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Lady Gaga, Dom Pérignon e la libertà creativa

Lady Gaga, Dom Pérignon e la libertà creativa

Da sempre Dom Pérignon trasforma le migliori uve in pregiati millesimati. Un’antica tradizione che oggi si rinnova con edizioni limitate del Rosé Vintage e il tocco magico di Lady Gaga

Il 6 aprile è la data che segna l’inizio di un’inedita collaborazione fra Lady Gaga e Dom Pérignon. L’unione delle loro due energie ci invita ad entrare in un mondo dove regna assoluta libertà creativa, the Queendom. E lo fa attraverso un video onirico diretto da Nick Knight e accompagnato da Free Woman, brano contenuto nell’ultimo album della cantante intitolato Chromatica (il cui colore dominante è proprio il rosa).

Ma cos’hanno in comune la popstar più estrosa e camaleontica del nuovo millennio e lo champagne dell’iconica maison francese?

Lady Gaga, l’Italia e lo champagne

Non è la prima volta che il mondo dell’arte incontra quello del buon bere: impossibile dimenticare la collaborazione con Lenny Kravitz. Questa volta a incarnare i valori di Dom Pérignon c’è Lady Gaga, che – da perfetta italo americana – sa bene come celebrare i piaceri della vita, non solo attraverso la musica e lo stile, ma anche parlando di tradizioni e cultura gastronomica. Così tanto da rendere meme una delle sue esclamazioni più frequenti, «I’m Italian» («sono italiana»).

Al momento impegnata fra Roma e Milano nelle riprese del nuovo film di Ridley Scott “House of Gucci“, nel quale interpreterà Patrizia Reggiani, ha sempre sottolineato con fierezza le sue origini italiane (per la precisione, siciliane). A partire dagli scatti di Terry Richardson, che 10 anni fa la fotografava nei backstage dei concerti intenta a mangiare spaghetti, fino ai più recenti post su Instagram nei quali Gaga ha condiviso la sua versione della bolognese, sfumata proprio con vino rosé. E forse non tutti sanno che suo padre, Joe Germanotta, ha aperto un ristorante italo americano a New York: Joanne Trattoria, con tanto di libro di ricette pubblicato nel 2016.

Entra nel mondo di Dom Pérignon e Lady Gaga

Le pregiate bottiglie della maison vedono la luce dopo almeno 8 anni di lavorazione di sole uve Chardonnay e Pinot Nero, attraverso l’antico metodo champenoise con rifermentazione in bottiglia. Questa cura del dettaglio non è l’unico elemento condiviso dai due protagonisti della nuova campagna pubblicitaria. Lo champagne francese che va a braccetto con la cucina italiana è accomunato a Lady Gaga anche da una forte volontà di reinventarsi, alimentando la propria creatività ed esplorando nuovi orizzonti. Caratteristiche che si concretizzeranno in diversi momenti: nella collaborazione con il fotografo e regista Nick Knight, in una scultura disegnata in collaborazione con il creative e fashion director Nicola Formichetti e in un’edizione limitata di Vintage 2010 e Rosé Vintage 2006. Non resta che addentrarci in questo nuovo universo in attesa delle prossime sorprese…

Dom Pérignon, inoltre, appoggia sempre le cause degli artisti con cui collabora: i ricavati della vendita della scultura, prodotta in 110 pezzi esclusivi, saranno devoluti alla “Born This Way Foundation” di Lady Gaga, che si occupa del benessere dei giovani promuovendo discussioni sui temi della salute mentale.

Bruna Cerea, la lady di ferro della ristorazione italiana, compie 80 anni

Bruna Cerea, la lady di ferro della ristorazione italiana, compie 80 anni

La moglie di Vittorio del celebre ristorante tre stelle Michelin festeggia una vita votata all’ospitalità. Da quella volta che a casa cucinò i celebri cannoncini alla crema… ai viaggi a Shanghai

«Dietro ogni grande uomo c’è sempre una grande donna». aveva detto Virginia Woolf. Non possiamo che darle ragione parlando del ristorante Da Vittorio, tre stelle Michelin a Brusaporto, Bergamo. Il ristorante della famiglia Cerea che porta il nome del suo fondatore, Vittorio, deve la sua fortuna anche a Bruna: moglie, madre e da 55 anni al timone del gruppo di famiglia. Oggi 16 marzo la matriarca di casa Cerea spegne 80 candeline, fra i festeggiamente di figli, collaboratori sparsi in giro per il mondo, e degli affezioni clienti. Perché la “lady di ferro” della ristorazione italiana la conoscono tutti, perché più che dietro le quinte è sempre in sala, a girare fra i tavoli e a bacchettare i figli. Un pranzo della domenica o una cena da Da Vittorio non sarebbero così speciali senza l’accoglienza del capofamiglia (e dei due inseparabili barboncini Gigi e Sissi)!

“Grazie mamma, per avermi fatto crescere con i tuoi preziosi insegnamenti, grazie per la tua costante presenza, grazie per l’esempio che mi hai lasciato per tutta la vita. Ti voglio bene” – Chicco Cerea

Due compleamnni per Da Vittorio

Il 6 aprile Da Vittorio compie 55 anni, ma è il 16 marzo la data che tutti – dai figli con le proprie famiglie per arrivare ai dipendenti e ai collaboratori sparsi per il mondo – hanno atteso. Bruna Cerea, madre, donna appassionata del proprio lavoro e imprenditrice illuminata, festeggia le sue prime 80 primavere. Bruna, il cui vero nome è Gioconda (in suo onore, al compimento dei 50 anni del ristorante nel 2016, i figli le hanno dedicato un lievitato che si chiama proprio così), ha indissolubilmente legato il proprio destino a quello di Vittorio Cerea, il grande amore con cui ha costruito quella che oggi è considerata una delle più importanti dinastie gastronomiche mondiali.

“Ieri sei stata la mia scuola, oggi se la mia guida, per sempre sarai il mio cuore che batte” – Francesco Cerea

Quando Bruna inventò i cannoncini

Bruna e Vittorio si conoscono nel 1960, entrambi residenti a Bergamo in due vie parallele del centro città. Vittorio gestisce un piccolo bar, lei si innamora dei suoi occhi celesti. Un colpo di fulmine, che cambierà la loro storia e anche quella della cucina italiana. Si sposano dopo 3 anni, durante i quali Bruna comincia a sperimentare nella cucina di casa idee, che poi Vittorio porta al locale e fa assaggiare ai clienti: tra questi torte e cannoli, cotti più volte al giorno, che ancora oggi fanno concludere in bellezza un pranzo al Da Vittorio. Nel 1964 nasce Chicco, primo di una genia di figli d’arte (seguiranno Francesco, Barbara, Roberto e infine Rossella) che oggi sono orgogliosi alfieri di un nuovo modo di concepire il fine dining e l’accoglienza.

Bruna Cerea è prima di tutto la mamma che con i suoi insegnamenti mi ha reso la donna che sono, è una compagna, un’amica e una sostenitrice e lo resterà sempre – Rossella Cerea

L’azzardo: il primo ristorante di pesce di Bergamo

La data da segnare negli annuali per Bruna e Vittorio è il 6 aprile 1966 quando a Bergamo, in viale Roma, dopo aver rilevato un ristorante in fallimento, apre Da Vittorio: un’avventura che i due non potevano ancora sapere sarebbe diventata la pietra di fondamento di un percorso unico, costellato di stelle Michelin. Il primo Da Vittorio combinava il talento, la passione e la genialità del patron con il rigore, la costanza, la dedizione della moglie. Non serve ricordare quanto l’intuizione di Vittorio si sia rivelata un azzardo vincente: portare la cucina di pesce in una città votata alla carne. Ma senza il sostegno di Bruna e la sua determinazione nel portare avanti un progetto all’epoca così all’avanguardia, sarebbe stato tutto più difficile.

“Mamma è la forza di credere in un sogno, con passione, volontà, audacia e un pizzico di incoscienza, è la sicurezza e la lucidità che ci tiene sempre uniti, è un futuro ricco di progetti, con grinta e determinazione. Lei non molla mai e noi non possiamo che esserne orgogliosi ” – Roberto Cerea

Da lì è stato un susseguirsi di tappe bruciate alla velocità della luce: il ristorante sempre pieno, la prima, inaspettata e felice stella guadagnata da Da Vittorio nel 1978, la seconda in tandem con i figli nel 1996, l’ultima, nel 2010, bellissima e insieme triste perché il patriarca era venuto a mancare 5 anni prima, poco dopo il trasferimento a Brusaporto. Ed è proprio in quel momento difficile per tutti, che emerge ancora più forte il carattere di Bruna, che prende per mano tutti, dai figli ai dipendenti, e li conduce verso nuove mete, infondendo coraggio e serenità. La famiglia è più unita che mai e tutti sono alla ricerca di nuovi orizzonti, in Europa come in Asia.

“Mia madre mi ha insegnato la professionalità e la determinazione, la dolcezza e il rigore e la ringrazio ogni giorno per non avermi mai giudicato nelle scelte che ho compiuto. Vorrei poterle stare accanto ogni giorno per ringraziarla della donna meravigliosa che è” – Barbara Cerea

«Ogni tanto penso che dovrei fermarmi, eppure non ne sono capace, sono troppo innamorata di quello che vedo qui e troppo grata per quello che qui ricevo», dice Bruna, sempre la prima ad arrivare al ristorante e sempre l’ultima a uscirne. E che non rinuncia mai, nel giorno di chiusura, a cucinare per la sua tribù di figli, nuore, generi, nipoti (sì, anche per i suoi due chef stellati, da cui ha carpito alcuni segreti, ma che continuano ad amare quello che lei prepara loro). Oggi però sono parenti, collaboratori e amici a invitare la signora Bruna a godersi la torta che le è stata preparata.

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Lady Gaga ci ha fatto venire voglia di panzerotto

Lady Gaga ci ha fatto venire voglia di panzerotto

Lady Gaga e Adam Driver si sono innamorati del panzerotto a Milano. Ecco i loro pranzi all’aperto e il nostro tutorial per preparare a casa questa delizia pugliese.

Lady Gaga e Adam Driver sono i protagonisti di House of Gucci, il film che racconterà la storia di Patrizia Reggiani e Maurizio Gucci. Il progetto è firmato da Ridley Scott e vede gli attori impegnati nelle riprese che si muovono nei luoghi cari alla coppia come Roma, Lenno, Gressoney e Milano. Ed è proprio a Milano che la cantante e attrice è stata fotografata con il collega Adam Driver in due pause pranzo che stanno facendo ingolosire il mondo intero.

Lo scatto più celebre li vede intenti a divorare un panzerotto in Piazza del Duomo. Ecco qui sotto le star che sembrano apprezzare il nostro gioiello fritto. E preoccuparsi delle macchie dell’incontenibile mozzarella filante che li rende così buoni. Una scena già vissuta tantissime volte da tutti noi!

Immagine @Twitter

Nella Milano blindata a causa dell’emergenza Covid, lo street food si riconferma un’opzione comoda, divertente e golosissima. Vero Adam?

Immagine @Twitter

Le scorribande gastronomiche della coppia però, non finiscono qui. I due infatti sono stati paparazzati anche da Nun, il ristorante mediorientale che ha documentato questo speciale pranzo d’asporto su Instagram.

E se a guardare queste immagini è venuta anche a voi un’irrefrenabile voglia di panzerotto… ecco il nostro tutorial!

 

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