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Ricetta Trota in crosta con mix di insalate

Ricetta Trota in crosta con mix di insalate
  • 4 filetti di trota iridea con la pelle
  • un cespo di lattuga foglia di quercia rossa
  • un mazzetto di cicoria
  • un mazzetto di rucola
  • basilico
  • santoreggia
  • amido di mais
  • aceto di vino rosso
  • olio extravergine di oliva
  • olio di arachide
  • sale
  • pepe rosa in grani

Per la ricetta della trota in crosta con mix di insalate, mondate e lavate le insalate; affettate la cicoria e sfogliate la lattuga. Fate un letto in ogni piatto con le tre insalate, unite qualche foglia spezzettata di basilico e di santoreggia e condite con una vinaigrette preparata emulsionando 2 cucchiai di olio extravergine, un cucchiaino di aceto, un pizzico di sale e una macinata di pepe.

Dividete ogni filetto di trota in 3 pezzi, insaporiteli con sale e pepe rosa, infarinateli nell’amido e friggeteli in olio di arachide caldo per 3-4’. Scolateli su carta da cucina, poi distribuiteli nei piatti con l’insalata e servite.

I tortelli mugellani: un mix di Emilia e Toscana

I tortelli mugellani: un mix di Emilia e Toscana

Pasta all’uovo fatta in casa e un ripieno a base di patate, pomodoro, aglio e prezzemolo: ecco come preparare questo piatto della tradizione culinaria tosco-emiliana

Se non avete mai provato il sapore dei tortelli mugellani non sapete cosa vi siete persi finora. La morbidezza delle patate, il pomodoro nel ripieno, l’aglio nell’impasto: un piatto sinuoso come il posto in cui sono nati, il Mugello.

Per chi non lo conoscesse, il Mugello si trova in una stretta vallata sulle colline di Firenze, luogo incantato e bellissimo, pieno di verde e immerso nella natura. La sua tradizione culinaria è a metà strada – vista la vicinanza geografica – tra quella toscana e quella emiliana (da qui questa tipologia di pasta).

La preparazione non è complicata, ma richiede un po’ di manualità.

Come fare i tortelli mugellani

Ingredienti

Per preparare la pasta dei tortelli vi serviranno: 500 g di farina 0, 3/4 uova, 50 g di acqua, olio extravergine di oliva e sale. Per il ripieno, invece: 500 g di patate, 2 spicchi di aglio, 200 g di parmigiano grattugiato, prezzemolo, concentrato di pomodoro, pepe e olio extravergine di oliva.

Procedimento

Per preparare i tortelli mugellani si inizia, naturalmente, dalla pasta. Si dispone su una spianatoia la farina nella classica forma a fontana e si aggiungono al centro le uova, l’acqua, un po’ di olio e il sale. Si impasta e si lascia riposare sotto un canovaccio.

Si passa quindi alla preparazione del ripieno lessando le patate, spelandole e schiacciandole con una forchetta. A parte, mentre le patate si raffreddano, si prepara un soffritto a base di olio, aglio e prezzemolo tritati finemente, pepe e un cucchiaio abbondante di concentrato di pomodoro. Si unisce quindi questo composto alle patate, si aggiunge il sale e il formaggio grattugiato e si amalgama tutto.

La preparazione dei tortelli mugellani continua stendendo la pasta: deve essere una sfoglia non molto sottile e tagliata a strisce larghe circa 8 cm. Si procede quindi a sistemare una pallina di ripieno ogni 3 cm e poi si ripiega la sfoglia su se stessa facendo uscire l’aria. A questo punto si procede a formare i tortelli tagliando la sfoglia con la spronella dentata.

I tortelli mugellani vanno poi cotti in acqua salata per pochi minuti e conditi con un ragù di carne.

Anna in Casa: ricette e non solo: Panhupf – mix pandoro e kugelhupf

Anna in Casa: ricette e non solo: Panhupf - mix pandoro e kugelhupf

Le forme di pandori e panettoni sono ufficialmente uscite allo scoperto e tornate in cucina. Appena possibile, forse domani stesso, torneranno anche ad accogliere impasti profumati e golosi pronti da cuocere. Per oggi dovrò accontentarmi di guardarli e non toccarli.
Intanto che aspetto di avere un po’ di tempo per chiudermi in cucina, vi lascio una ricetta già pubblicata due anni fa che aveva avuto un discreto successo e che in molti mi avevano richiesto in privato.
Non lasciatevi spaventare, è una preparazione semplice e non così lunga come quella del panettone o del pandoro. A parte la biga, che io ho preferito preparare la sera prima, il resto della lavorazione a partire dall’impasto fino alla cottura, richiede una giornata (trovate i miei tempi seguendo il procedimento sul blog).

Ingredienti
per la biga
150 g di farina forza 330-350
8 g di lievito di birra
100 ml di acqua tiepida
una punta di cucchiaino di miele d’acacia
impasto
350 g di farina forza 330-350
100 g di zucchero semolato
12 g di lievito di birra
125 g di burro morbido
75 g di tuorli (4-5 tuorli, dipende dalla grandezza)
115 ml di latte tiepido
8 g di sale
mix di aromi

5 g di miele di acacia

semi di 1 bacca di vaniglia
         o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

5 g di pasta di limone

5 g di pasta di arance
per la cottura
burro morbido

Preparazione
della biga la sera dopo cena
Sciogliere nell’acqua il lievito con il miele. In una ciotola mescolare l’acqua con il lievito alla farina, fino ad ottenere un composto omogeneo, non è necessario lavorarlo con le mani, basta che gli ingredienti siano amalgamati. Lasciare il composto nella ciotola, coprirlo con pellicola trasparente e mettere il frigorifero a lievitare fino all’indomani. Il composto è pronto quando è raddoppiato e si sono formate delle bollicine.

Preparazione dell’impasto

Il giorno dopo (io verso le 9 per mia comodità), sciogliere nel latte il lievito con un cucchiaino di zucchero preso dal totale previsto in ricetta.
In una ciotolina rompere i tuorli, sbatterli leggermente e pesarne i g previsti in ricetta (i miei in totale pesavano 85 e quindi ne ho tolti 10 g).
Mettere nella ciotola della planetaria la farina, il latte con il lievito, lo zucchero e la biga. Iniziare a mescolare con inserito il gancio e in tre volte aggiungere i tuorli mescolati, non unire la dose successiva di tuorli fino a quando il precedente non è stato completamente assorbito. Finito di aggiungere i tuorli, incordare l’impasto (quando il composto si stacca dalle pareti, è liscio ed omogeneo e tirandolo non si spezza ma risulta elastico e velato, è pronto). A questo punto unire il mix aromatico e mescolare bene, mantenendo l’incordatura.
Intanto mescolare il burro con il sale.
Una volta che il mix è stato assorbito unire in 3 volte il burro (stesso procedimento dei tuorli).
Quando anche l’ultima parte del burro è stata assorbita, continuare ad impastare per incordare bene l’impasto.
Rovesciare l’impasto pronto sulla spianatoia (io utilizzo una lastra di vetro perchè lo trovo più comodo con gli impasti ricchi di burro) e fare le pieghe a tre ( QUI potete vedere come ho fatto per il panettone) per tre volte consecutive. Infine formare una palla e metterla a lievitare fino al raddoppio, nel forno con la luce accesa.
Una volta lievitato, rovesciare delicatamente il panetto sulla spianatoia, fare tre giri di pieghe poi formare un palla e metterla con la parte liscia sul fondo dello stampo, precedentemente imburrato ed leggermente infarinato, che avete scelto:
per la forma del pandoro o panettone da 750 g mettere 750 g di impasto
per la forma del pandoro o panettone da 1 kg mettere 950 g di impasto
io per la latta del latte condensato da 400 g ho messo 250 g di impasto
Fare lievitare coperto con pellicola trasparente nel forno con la luce accesa, fino a quando l’impasto non raggiunge il bordo.
Scaldare il forno a 180°C.
Togliere la pellicola trasparente e molto molto delicatamente mettere qualche fiocco di burro morbido sulla superficie del panhupf.
Infornare per 45 minuti, controllando che la superficie non si scurisca troppo (nel caso coprirla con un foglio di alluminio). Per la cottura vale la prova stecchino (va bene uno lungo da spiedino che arrivi al cuore del dolce) oppure se avete il termometro per misurare la temperatura interna dei cibi, il dolce pronto deve raggiungere i 94°C.
A cottura ultimata sfornare il dolce, lasciarlo raffreddare e poi sformarlo. Prima di servire cospargere con zucchero a velo.

Per la conservazione ( che è di 3-5 gg) io utilizzo i sacchetti alimentari per panettoni, reperibili nei supermercati, spruzzati con alcool a 95° lasciato evaporare. Un consiglio, non mettere lo zucchero a velo prima di conservarli ma solo quando consumate il prodotto.

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