Tag: Kitchen

Cactus Kitchen & Bar, l’oasi green e naturale a Milano | La Cucina Italiana

Cactus Kitchen & Bar, l'oasi green e naturale a Milano
| La Cucina Italiana

Cactus è capitanato dallo chef Alessio Sebastiani, classe 1990, che dopo anni di esperienza nei più raffinati ristoranti d’Europa, Inghilterra e Stati Uniti, ha acquisito competenze culinarie internazionali riportando oggi nei suoi piatti sapori e saperi legati alla sua terra e ai suoi ingredienti con un estro e creatività tali solo di chi ha assaporato e conosciuto il mondo. La linea di pasticceria, affidata a Eva Galimberti, è un’altra perla della proposta gastronomica green e salutare.

La mission del locale è far vivere agli ospiti un’esperienza totalmente nuova, creando curiosità e stupore su quanto possa essere delizioso il cibo sano, portando, magari in futuro i commensali ad aumentare l’interesse sulla provenienza del cibo che quotidianamente mangiamo.
La sfida attuale di Cactus? Portare, in una zona blasonata come quella di Moscova, una proposta di alta ristorazione con un principio etico basato sulla sostenibilità e attento al pianeta.

L’intervista allo chef di Cactus Kitchen & Bar Alessio Sebastiani

Come definisci l’anima di Cactus Kitchen & Bar?

“La definisco un’anima verde, come un’onda da dover cavalcare. Verde nella totalità del termine, come filosofia. Vogliamo eseere giovani e genuini, con un’anima facile da capire: vera e genuina e sensibile. Ho creato un locale modaiolo con una filosofia specifica, il mio obiettivo è di aprire le porte a tutti i consumatori, con un intento e profondità di ricerca green ben specifica”.

Il cliente di oggi capisce il tuo messaggio?

“Chi lo ha capito è una clientela internazionale che era già arrivata a questo punto e ha già cavalcato quest’onda. Il cliente italiano lo deve ancora capire ad oggi, ma questa è la mia sfida”.

Il rapporto con i fornitori?

“Ho scelto fornitori locali, in Lombardia, chiedendo prodotti di stagione. Con i produttori ci aiutiamo a vicenda per servire un prodotto giusto e consono rispetto al momento e alla domanda”.

Qual è il tuo punto forte?

“La mia passione”.

La tua sfida più grande?

“Anzitutto riuscire a trasmettere almeno il 10% della mia filosofia”.

Il tuo piatto preferito di cactus?

“L’orto di Cactus. È un piatto che cambia sempre e che mi fa sentire libero: può avere frutta o verdura a seconda della stagionalità e di quello che mi va. L’orto è il piatto se vuoi più “banale” ma anche il più concettuale”.

La tua è una cucina vegetale e l’unica proteina animale con cui lavori è il pesce, come lo scegli?

“Cerco di lavorare con piccoli pescatori, e pescato, nulla di allevamento. Per etica ho scelto di non proporre carne e pescato di allevamento, focalizzandomi sulle verdure”.

Open Kitchen: Davide Oldani e la cipolla caramellata

La Cucina Italiana

Quante volte avete visto gli chef in tv o sui social cucinare nelle attrezzatissime cucine dei loro ristoranti favolosi? E chissà quante altre volte vi siete chiesti se uno chef cucina a casa propria – ma soprattutto com’è la cucina di casa di uno chef? Con Open Kitchen si aprono le porte, si allacciano i grembiuli e si parte a tutta… golosità. 

Nella cucina di casa di Davide Oldani

Il primo padrone di casa ad accoglierci è Davide Oldani, grande amico de la Cucina Italiana, che proprio nelle cucine della nostra testata ha iniziato a muovere i primi passi, divenuti da gigante in breve tempo. A rappresentare tutti noi che vorremmo cucinare bene come lo chef Oldani c’è la nostra direttrice Maddalena Fossati, che si cala nei panni di sous chef per l’occasione.

La cipolla caramellata

La cipolla caramellata è uno dei più famosi signature dish di Davide Oldani, che nel video racconta come è nata la ricetta originale. Nata un po’ per scherzo, non era in mono porzione come oggi, ma come una tarte tatin – “tante cipolle tagliate a metà, burro e zucchero, sotto sfoglia, cotto in forno e girata” racconta il cuoco. Gli ingredienti base sono la cipolla, il Grana Padano 24 mesi, la polvere di sfoglia, il burro e lo zucchero. Nel video, vediamo Davide e Maddalena cucinare insieme fino a piazzare il piatto, come si dice in gergo. Sembra davvero semplice! 

Una favolosa idea portata al D’O 18 anni fa quando ha aperto, evolutasi nel tempo e che resta in menù ancora oggi perché rappresenta in pieno la visione di cucina dello chef fatta di equilibri – caldo / freddo, morbido / croccante, dolce / salato. Oldani lo definisce un piatto democratico perché tocca tutti i punti del palato. “Un’esperienza diversa”, commenta Maddalena, che conclude con la domanda più importante: “Qual è il segreto di una ricetta felice?” La risposta nel video!

Taste The Architect: architettura e cucina nella Food Academy di Signature Kitchen Suite

Taste The Architect: architettura e cucina nella Food Academy di Signature Kitchen Suite

Le lectio che ne deriva viene di volta in volta accompagnata e declinata in un parallelismo con il mondo food: ogni concetto architetturale viene infatti esemplificato attraverso la presentazione o rivisitazione di piatti che si fanno portatori dei medesimi valori e tendenze, diventandone l’equivalente gastronomico. Denominatore comune tra la dimensione dell’architettura e quella del food sono infatti le nuove esigenze di salute e benessere che, nel primo caso, determinano i nuovi spazi dell’abitare; nel secondo, nuove regole di alimentazione e stili di vita.

Episodio 1 Riprogettare la tradizione: la parmigiana – Ospite: Marco Piva
Monumenti ed edifici storici diventano emblematici nella riprogettazione urbana, trovando nuova vita e sorprendenti destinazioni d’uso. Come un classico della cucina italiana, la parmigiana, che con tecniche innovative e ingredienti originali assume un gusto del tutto inedito.
Il piatto della Food Academy: Parmigiana in doppia spirale.

Episodio 2 Il gusto della socialità – Ospite: Piero Lissoni
Cuore di ogni progetto di ospitalità sono gli spazi per la collettività. L’esperienza dell’architetto Piero Lissoni traccia un percorso che dal mondo project attraversa il product design dedicato alla socialità e alla convivialità, per giungere inaspettatamente attorno a un tavolo, per un inatteso “pranzo domenicale del 2030”.
Il piatto della Food Academy: Pollo e patate di una domenica del 2030

Episodio 3 Spaghetti green – Ospite: Paola Navone
Dagli orti urbani al mondo outdoor, passando dalla dimensione del progetto fino alla tavola. Il “green” colora interamente questo episodio ricco di sapori e curiosità, per mano di un’artista del calibro di Paola Navone, che mette in tavola non solo la sua creatività nel design, ma perfino dietro ai fornelli.
Il piatto della Food Academy: Spaghetti “green” di zucchine.

Episodio 4 La sostenibile leggerezza – Ospite: Massimo Roj
Cosa significa “progettare sostenibile”? Risponde l’architetto Massimo Roj che ha fatto di questo binomio concettuale un imperativo del suo modus operandi. Sulla massima “dal cucchiaio alla città” e viceversa, in questo episodio all’ecosostenibilità progettuale si affianca il consumo consapevole nell’alimentazione e in cucina.
Il piatto della Food Academy: Insalata di sgombro marinato e fiammato con agrumi.

Episodio 5 Masterplan a km 0 – Ospite: Massimiliano Locatelli
Se la dimensione locale prevale sulla globalizzazione, il progetto si esprime con proposte più attinenti al contesto ideologico in cui sorgono. Nelle opere retail e residenziali dell’architetto Massimiliano Locatelli lavorazioni, materie prime e cultura locali sono gli ingredienti primari, come fossero prodotti locali e di stagione per il più “milanese” dei risotti.
Il piatto della Food Academy: Risotto di primavera

Dove vedere Taste The Architect

Gli episodi di Taste the Architect, insieme alle ricette dei piatti preparati, sono disponibili dal 7 aprile su www.signaturekitchensuite.it e Indeho.com. Per chi si trova a Milano, un appuntamento live (in tutta sicurezza): dal 13 al 16 aprile 2021, in concomitanza con la Milano Design City di aprile, i visitatori dello showroom Signature Kitchen Suite di Via Manzoni 47 avranno la possibilità unica di assistere alla proiezione dei cinque episodi della serie nel luogo dove è stata girata, dalle ore 10:00 alle ore 19:00.

Proudly powered by WordPress