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20 risotti di primavera, perfetti da portare a tavola ora | La Cucina Italiana

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È tempo di risotti di primavera, la stagione perfetta per riscoprire gli ingredienti ai quali non avevamo accesso durante l’inverno. Il risotto, un primo piatto perfetto per stimolare la fantasia in cucina, è l’ideale per esaltare i sapori delicati degli ingredienti di primavera come carote, barba di frate, borragine, ortiche, fave, fiori, asparagi e piselli.

Abbiamo allora raccolto 20 ricette perfette per celebrare la primavera, senza rifugiarsi nel solito (anche se buonissimo) risotto con gli asparagi. Prima di tutto è bene ripassare le regole base per preparare un buon risotto.

5 cose importanti per i risotti di primavera

Scegliere il riso

La cremosità del risotto si basa sull’amido, serve quindi un riso che ne contenga e ne rilasci la giusta quantità. Tra le varietà di riso più adatte ci sono Arborio, Baldo, Carnaroli, Maratelli, Rosa Marchetti e Vialone nano.

Scegliere la pentola

La pentola giusta per un buon risotto dovrebbe essere di rame, ma vanno bene anche di acciaio o di alluminio, basta che diffondano in maniera uniforme il calore. Il tegame deve essere abbastanza largo, con pareti mediamente alte, in modo che riso e brodo possano formare uno strato di tre o quattro dita.

Soffritto e tostatura

Tra le regole che spiegano come cucinare il risotto, quella che riguarda il soffritto è tra le più dibattute. Chi tosta il riso a secco, infatti, lo aggiunge eventualmente solo in un secondo momento. Chi, invece, parte dal soffritto deve tritare finemente cipolla, scalogno o porro per ottenere una cottura e una consistenza uniforme. Se volete utilizzare il soffritto fin dall’inizio, fatelo appassire dolcemente, aggiungendo il brodo poco a poco per far cuocere la cipolla: è importante fare in modo che la base sia ben asciutta al momento di tostare il riso. La tostatura, invece, è il passaggio che fa la differenza tra risotto e riso bollito, poiché consente di “sigillare” il chicco e fargli rilasciare la giusta quantità di amido. Si può tostare il riso senza grassi, né altri condimenti oppure usare olio o burro: l’importante è scaldare accuratamente i chicchi prima di sfumare e portare a cottura.

Il brodo

Per ottenere un risotto perfetto, bisogna portare a cottura il riso aggiungendo progressivamente il liquido, man mano che questo evapora o viene assorbito. Questo perché è fondamentale che in cottura i chicchi siano sempre ricoperti di brodo, in modo da liberare gli amidi e da non rompersi. Due sono gli errori da evitare: usare un brodo scadente o, peggio ancora, l’acqua (il sapore del riso ne risentirà); sbagliato anche aggiungere brodo freddo, bloccando continuamente la cottura. Bisogna avere molta pazienza e mescolare spesso il risotto, facendo attenzione a riportare al loro posto tutti i chicchi che si attaccano alle pareti della pentola. Importante è anche la regolazione della fiamma: il risotto dovrà bollire vivacemente, ma non bruciare.

Mantecare

Per la mantecatura del risotto bisognerebbe usare il burro molto freddo, per far incollare la parte grassa e non quella liquida. Si manteca lontano dal fuoco, insieme a una generosa dose di parmigiano reggiano. Poi bisogna coprire il tegame e far riposare il piatto un paio di minuti, il tempo giusto perché si sprigioni tutta la cremosità tipica del risotto.

Asparagi in padella: i consigli per farli perfetti

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Gli asparagi in padella sono il contorno perfetto in primavera. Sapete come cuocerli in padella? Ecco i nostri consigli per raggiungere la cottura perfetta: croccanti fuori e teneri all’interno!

Come pulire gli asparagi

Partiamo dalle basi e cioè dalla pulizia degli asparagi.  
Per prima cosa vanno lavati e asciugati e poi si eliminano le parti più dure del gambo, che però non vanno buttate perché possono servire per molti usi, ad esempio per insaporire un brodo per un risotto agli asparagi.
Poi si possono tagliare in più parti, oppure lasciare interi. Per cuocerli in padella vi suggeriamo di tagliarli a pezzetti più o meno delle stesse dimensioni.

Bisogna bollirli prima di passarli in padella? 

Per cuocere in padella gli asparagi non è necessario sbollentarli prima, soprattutto se sono teneri, piccoli e freschi.
Potete comunque farlo se vi piacciono particolarmente morbidi o se volete utilizzarli per condire per esempio una pasta e volete frullarne una parte per fare una crema.
Se decidete di scottarli in acqua bollente fatelo solo per pochi minuti, al massimo cinque.
Altrimenti tagliateli e cuoceteli direttamente in padella con l’olio, e se vi piace uno scalogno tritato.

Contorni con asparagi

Se volete rendere un contorno di soli asparagi un po’ più ricco aggiungete altre verdure.
Qualche esempio? Un tocco di colore con i pomodorini che aggiungono anche una nota di acidità al retrogusto amarognolo e ferroso degli asparagi.

Oppure zucchine e piselli per un piatto molto primaverile e super green.
E prima che la stagione di broccoli e cavolfiori finisca approfittatene perché con gli asparagi stanno benissimo. Se amate le spezie arricchite tutto con un po’ di curry.

Tutte le verdure che abbiamo menzionato possono essere cotte direttamente in padella da crude con gli asparagi, ricordate però di tagliare tutto delle stesse dimensioni.

Il classico abbinamento con gli asparagi in padella è con l’uovo al tegamino o in camicia. Un piatto unico leggero, facile e veloce!

Asparagi in padella

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Ricerche frequenti:

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L’aperitivo a Trastevere, per romani e turisti, è un rito. E lo è ancora di più d’estate quando il bel tempo e le giornate lunghe permettono di riversarsi nelle strade con un bicchiere di vino alla mano oppure di godere di un piccolo dehors o di una terrazza per gustare un cocktail in compagnia. Dopo una giornata di lavoro o di “sgambettate” in giro per la città, l’happy hour può essere un momento rigenerante, soprattutto se all’aria aperta. 

Preappy

Ai piedi del Gianicolo e delimitato per un lato dal lungofiume, Trastevere è tra i quartieri più caratteristici e celebri della città con i suoi vicoli pittoreschi, le piccole piazze come Santa Maria in Trastevere con l’omonima basilica, le trattorie tipiche, le enoteche. Pur essendo molto frequentato dai turisti non ha perso la propria identità ed è amato anche dai romani. Se di giorno qui ci si può concedere piacevoli passeggiate, all’ora dell’aperitivo inizia la movida che prosegue fino a notte inoltrata. 

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