Mondate carote e zucchine, quindi tagliate le prime a rondelle (se volete intagliatele con un tagliapasta a fiore) e le seconde a nastri sottili. Lavate i lattughini. Tostate delicatamente i pinoli in una padella.
Step 3
Ammorbidite il tomino in una padella rovente per 2 minuti per lato, quindi tagliatelo a spicchi.
Step 4
Condite l’insalata, le zucchine e le carote con un filo di olio e sale. Servitela con gli spicchi di tomino, l’uva rossa e il «ketchup» di carote.
Step 5
Abbinamento vino: una bollicina leggera è molto indicata sia per il tomino che per il «ketchup» agrodolce. Ci piace il Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut Cuvée del Fondatore 2022 di Graziano Merotto per i suoi profumi agrumati e floreali. 24 euro, merotto.it
Varianti colorate e saporite rispetto alle ricette tradizionali: ecco come realizzare passo passo queste due ricette adatte anche a vegetariani e vegani
Hummus e ketchup di barbabietole, ovvero varianti colorate per due alimenti che di solito vengono preparati con altri ingredienti. Tipica delle regioni mediterranee, la barbabietola è infatti una pianta che ben si presta in cucina per utilizzi che probabilmente in pochi riescono ad immaginare.
Pane azzimo e non solo
Originario della tradizione mediorientale, l’hummus è una salsa a base di ceci e sesamo, aromatizzata con olio di oliva, aglio, limone, paprica, cumino e prezzemolo tritato. Rappresenta una ricetta tipica libanese, diffusa nel corso dei secoli anche in Siria, Giordania, Israele e Palestina, dove viene solitamente consumata insieme alle focacce di pane azzimo. Dunque non contiene né uova e né latticini e pertanto si tratta di una salsa adatta a qualunque genere di alimentazione, vegetariana e vegana comprese. E lo stesso discorso vale per l’hummus di barbabietole.
Hummus di barbabietola
Per prepararlo è necessario procurarsi: 400 grammi di barbabietola precotta, 200 grammi di ceci, due cucchiai di salsa tahina (derivato di semi di sesamo bianco), succo di limone, sale, prezzemolo tritato, uno spicchio d’aglio e olio d’oliva. Per prima cosa è necessario partire proprio dalla preparazione della tahina (se non si decide di comprare questo ingrediente già pronto). Si versano 120 grammi di semi di sesamo in una padella, nella quale è necessario tostarli per alcuni minuti con almeno due cucchiaini di olio di semi sesamo, mantenendo la fiamma al minimo e mescolando continuamente per evitare che diventino scuri. Si mette tutto in un mixer, si frulla e alla fine si aggiunge un altro filo d’olio insieme ad un pizzico di sale. A questo punto si continua a frullare fino ad ottenere una cremina e il gioco è fatto: si può dunque passare alla realizzazione vera e propria dell’hummus. Si tratta di una ricetta molto semplice e veloce. In una pentola dai bordi alti versate la barbabietola tagliata a pezzi, i ceci, lo spicchio d’aglio, l’olio d’oliva, un po’ di succo di limone, i due cucchiai di tahina e riducete il tutto in crema con un frullatore ad immersione. Se il preparato non è della consistenza desiderata, si può aggiungere qualche cucchiaio di acqua. Prima di servire, infine, non dimenticatevi di condire con una manciata di prezzemolo tritato, ottenendo così un hummus ideale da spalmare sui crostini, magari accompagnato con del formaggio fresco spalmabile.
Ketchup senza pomodoro
Facile e veloce è anche la ricetta per un ketchup fatto in casa a base di barbabietole. Ingredienti: 200 grammi di barbabietole precotte, una cipolla, uno spicchio d’aglio, un cucchiaino di sciroppo di agave (ma va bene anche il miele), un pizzico di cannella, un cucchiaino di aceto di mele ed erbe aromatiche, quanto bastano, come timo o salvia tritata. In un mixer si frullano le barbabietole con il resto degli ingredienti e si aggiunge alla fine qualche erba aromatica. Per chi preferisce una salsa dalle note piccanti, si può aggiungere alla ricetta, al posto del timo o della salvia, peperoncino o qualche goccia di tabasco. Il ketchup di barbabietole, ideale accompagnamento per numerose portate, è di sicuro da provare con tortini di patate o, soprattutto per gli amanti della cucina vegana, anche con burger di lenticchie e cous cous.
Il ketchup non è solo un famosissimo prodotto statunitense ma è una salsa di origine asiatiche e con tante diverse varietà nel mondo
Il ketchup è un condimento base della cucina americana, in quanto accompagnamento perfetto per hamburger, pollo fritto, patatine fritte, uova strapazzate e molti dei piatti simbolo nazionali; si stima che il 97% delle famiglie negli Stati Uniti abbia una bottiglia di ketchup in casa. Questa popolare salsa al pomodoro dal gusto inconfondibile è diventata famosa soprattutto perché associata al marchio americano Heinz, nato nel 1876, che ha fatto del ketchup un condimento universale. Pochi sanno, però, che l’azienda americana si ispirò in realtà a una ricetta di origine orientale, ovvero una salsa fermentata a base di pesceinventata in Cina circa 500 anni fa, e che il ketchup è attualmente diffuso in tutto il mondo con varietà diverse. Sebbene in Italia questa salsa non abbia mai riscosso lo stesso successo che in altri, in molti paesi gli ingredienti e i modi di utilizzo sono diversi, poco conosciuti e in alcuni casi sorprendenti.
Utilizzi moderni del ketchup in Asia
In alcuni paesi asiatici il ketchup viene usato anche come sostituto della salsa di pomodoro in piatti di pasta. In Giappone, ad esempio, è stato creato un piatto a base di ketchup chiamato Spaghetti Napolitan, inventato poco dopo la fine della seconda guerra mondiale, con una salsa di pomodoro mescolata al ketchup, cipolle, peperoni e salsiccia. Sempre nel paese del Sol Levante il ketchup viene utilizzato anche per dare sapore ad alcuni piatti tradizionali quali l’omurice, ovvero la famosa omelette servita su un letto di riso.
Omurice, omlette giapponese con il ketchup.
Nelle Filippine è invece molto diffuso il cosiddetto ketchup di banane dal sapore simile, inventato quando i pomodori scarseggiavano durante la seconda guerra mondiale. Questa salsa è fatta con con purea di banana, zucchero, aceto e spezie varie e sebbene di colore giallo-marrone spesso viene tinta di rosso per assomigliare al ketchup di pomodoro.
La moderna varietà di ketchup è persino tornata a casa in Cina per diventare la base di molti piatti cinesi o, meglio, cinesi-americani come il pollo in agrodolce. Il ketchup viene talvolta usato anche come sostituto del tamarindo nel pad thai, piatto a base di noodle di riso diffuso sia in Cina che in Thailandia.
Il ketchup in Occidente, tra torte e pizze alla salsa di pomodoro
In molti paesi occidentali, tra cui Libano e Polonia, il ketchup viene spremuto sulla pizza al posto del sugo di pomodoro, un po’ come la maionese in Asia.
Il paese europeo in cui il ketchup è più popolare è certamente la Germania. La versione tedesca, detta “curryketchup”, è aromatizzata al curry, ha un sapore deciso e intenso, ed è tipica dello street food locale. Il piatto tradizionale maggiormente associato a questo condimento è il popolarissimo currywurst, cui a Berlino è stato addirittura dedicato un museo; si tratta di una salsiccia tagliata a rondelle e servita appunto con la versione tedesca del ketchup, un’altra spolverata di curry e del pane.
Il currywurst con ketchup al curry, Germania.
Per quanto riguarda l’utilizzo del ketchup, questa volta nella versione classica ma leggermente più dolce, la ricetta più intrigante viene dal Canada, dove la torta di ketchup è molto popolare; si tratta di una dolce torta con la glassa rossa, cremosa, gustosa e leggermente speziata.
Foto: Omurice omelette giapponese con ketchup_Wikimedia Commons_Nesnad.jpg Foto: Jufran_Banana ketchup Filippine_Wikimedia Commons_BrokenSphere.JPG Foto: Currywurst Ketchup in Germania_Wikimedia Commons_Orderinchaos.jpg
