona al vino grazie all’attività dei genitori. Nel 2011 si diploma sommelier e comincia a lavorare in hotel e ristoranti di alto livello all’estero. Nel 2018 conquista il titolo di Sommelier Campione del Mondo e nel 2021 quello di Miglior Sommelier d’Italia. Oggi è impegnato in consulenze in tutta Europa e nell’organizzazione di eventi ed educational.

Come preparare il nostro organismo al risveglio della primavera

La Cucina Italiana

La primavera non è solo il risveglio della natura, ma è anche il risveglio di noi stessi. È la rinascita del corpo, una riscoperta che passa anche attraverso una necessaria disintossicazione, un rinnovamento a livello più profondo, come togliere il cappotto invernale per indossare abiti più freschi e leggeri, puliti.

Abbiamo chiesto a Fiorenza Conti, nutrizionista clinica e olistica con oltre 20 anni di esperienza nelle pratiche salutistiche orientali e occidentali, come possiamo riportare le energie, che sono anche state all’interno del nostro corpo per tutta la stagione fredda, in superficie e farle emergere.

«E’ necessario armonizzarle e prestare particolare attenzione a due aree del nostro organismo: fegato e intestino. Il fegato è molto importante in questa fase dell’anno perché ci aiuta a elaborare tutte le sostanze, positive e meno positive (ed esempio, le tossine o le sostanze inquinanti che possono essere nell’aria, ecc.), che abbiamo immesso nell’organismo» spiega Fiorenza.

Come prepararsi alla primavera?

Dal punto di vista alimentare è importante introdurre nella nostra alimentazione quotidiana una porzione abbondante d’insalata verde prima di ogni pasto principale, utilizzando soprattutto verdure a foglia verde scura, per esempio il cavolo nero crudo tagliato a listarelle sottili, il tarassaco, le foglie delle barbabietole rosse e lo spinacino fresco, da unire a della misticanza.

Questo servirà a introdurre sostanze che aiutano il fegato a eliminare tossine, favorendo al contempo l’attività dell’intestino grazie all’apporto di fibre.

Per una gentile disintossicazione sono utilissime centrifughe (succo di frutta o verdura ottenuto velocemente da lame affilatissime) ed estratti (spremitura a freddo che si ottiene molto più lentamente), prevalentemente di verdura, da bere immediatamente dopo averli preparati!

La cosa importante, infatti, è che siano freschi e consumati a stomaco vuoto per evitare fermentazioni, e quindi gonfiore e mal di pancia, per permettere ai principi nutritivi di entrare in circolo senza perdersi nel bolo alimentare.

Top view of a rustic wooden table filled with green fruits and vegetables for a perfect detox diet. At the center of the frame is a glass with fresh green smoothie and a large variety of fruits and vegetables are all around it. Soft focus technique used. Low key DSRL studio photo taken with Canon EOS 5D Mk II and Canon EF 100mm f/2.8L Macro IS USMfcafotodigital

Cannoli di pasta frolla – Ricetta di Misya

Cannoli di pasta frolla - Ricetta di Misya

Innanzitutto preparate la pasta frolla: unite tutti gli ingredienti insieme in una ciotola e amalgamate velocemente, avvolgete il panetto con pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigo per almeno 1 ora.

Ora preparate la crema: sbattete i tuorli con lo zucchero, aggiungete la maizena e poi incorporate anche il latte.
Trasferite in un pentolino, aggiungete la buccia di limone e cuocete a fiamma dolce, mescolando costantemente per non far venire grumi, fino ad ottenere una crema piuttosto soda, quindi togliete dal fuoco, eliminate la buccia e incorporate il succo di limone.
Lasciate raffreddare la crema con pellicola per alimenti a contatto, in modo che non si formi la fastidiosa pellicina in superficie.

Passato il tempo del riposo, riprendete il panetto di frolla e stendetelo sul piano di lavoro leggermente infarinato in una sfoglia alta circa 3 mm.
Con una lama liscia, ricavate dei rettangoli alti quanto i vostri stampini tubolari per cannoli e larghi quanto la loro circonferenza.

Avvolgete ogni rettangolo intorno al suo stampino e fateli riposare in frigo per almeno 15 minuti, poi disponeteli sulla teglia rivestita di carta forno e cuocete per 10-15 minuti (dovranno appena iniziare a dorarsi ai bordi, senza scurirsi troppo) a 170°C, in forno ventilato già caldo.

Lasciate almeno intiepidire prima di togliere delicatamente gli stampini, quindi lasciate raffreddare completamente prima di farcirli con la crema, aiutandovi con una sac-à-poche.

I cannoli di pasta frolla sono pronti, potete servirli subito.

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