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» Parmigiana di finocchi – Ricetta Parmigiana di finocchi di Misya

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Innanzitutto, se non ce l’avete già pronta, preparate la besciamella (qui la mia ricetta).
Poi mondate i finocchi eliminando i gambi e le foglie più esterne, lavateli e sbollentateli per 10 minuti in acqua leggermente salata già bollente: scolateli quando risulteranno leggermente morbidi sotto i rebbi della forchetta.
Scolateli e tagliateli a fette spesse circa 1 cm, poggiandole man mano su carta da cucina per farle asciugare.

Assemblate la parmigiana: create uno strato sottile di besciamella sul fondo di una pirofila e aggiungete prima uno strato di finocchi, condite con sale e pepe, poi aggiungete uno strato di provola, besciamella e grana e ripetete fino ad esaurire i finocchi.

Concludete con besciamella, qualche tocchetto di provola e una bella spolverata di grana e cuocete per circa 30-40 minuti a 180°C, in forno ventilato già caldo, azionando il grill negli ultimi minuti per far gratinare.

La parmigiana di finocchi è pronta, non vi resta che servirla.

Anna in Casa: ricette e non solo: Gnocchi con robiola

Anna in Casa: ricette e non solo: Gnocchi con robiola

Non ve lo aspettavate vero?

Contrariamente al mio solito, oggi posto i miei gnocchi con la robiola, pronti subito, giusto il tempo di portare l’acqua a bollore, apparecchiare e chiamare tutti a tavola.

125 g di robiola spalmabile

125 g di ricotta fresca

125 g circa di farina 00
100 cucchiai di formaggio grana grattugiato
1 uovo medio
1 pizzico di sale
1 pizzico di noce moscata a piacere

Procedimento

Riempire una pentola capiente con acqua, salare e portare a bollore. 

Versare la robiola e la ricotta in una ciotola, mescolare bene i due ingredienti; aggiungere l’uovo, il sale,

il formaggio grana. Unire la noce moscata (a piacere), la farina e amalgamare bene gli ingredienti.

Quando tutti gli ingredienti sono ben amalgamati, trasferire il composto sulla spianatoia leggermente infarinata.

Lavorare l’impasto fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo (se dovesse servire aggiungere pochissima farina, meno se ne mette oltre il necessario e più delicati saranno gli gnocchi dopo la cottura).

Se non utilizzate subito l’impasto, avvolgere con pellicola trasparente e conservatelo in frigorifero, anche fino al giorno dopo.

Allungare il panetto a formare un filone, da cui staccare mano a mano i pezzi per formare dei cilindri spessi circa un dito (come per formare i gnocchi di patate).

Da ogni cilindro tagliare dei tocchetti e passarli sui rebbi di una forchetta.

Adagiare gli gnocchi sagomati su carta forno leggermente infarinata.

Tuffare gli gnocchi nell’acqua a leggero bollore e, quando vengono a galla, scolarli con un mestolo forato e condirli a piacere.

Cortina: al Ristorante Tivoli, il caffè si gusta nel piatto

La Cucina Italiana

Ho incontrato chef Graziano Prest in occasione della sua nomina a chef brand ambassador per Lavazza, un connubio di qualità e professionalità più che mai azzeccato. Sulla sua candida giacca da cuoco doppio petto c’è il suo nome ricamato in blu, il volto colorito dal sole montano, le mani di chi lavora con il cuore. Da qui, scopriamo insieme il sentimento per questa nuova avventura.

Chef Prest, come si è sentito ad essere stato scelto da Lavazza come brand ambassador?

«Una sensazione di grande orgoglio, ma sono anche consapevole di saper onorare questo incarico. Questa meravigliosa e impegnativa professione mi ha portato a partecipare a Casa Italia alle Olimpiadi nel 2018 a Pyeongchang, poi a Tokyo e infine a Pechino quest’anno. Da qui, sento forte questo orgoglio di voler “fare” il gusto italiano, l’eccellenza italiana, e anche sul caffè mi sento di poter portare avanti questo messaggio»

Com’è arrivata questa collaborazione di gusto e qualità?

«Quando ho iniziato il progetto Chalet Tofane insieme al mio socio, che è stato maître 12 anni al Tivoli, abbiamo pensato ad un taglio preciso basato su scelte di qualità. Abbiamo girato molto in zona Dolomiti, da Madonna di Campiglio alla Val Gardena e Val Badia, assaggiando e provando, constatando le varie collaborazioni delle realtà vicine. Abbiamo avuto diverse proposte, ma ci è piaciuto subito il ragionamento Lavazza nel progetto bio con Tierra. Abbiamo provato di persona,  perché ci teniamo a scegliere bene, ci mettiamo la faccia e vogliamo comunicare qualità e coerenza. Sono felice che, dopo tanti anni, abbiamo riportato a Cortina il marchio Lavazza con risultati eccellenti – un consumo più alto dello stimato con grande gradimento della clientela. 
Così poi ho cercato una miscela di grande qualità per il Tivoli, ed ecco la miscela Kafa Forest Coffee, un prodotto di altissima qualità. Ho avuto la fortuna di vistare Lavazza a Torino e ricevere una panoramica completa dei prodotti con tanto di formazione più specifica e completa. Ammiro molto quest’azienda che, pur essendo molto grande e con numeri importanti, è seriamente impegnata nel ricavare il massimo della qualità con rispetto per l’ambiente e le persone. Kafa Forest Coffee, destinato ad un selezionato numero di locali e chef, ha un risultato di completezza, di piacevolezza, di acidità finale, che lo porta a sposarsi bene in cucina».

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