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Nocciole tostate, pralinate e caramellate: le ricette

Nocciole tostate, pralinate e caramellate: le ricette

Sapore da protagonista, ma animo da gregario. Tostata, caramellata o tritata non fa differenza, la nocciola si adatta a qualsiasi piatto, dolce o salato, in torte o biscotti, mangiata da sola o come accompagnamento

Buone, nutrienti e ricche di storia: le nocciole sono particolarmente apprezzate per la preparazione di dolci e fanno la felicità di grandi e piccini. La diffusione del nocciolo nel continente europeo ha luogo in epoca preistorica, all’incirca 10mila anni fa. Nel periodo classico la sua coltura nelle zone mediterranee doveva essere piuttosto diffusa, almeno prestando fede ai numerosi inni e lamenti d’amore cantati da pastori e ninfe all’ombra del suo arbusto. Nell’Antica Roma inoltre si usava regalare piante di nocciole per augurare felicità mentre in Francia, nello stesso periodo, la pianta veniva donata agli sposi come simbolo di fecondità.

Nocciole dal Piemonte alla Sicilia

La tipologia di nocciola più famosa è ovviamente quella piemontese nota come Tonda Gentile delle Langhe: ritenuta, senza timore di smentite “la più buona del mondo”. Diffusa soprattutto nel cunese si caratterizza per la durezza del guscio, l’alta pelabilità e la buona resa alla sgusciatura. Capitale elettiva di questa varietà è il comune di Cortemilia, dove, da ormai sessant’anni, ha luogo la Sagra della Nocciola IGP Piemonte. La sua coltivazione in questa zona si diffuse al tramonto del XIX secolo quando soppiantò quasi completamente la viticoltura, meno remunerativa e poco adatta alle condizioni climatiche ed ambientali del terreno.
Molto rinomate sono però anche la “Tonda di Giffoni”, varietà campana concentrata prevalentemente nel salernitano; la “Tonda Gentile Romana”, del Lazio; e la “Siciliana” (o Nostrale) prodotta in abbondanza nel messinese.

nocciole

Nocciole tostate e tritate, buone per ogni occasione

La nocciola tostata è ideale non solo nella preparazione di torte e dolci di ogni genere, ma può rivelarsi anche un buon diversivo per donare sapore a tutte le pietanze. Tostarle è piuttosto semplice. Le nocciole sgusciate vanno disposte su una teglia e messe in forno a 200° per circa 5-7 minuti, facendo attenzione che non si brucino. Ottenuta la giusta doratura vanno poi tenute nel forno spento per altri cinque minuti. Una volta tirate fuori e raffreddate completamente basterà semplicemente sfregarle tra le mani per far venire via la pelle ed averle pronte a disposizione.
Buon consiglio può essere quello di tritarle e trasformarle in una granella. La nocciola tritata è infatti ideale per donare croccantezza alle vostre ricette. Si abbina con uguale disinvoltura a primi piatti, pesce e carne. Particolarmente gustoso può essere l’abbinamento con gorgonzola e spinaci per una salsa dal sapore intenso e ricercato, al contempo facile e veloce da cucinare. La preparazione si svolge su due piani differenti: da un lato si dovranno bollire e tritare gli spinaci; dall’altro vanno invece fatti sciogliere a bagnomaria dei cubetti di gorgonzola. Alla crema ottenuta andrà poi aggiunta panna da cucina e – una volta mescolato con cura il composto – delle nocciole tostate opportunamente sminuzzate. Infine gli spinaci, fatti appassire con dell’olio extravergine, vanno amalgamati alla crema e fatti cuocere per un minuto a fiamma viva con la pasta scelta. Consigliato l’abbinamento con le tagliatelle, ma il condimento è talmente saporito da sposarsi indifferentemente con ogni tipo di pasta.

Nocciole caramellate e pralinate, le ricette per la felicità

Nocciole, acqua e zucchero da mescolare con cura su una padella antiaderente. Tre ingredienti e all’incirca 10 minuti sono sufficienti per avere la felicità a portata di mano. Gli unici consigli son quelli di prestare grande attenzione alla cottura dello zucchero, spegnendo magari il fuoco una volta rappreso, assicurandosi che si condensi intorno alle nostre nocciole prima di ultimare la cottura. Per i più golosi nella pralinatura si può aggiungere qualche cucchiaio di cacao amaro oppure si possono immergere dentro al cioccolato fuso.
Basta una piccola porzione di Nocciole caramellate (o pralinate) per far pace con la propria anima fanciullesca e riscoprire quel sapore sgranocchiato tanto tempo fa per strada, tra le giostre di un luna park o in una fiera, abbracciati dall’inconfondibile odore di zucchero filato.

Le ricette dolci e salate con le nocciole

Mandorle pralinate. Una tira l’altra

Mandorle pralinate. Una tira l'altra

Quando inizi con una poi noi riesci a smettere. Sono le mandorle pralinate o, se preferite, potete chiamarle mandorle atterrate, addormenta suocera, sassi d’Abruzzo

Quando inizi con una poi noi riesci a smettere. Forse non esiste uno snack dolce più buono delle mandorle atterrate.

Si preparano con soli due ingredienti: le mandorle e lo zucchero

Nella tradizione dell’Italia centro-meridionale nel periodo che precede e segue il Natale si cucinano le mandorle pralinate, meglio note come mandorle atterrate o addormenta suocera: una ricetta facilissima e molto veloce da preparare e tutta da sgranocchiare. Si tratta di mandorle cotte nello zucchero che diventano glassate fino a somigliare a dei piccoli sassolini, tanto che in Abruzzo sono chiamate anche sassi d’Abruzzo. Possono essere aromatizzate con limone o cannella e nella versione più golosa sono arricchite con il cacao o il cioccolato. Si chiamano addormenta suocera perché nella tradizione si portavano in dono alle suocere non solo per addolcirle, ma anche per tenerle impegnate mentre i fidanzati si concedevano un po’ di intimità.

La ricetta delle mandorle atterrate 

Per preparare le mandorle pralinate dovete utilizzare circa 150 g di mandorle; con o senza pellicina è indifferente. Mettetele in una pentola di alluminio con 120 g di zucchero e 40 g di acqua e accendete i fornelli a bassa temperatura. Mescolate continuamente fino a quando lo zucchero inizierà a sciogliersi e assumerà una consistenza sabbiosa e un colore rosato. Vuol dire che è arrivato alla giusta temperatura.
Spegnete il fuoco e sistemate le mandorle sulla carta forno distanziate l’una dall’altra a raffreddare.
Se lascerete sciogliere completamente lo zucchero questo si caramellizzerà diventando ambrato e a questo punto otterrete delle mandorle caramellate, altrettanto buone, ma diverse dalla ricetta che i stiamo proponendo.

Mandorle atterrate pugliesi 

In Puglia, oltre a questa ricetta, esiste una variante delle mandorle atterrate molto più golosa a base di mandorle tostate e cioccolato fuso. Basta mescolare tutto insieme e poi realizzare dei piccoli mucchietti da lasciar raffreddare all’interno di pirottini di carta. Sono dei dolcetti davvero deliziosi e molto belli da portare a tavola con il caffè.

Qualche variante 

Potete rendere le vostre mandorle atterrate più belle e di colore rosa aggiungendo in cottura qualche goccia di alchèrmes.
Se amate il gusto e il profumo della cannella potete aggiungerne un po’ insieme allo zucchero e all’acqua, mentre è perfetto il cacao se le preferite scure e leggermente amare.
Qualcuno aggiunge anche qualche goccia di succo di limone per mantenere più lucido e brillante il colore dello zucchero pralinato.

Ricerche frequenti:

Anna in Casa: ricette e non solo: Mandorle pralinate al cacao

Anna in Casa: ricette e non solo: Mandorle pralinate al cacao

A Natale non poteva mancare il croccante e a Capodanno non possono mancare le mandorle pralinate.
Le preparo ogni anno ma queste sono diverse, hanno tra gli ingredienti il cacao che le rende ancora più golose, ancora più da una tira l’altra.

Ingredienti

500 g di mandorle con la buccia
500 g di zucchero semolato
2 cucchiai
1 cucchiaino di cacao

Preparazione

Prima di iniziare la preparazione, scaldare il forno a 180°C e raggiunta la temperatura tostare le mandorle, sistemate in uno strato solo su una teglia foderata con carta forno, per 5 minuti.
Mantenete le mandorle in caldo.
In una pentola antiaderente versare tutti gli ingredienti in ricetta, anche le mandorle e tenere sulla fiamma bassa sempre mescolando.
All’inizio lo zucchero cristallizzerà e non si attaccherà alle mandorle; continuando a mescolare vi accorgerete che inizierà a sciogliersi diventando liquido per poi addensarsi avvolgendo le mandorle.
A questo punto le mandorle si separeranno, continuare a mescolare tenendo sempre la fiamma bassa.
Quando inizierete a sentire un leggero scoppiettio, togliere subito dalla fiamma e rovesciare il tutto su una placca coperta da carta forno.
Con un cucchiaio di legno allargare le mandorle separandole e lasciarle raffreddare bene.

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