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Ricette con i pistacchi: dall’antipasto al dolce

La Cucina Italiana

Sebbene rappresenti per noi una delizia presa in prestito dalla tradizione siciliana, le antiche origini del pistacchio ci portano fino alla lontana Persia. La coltivazione di questa pianta longeva (il ciclo di vita può durare addirittura 300 anni) si è diffusa nel tempo anche in Italia, raggiungendo picchi qualitativi nelle zone di Bronte e Andrano, alle pendici dell’Etna, sebbene il maggiore produttore mondiale sia l’Iran seguito da Stati Uniti e Turchia. Quello che siamo soliti mangiare di questa pianta è il seme, che viene seccato, tostato e a volte salato, pronto per essere consumato come snack o inserito in golosissime ricette.

Se amate le sue note profumate, non potrete fare a meno di gustarlo dall’antipasto al dolce nelle ricette: mousse di pistacchi e fragole fresche, palombo al mandarino, croissant di pane con mortadella, anatra agrumata, scampi alla plancia con trito aromatico e lime, risotto ai pistacchi e vongole, cuscus con pistacchi, cioccolato e caco, bacetti, crema di verdura e frutta con taralli, capesante al finocchietto, robiola, pere, insalata e pistacchi, insalata con frutta e quartirolo, filetto di maiale in crosta di pistacchi, soppressata con prosciutto e lardo, panna cotta, muffin con limone, cuscus ai pistacchi con verdure e pollo, zuppetta di noodles, pollo e avocado, penne al pistacchio e bagoss, dacquoise con cioccolato bianco, dolce con gelato ai cannellini, cake soffice ai pistacchi e ribes, torta soffice di zucchine, cacao e pistacchi, mortadella di salmone e seppia, polpette di pollo con melanzane fritte, battuta di vitello con ribes e crescenza, bavaresi di fico d’India tra cialde, indivia belga all’arancia, risotto al ristretto di uva fragola, tranci di spada all’italiana, astice gratinato con pane ai pistacchi e limone e torta farcita al pistacchio e fragole.

Ecco le nostre ricette con i pistacchi

Tagliatelle al pistacchio e uova di salmerino

Alghero: 10 ristoranti tra tradizione e innovazione

La Cucina Italiana

Mare cristallino, ottimo pesce ma anche etichette d’eccellenza e autentici gioielli gastronomici. Alghero è tra le mete preferite dai turisti italiani e stranieri in Sardegna e il merito va molto alle sue eccellenze a tavola, tutte da assaggiare.

La paella algherese

Che siate lì per un week end o sostiate una lunga vacanza di puro relax, ci sono alcuni classici da cui non potete esimervi. A cominciare dalla paella algherese, elaborata per i 900 anni della fondazione della città nel 2003.Che cosa c’entra una paella con Alghero? Molto, visto che la città è conosciuta anche con il nome di Barceloneta.

Un piatto che rispecchia a pieno la voglia di sperimentazione dei suoi chef e richiama le influenze ancora forti della dominazione spagnola sull’isola, dove si parla il ancora il catalano. Un piatto interessante, che unisce gli ingredienti della tradizione sarda a quella ispanica: fregola al posto del riso, gamberoni, cozze e una grattugiata di bottarga di muggine per completare.

Tra pescato e passito

La città del corallo più pregiato al mondo è famosa anche per la sua aragosta all’algherese, con cipolle, carote e pomodoro fresco o per i suoi ricci, perfetti sulle linguine, magari accompagnando il tutto con un Alghero Doc delle cantine Sella & Mosca, aperte alle visite e dotate anche di un ecomuseo del vino al loro interno. Per finire in dolcezza abbandonatevi alla degustazione di un passito a chilometro zero: l’Anghelu Ruju, accompagnato a un mejar blanc (nome algherese per il biancomangiare), valgono la vacanza, a pari merito con il tramonto sul mare dal promontorio di  capo Caccia.

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