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Branzino in padella: ecco il modo migliore per farlo

La Cucina Italiana

Il branzino cotto in padella a fuoco medio-basso mantiene la sua carne morbidissima e molto saporita.

Juanmonino

Branzino in padella facilissimo

Per questa ricetta non avrete bisogno di nulla, se non del branzino e di qualche odore. 
Infatti cuoceremo il pesce in una padella antiaderente che avrà la funzione di una piastra, ma attenzione, deve essere davvero molto antiaderente altrimenti la pelle sia attaccherà irrimediabilmente in cottura.

Dopo aver portato la padella a temperatura, lasciate cuocere il branzino a fiamma medio- alta per circa di 15 minuti. Non girate il pesce prima che siano trascorsi 10 minuti altrimenti non otterrete un risultato uniforme. Queste indicazioni valgono per uno pesce di circa 700 g, ma se avete un branzino più piccolo cuocete per meno tempo. 

Come capire se il pesce è cotto al suo interno? 

Basterà provare a staccare la pinna laterale. Se viene via facilmente, il pesce è pronto per essere gustato. 
Potete a questo punto servirlo condito con un’emulsione a base di olio extravergine di oliva, limone e sale, meglio se grosso o fiocchi di sale.

Per un risultato ottimale di questa ricetta vi consiglio di eviscerare e sciacquare il pesce, ma lasciate le squame a proteggere la carne da questo tipo di cottura. 
Potete anche cuocerlo all’interno di un cartoccio di carta forno o argentata insieme sempre in una padella e con il coperchio e manterrà al suo interno tutti i suoi sapori.

Branzino alla mediterranea

Quando si tratta di ricette “alla mediterranea” io sono la persona più felice del mondo perché amo condire carni, pesce, uova, formaggi e tutto quello che c’è con pomodorini, olio buono, olive, capperi e erbe aromatiche.
Ecco perché questo branzino alla mediterranea è forse il miglior modo di gustare questo tipo di pesce che io conosca.

Io pulisco bene il pesce eliminando viscere e squame per lasciate solo i filetti.
Poi li cuocio in padella con l’olio e lo scalogno, giusto un paio di minuti per lato. Sfumo con del vino bianco e quando l’alcool sarà completamente evaporato aggiungo dei pomodorini tagliati a spicchi, oppure un pomodoro maturo tagliato grossolanamente a pezzettoni. Se non ho nulla di tutto ciò utilizzo una passata di pomodoro.

Condisco poi con olive taggiasche, capperi dissalati, abbondante origano, qualche foglia di basilico, e qualche volta anche una manciata di uvetta e pinoli che danno dolcezza e croccantezza.

La cottura è abbastanza veloce e in 10-15 minuti avrete un secondo delizioso da portare a tavola. Per rendere la ricetta ancora più interessante passo i filetti di pesce nella farina prima della cottura così da creare poi un sughetto molto avvolgente.

Calzone al forno: come farlo a casa buono come in pizzeria

Calzone al forno: come farlo a casa buono come in pizzeria

Una base di pasta per pizza farcita e ripiegata su se stessa: è il calzone al forno, l’alternativa alla pizza più amata di sempre, grande classico dei menù di tutte le pizzerie tradizionali.

Prima scelta di chi ama i ripieni, il calzone al forno è comodo e versatile perché si presa a tante farciture diverse: basta un po’ di fantasia.

Calzone al forno: le origini

Il calzone al forno ha una lunga storia che risale almeno alla metà del 1800. In Italia e nel mondo sono tante le preparazioni simili delle quali si è trovata traccia già secoli prima, ma del calzone così come lo conosciamo noi si ha una preziosa testimonianza nell’opera risalente alla metà del XIX secolo dal titolo “Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti” di Francesco de Bourcard. Nell’opera si legge:

«Le pizze più ordinarie, dette coll’aglio e l’oglio, han per condimento l’olio, e sopra vi si sparge, oltre il sale, l’origano e spicchi d’aglio trinciati minutamente. Altre sono coperte di formaggio grattugiato e condite collo strutto, e allora vi si pone disopra qualche foglia di basilico. Alle prime spesso si aggiunge del pesce minuto; alle seconde delle sottili fette di mozzarella. Talora si fa uso di prosciutto affettato, di pomidoro, di arselle ec. Talora ripiegando la pasta su se stessa se ne forma quel che chiamasi calzone».

Ricetta del calzone classico con pomodoro e mozzarella

Ingredienti

Per la base

330 g di acqua
20 g di olio extravergine di oliva
10 g di zucchero
10 g di lievito di birra fresco
600 g di farina 0 (oppure 200 di manitoba e 400 di 0)
10 g di sale

Per il ripieno

100 g di passata di pomodoro
1 mozzarella
basilico fresco
olio extravergine di oliva qb
sale qb

Procedimento

Per prima cosa sciogliete il lievito nell’acqua e poi mescolatelo con la farina, l’olio e lo zucchero. Solo alla fine aggiungete il sale.

Lavorate tutto per bene con le mani all’interno di un grande recipiente oppure con una planetaria finché tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati.
Formate una palla liscia e uniforme e lasciatela riposare in un recipiente leggermente unto, coperta con la pellicola.
Lasciate tutto nel forno spento fino al raddoppio.

Una volta raddoppiato, dividete l’impasto in due parti e stendete con le mani fino ad ottenere due dischi.
Mettete al centro la passata condita con sale e poco olio, la mozzarella tagliata a pezzi o sfilacciata e le foglie di basilico.
Chiudete il calzone sigillando le estremità e cuocete in forno statico alla massima temperatura per 20 minuti, mettendo il calzone 10 minuti nella griglia più bassa del forno e 10 minuti al centro.

Calzone al forno: 3 idee per farcirlo

Calzone salsiccia e friarielli

Ricerche frequenti:

Casatiello, che bontà: la ricetta e i consigli per farlo bene

La Cucina Italiana

Il casatiello è una torta rustica tipica della Campania che si prepara in genere durante il periodo pasquale insieme ad altre ricette tipiche del territorio. Scopriamo insieme la tradizione e la ricetta del casatiello.

Differenza tra casatiello e tortano

Molti confondono il casatiello con il tortano anche se non sono esattamente la stessa cosa perché nelle due ricette le uova vengono utilizzate in maniera diversa. Nel casatiello infatti le uova sono una decorazione e vengono posizionate intere e crude sulla superficie della torta, chiuse all’interno di una croce di impasto. Nel tortano, invece, vengono utilizzate sode, tagliate a pezzettini e aggiunte nell’impasto.

typical neapolitan casatiello with salami and cheeseenzodebernardo

La tradizione del casatiello

Questo rustico farcito con tante prelibatezze è servito come colazione o merenda nel periodo delle festività pasquali. È perfetto soprattutto per il pranzo al sacco nel giorno di Pasquetta quando si è soliti organizzare gite fuori porta. Si prepara il venerdì che precede la domenica di Pasqua perché deve lievitare per tutta la notte per poi essere cucinato nella mattina del sabato. Ha in genere la forma di una ciambella, ma alcuni la preparano ance a forma di torta.

Ripieno classico e rivisitato

Il ripieno classico è a base di salame di tipo napoli e formaggi misti, ma volendo si può osare anche con qualcosa di più. In alcune ricette, per esempio, troverete salsicce e friarielli, e altri ingredienti tipici della cucina campana.

Ricetta del casatiello

Sciogliete per prima cosa due panetti di lievito di birra in un bicchiere di acqua tiepida. Disponete poi a fontana 1 kg di farina su una spianatoia e ponete al centro il lievito sciolto, 100 g di strutto, un pizzico di sale e pepe e acqua tiepida quanto basta per creare un impasto liscio ed omogeneo. Lavorate l’impasto per circa dieci minuti in una planetaria o a mano sbattendolo sulla spianatoia con forza. Lasciatelo poi lievitare per due ore all’interno di un recipiente leggermente oliato e coperto da un canovaccio. Intanto tagliate a cubetti 400 g di formaggi misti come provolone piccante, grana, emmental e fontina e 400 g di salame tipo Napoli. Aggiungete un pizzico di sale e di pepe e riempite con questi ingredienti l’impasto una volta steso con il matterello. A questo punto potete seguire due strade: o lavorare nuovamente l’impasto e mescolarlo con formaggi e salumi, oppure potete arrotolare la massa sul ripieno creando un rotolo lungo e sistemarlo così all’interno di uno stampo a ciambella unto con lo strutto e leggermente infarinato. Sistemate poi sulla superficie della ciambella delle uova ben lavate e asciugate e chiudetele con delle croci di impasto. Lasciate lievitare tutto ancora per un’ora e poi cuocete a 180° per un’ora circa finché la superficie non sarà dorata e il casatiello non si staccherà dai bordi dello stampo. Servitelo tiepido, ma è buonissimo anche freddo.

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