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Niko Romito: «Conquisto Milano col mio pane da frigo»

La Cucina Italiana

Un progetto, in stile Romito, che nasce dopo una lunga riflessione. «Abbiamo impiegato un anno per arrivare a questo risultato: usando grani antichi abruzzesi, lavorando sulle lievitazioni ma avvalendocisi tecnologie all’avanguardia. Il risultato è un pane che si conserva in frigo per 30 giorni. In generale vogliamo offrire prodotti buoni e con una bellezza funzionale, che soddisfino il palato e siano al tempo stesso visivamente molto identificabili e identitari. La qualità deve essere semplice e deve poter arrivare anche nelle case delle persone» ha raccontato lo chef.  

Il nuovo pane è disponibile in quattro varianti di gusto: bianco con patate, che riprende un’antica tradizione contadina abruzzese di panificazione; scuro con farine di Solina e Saragolla, antiche varietà di farine locali dalle “grandi qualità organolettiche e nutrizionali”; con olive e rosmarino. E infine in versione dolce, con cioccolato e ciliegie, una ricetta pensata per riportare al centro della colazione un prodotto semplice ma nobile come il pane. 

ANDREA STRACCINI

In bottega: dal pandolce ai biscotti

Aldilà del pane da rigenerare, nel piccolo negozio di via Solferino sarà disponibile l’intera linea dei prodotti del laboratorio abruzzese dello chef, con una grande attenzione alla salute e alla nutriceutica. C’è infatti il Panettone, in versione classico, cioccolato e in limited edition (500 pezzi numerati): uno speciale Panettone da 1,5 kg racchiuso in un sacchetto di lino e confezionato in una elegante scatola rossa. Sulla scia dei lievitati dolci ecco il Pandolce, soffice come una nuvola «un’innovativa collezione di brioche all’italiana da gustare tutto l’anno», lo descrive lo chef. Sempre sull’onda dei dolci salubri, ecco i plum cake: una linea di torte classiche italiane senza grassi di origine animale e priva di farine contenenti glutine.

Ricerche frequenti:

Frigo vuoto al rientro dalle vacanze? Ecco cosa cucinare

Frigo vuoto al rientro dalle vacanze? Ecco cosa cucinare

Cosa cucinare quando il frigo è vuoto? Situazione possibile tutto l’anno, specialmente al rientro dalle vacanze – che già di per sé è un evento traumatico. Non disperate, qualcosa in dispensa c’è sempre! 

Date bene un’occhiata in cucina e seguite i nostri consigli prima di ripiegare su un delivery rinunciando a cucinare. Fate il punto della situazione con quello che avete in casa o che vi siete portati dal luogo di villeggiatura, svuotate le valigie con calma e riprendete la solita routine casalinga senza ansie. Cucinare vi farà bene, garantito.

Cosa cucinare quando il frigo è vuoto

Non c’è bisogno di correre immediatamente a fare la spesa se il frigo è vuoto perché la vostra dispensa non può essere completamente “a secco”. Pensateci bene e con un pochino di creatività si prepara il pasto d’emergenza, anche sfizioso, e a far la spesa ci si va domani!

Idea 1.
Una confezione di pasta c’è di sicuro, magari già aperta e da finire, e anche legumi in barattolo, conserve e tonno. Già con questi ingredienti potete preparare un primo piatto delizioso che non sia la solita pasta in bianco.

Idea 2.
Potete cuocere i ceci o i fagioli e frullarli per ottenere una crema perfetta come condimento di pennette o spaghetti. 

Idea 3.
Potete preparare un’insalata fredda con lenticchie e tonno.

Idea 4.
Cosa ne dite di una pasta aglio e olio risottata con acqua di cottura?

Idea 5.
Se avete del riso, preparate un risotto semplice al pomodoro, oppure alle erbe aromatiche. 

Idea 6.
E se avete della farina, fate una sorta di schiacciata facile per accompagnare tonno, legumi e conserve di verdure.

Controllare prima di fare la spesa

Il nostro consiglio è: svuotate la dispensa prima di riempirla nuovamente. Prima di correre a fare la spesa controllate cosa davvero manca in casa e fatevi una lista.

Una volta fatto il check in cucina è possibile che la situazione sia effettivamente drammatica. Anche in questo caso la soluzione c’è: se il frigo è vuoto, preparate qualcosa di semplice e veloce con pochi ingredienti, prima di tornare a fare la spesa della settimana. Magari potete prendere giusto due cose dal fruttivendolo sotto casa o sfruttare qualche strepitoso ingrediente portato dal luogo di villeggiatura.

Come conservare frutta e verdura: frigorifero o temperatura ambiente?

Come conservare frutta e verdura: frigorifero o temperatura ambiente?

Ecco qualche suggerimento e consiglio per garantire alla frutta e alla verdura di casa una vita più lunga e sicura

Alleati ideali per una corretta e sana alimentazione, frutta e verdura non dovrebbero mai mancare in frigo e in dispensa. Riuscire a conservarli al meglio, garantendone integrità e freschezza, è un passaggio fondamentale per poter beneficiare pienamente della loro ricchezza di vitamine e sali minerali. Ecco allora qualche suggerimento per evitare che si guastino e per contenere gli sprechi casalinghi.

Il giusto calcolo delle dosi e i contenitori da usare

Non acquistare frutta e verdure in grandi quantità. Pensare al reale fabbisogno e consumo di questi alimenti è il primo passo per evitare sprechi. Sì a buste di carta e ceste di vimini: usare sacchetti e contenitori di plastica per conservare frutta e verdura è uno degli errori più frequenti e deleteri perché compromette la loro freschezza. In particolare, le verdure a foglia andrebbero conservate in buste di carta per assorbirne l’umidità.

Frigo o temperatura ambiente?

Esistono qualità di verdura che si deteriorano più facilmente rispetto altre, pertanto non sempre vale la regola che la verdura fresca va conservata in frigorifero fino al momento del consumo. Ci sono infatti alcune verdure che devono essere lasciate a temperatura ambiente per evitare che il freddo le danneggi, come le patate, i pomodori, le cipolle, l’aglio e i legumi: a temperature inferiori ai 7-8 gradi tendono a cambiare colore e a macchiarsi sulla buccia per cui è meglio conservarli in una busta di carta in un punto fresco e asciutto della dispensa. Melanzane e zucchine, invece, tra le verdure più delicate perché appassiscono velocemente, è meglio non tenerle in frigorifero per più di 4/5 giorni. Una volta cotte, inoltre, le verdure possono essere conservate in frigorifero per un paio di giorni al massimo.

Per quanto riguarda la frutta, fuori dal frigorifero va riposta quella che deve ancora maturare, gli agrumi e quella esotica che rischia di guastarsi con il freddo. Kiwi, pere e mele, che possono durare anche per settimane, possono essere conservate a temperatura ambiente in un grande cesto. E’ importante ricordare che le mele producono etilene e a meno che non si voglia far maturare in fretta qualche altro prodotto – frutta o verdura è indifferente – è meglio tenerle separate dal resto.

Una dispensa alternativa

E’ preferibile evitare di lasciare troppo a lungo frutta e verdure dove batte il sole perché le alte temperature favoriscono la maturazione. Se si hanno a disposizione una cantina o un balcone, si possono tenere ortaggi e frutta in ripiani creati ad hoc in un posto all’ombra e ben riparato. Qui si possono conservare le verdure di stagione che soffrono meno come le zucchine, la zucca, la verze, le cipolle, lo scalogno, le patate, l’aglio, le mele, i cachi, le pere e le banane.

Sì al congelatore

Il freezer è senza dubbio un valido alleato per evitare sprechi ma per conservare al meglio frutta e verdura bisogna pulirla togliendo le parti non commestibili, sbollentare per un minuto la verdura e lasciarla raffreddare e poi dividere sempre in porzioni per avere tutto pronto all’uso.

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