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Colazione abbondante per dimagrire? Facciamo chiarezza

La Cucina Italiana

Una colazione abbondante viene considerata una valida strategia dietetica per favorire la perdita di peso. Anche diversi studi sugli animali suggeriscono che l’ora dei pasti può prevenire l’accumulo di chili indesiderati. Tuttavia, i meccanismi attraverso i quali i tempi dell’alimentazione potessero favorire la perdita di peso non erano così chiari.

Ecco che uno studio dell’Università di Aberdeen, pubblicato su Cell Metabolism, ha spiegato meglio queste dinamiche. 30 persone in buona salute, ma obese o, comunque, in sovrappeso, hanno seguito per 4 settimane due diete dimagranti ipocaloriche, con lo stesso numero di calorie, ma una diversa distribuzione oraria (una 45% a colazione, 35% a pranzo e 20% a cena; l’altra, rispettivamente, 20%, 35% e 45%). Il risultato: non ci sono state differenze nel dispendio energetico giornaliero totale o nel tasso metabolico delle calorie a riposo tra una dieta e l’altra. E nessuna differenza nella perdita di peso – entrambe hanno consentito ai partecipanti di dimagrire di circa 3 chili. 

Una diversità, però, è stata registrata: i partecipanti che consumavano più calorie al mattino avevano molta meno fame rispetto agli altri. Questo significa che una colazione abbondante non incide sul metabolismo, ma sull’appetito, e può aiutare a rispettare la dieta e a non cedere alla tentazione dello snack fuori pasto, perché diminuisce il grado di fame percepita.

Perché la colazione deve essere abbondante?

Il dettocolazione da re, pranzo da principe, cena da povero”, quindi, rimane un buon consiglio per tenersi in forma, ma non perché le calorie ingerite il mattino vengano bruciate più facilmente o in maggiore quantità. 

Ce lo conferma la nutrizionista Evelina Flachi, specialista in Scienza dell’alimentazione e presidente della Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare. «Sono d’accordo sul fatto che l’orario dell’assunzione di cibo non possa incidere sul metabolismo», ci spiega. «Ma è verissimo che la diversa distribuzione oraria dei pasti può favorire, in base all’attività dell’individuo, un maggiore senso di sazietà. Quello della colazione abbondante è un concetto sempre valido che però, ovviamente, può essere rivisto in base alla vita che si conduce e, quindi, al dispendio energetico nel corso della giornata». La distribuzione dei pasti può avere dunque un aspetto funzionale, ma «è sempre da valutare in modo personalizzato, perché non siamo tutti uguali e non svolgiamo lo stesso tipo di attività».

La dottoressa Flachi consiglia di attenersi alla dieta mediterranea, costituita da 3 pasti principali – colazione, pranzo e cena – e due eventuali spuntini, in modo da evitare di arrivare ai pasti principali con troppo appetito. «Perché un’alimentazione sia sana deve essere varia, equilibrata nelle scelte nutrizionali e moderata nelle porzioni. Una buona colazione non deve comunque necessariamente essere troppo calorica: si deve sempre tenere conto delle esigenze energetiche dell’individuo. E, in generale, è consigliabile una cena leggera per favorire un buon sonno, perché di sera il dispendio energetico è, di solito, minore».

Per il benessere, le entrate caloriche devono essere equiparate alle uscite, ai consumi energetici, che sono legati al metabolismo di base e all’attività motoria e fisica. Dunque, anche a chi è sedentario «consigliamo una camminata continuativa e costante senza forzo che duri almeno 45 minuti, ogni giorno o a giorni alterni. Un’attività che può essere svolta da chiunque, a qualunque età».

Il panettone gastronomico, come lo facciamo a La Cucina Italiana

Il panettone gastronomico, come lo facciamo a La Cucina Italiana

E’ la versione salata e arricchita del dolce natalizio della tradizione – qui a 6 strati. Vi regaliamo anche la versione dolce con 4 creme golose

Il panettone gastronomico, basta guardarlo e viene subito voglia di ridargli un ruolo da protagonista nelle feste per cui era nato: Natale e Capodanno. Conviviale, fantasioso, goloso. Un merito di Instagram è avere riportato sui nostri schermi tante cose belle, magari démodé o semplicemente dimenticate.

Dove si compra? O, per chi ha più pazienza, come si fa? Potete decidere di prepararlo da zero, pane di base compreso, oppure di comprarlo pronto da servire, ripieno e già tagliato per non rovinare il delicato assemblaggio. In questo caso, rivolgetevi a pasticcerie e gastronomie di alto livello per garantirvi la massima freschezza.

Un buon compromesso è acquistare la base pronta e farcirla a casa, come più vi piace. Procuratevi l’apposito pan canasta, una via di mezzo tra il pan brioche e il pancarré, a base di farina, uova e burro: ha un sapore neutro che si presta al ripieno dolce, con creme, ganache e frutta secca, oppure salato, con salse, formaggi, salumi.

Farcire il panettone gastronomico non è difficile, e se possiamo darvi un suggerimento per semplificare l’approccio, pensate di preparare dei tramezzini. Dividete il cilindro di pane in 5-6 dischi; poi tagliateli a metà; farcite con condimenti precedentemente preparati e presentate il vostro piccolo capolavoro.

È un ottimo aperitivo con le bollicine, e un antipasto giocoso quando si è già seduti a tavola: ognuno prenderà dal mega sandwich lo spicchio che lo alletta di più. La versione dolce, invece, conclude il pasto, ma è anche un’elegante merenda all’ora del tè.

Come si fa:

Il trucco per facilitare l’assaggio del panettone gastronomico è mettere due fette tra le farciture. Così, la singola porzione diventa un vero e proprio sandwich. Per tradizione, gli strati sono cinque, ma noi qui abbiamo esagerato e ne abbiamo fatti sei:

Cocktail di gamberi

Abbiamo preparato la salsa rosa mescolando maionese e ketchup, ma ognuno può scegliere la sua ricetta da spalmare sulla fetta di panettone. Distribuitevi sopra i gamberetti. Abbiamo messo la stessa farcitura nel primo e ultimo strato.

Blini reinventato

Salmone affumicato e panna acida profumata con scorza di lime grattugiata e pepe rosa e guarnita con erba cipollina sminuzzata.
Dopotutto anche il panettone è un blini formato XXL.

Più facile di un toast

Fette di prosciutto crudo e robiola cremosa del Piemonte. Affettate qualche ravanello e mettetelo sopra.

Mortadella e salsa verde

Per preparare la salsa, servono una tazza di prezzemolo, 3 filetti di acciughe sott’olio, un cucchiaio di pistacchi e uno di capperi, 2 cetriolini e 60 g di olio extra-vergine. Frullate tutto per 15 secondi e la salsa è pronta.

Uova e maionese

Spalmate la maionese sulla fetta, copritela con fettine di uovo sodo e completate con qualche pomodorino ciliegia sott’olio.

Il panettone gastronomico dolce

Quattro creme per trasformare un classico panettone in un dessert spettacolare:

panettone gastronomico dolce

Panna alla vaniglia

Mescolate 250 g di panna fresca con 40 g di mascarpone, 2 cucchiai di zucchero a velo e i semi di 1/2 baccello di vaniglia. Montate con le fruste elettriche finché la crema non sarà soda. Spalmatela sul panettone e completate con chicchi di melagrana e mandorle a lamelle.

Zabaione

Sbattete 4 tuorli con 120 g di zucchero. Unite 100 g di vino bianco e 100 g di Marsala. Cuocete a fuoco basso, a bagnomaria, mescolando per 7-10 minuti finché lo zabaione non diventa spumoso. Raffreddatelo in frigo per 1 ora prima di usarlo per farcire.

Pistacchio

Amalgamate una crema ai pistacchi (si compra al supermercato) con una tazza di mascarpone. Stendetela su uno strato di panettone e cospargete di pistacchi in granella.

Cioccolato

Preparate una crema pasticciera con 8 tuorli e, a fine cottura, mentre è ancora calda, aggiungete 100-150 g di cioccolato fondente spezzettato. Lasciate raffreddare, poi spalmate la crema sulla fetta di panettone e aggiungete lamponi freschi.

Ricerche frequenti:

Il succo alla pera per la merenda dei bimbi lo facciamo in casa!

Il succo alla pera per la merenda dei bimbi lo facciamo in casa!

Una delle bevande preferite dei più piccoli si può preparare anche in casa, eliminando così i conservanti e ottenendo un succo di pera più sano

Completamente naturale, senza l’aggiunta di conservanti o additivi: sognereste anche voi un succo di frutta alla pera così per i vostri bambini? Nessun problema, basta prepararlo in casa. Non servono molti ingredienti e il risultato è quello di una bevanda più densa e consistente, sì dolce ma altrettanto salutare, perfetta per una merenda in famiglia o con i compagni di scuola. Potrete poi replicare la stessa ricetta con altra frutta amata dai vostri figli. Scopriamo insieme come preparare il succo di pera in casa.

La ricetta del succo di pera

Ingredienti

Per preparare il succo di pera vi serviranno: 1 kg di pere (frutto intero), 1 l di acqua, 80 g di zucchero, succo di 1 limone.

Procedimento

Pulite le pere: lavatele bene sotto l’acqua corrente, sbucciatele, eliminate il torsolo. Tagliatele in cubetti e conservatele nel succo di un limone così che non si scuriscano mentre attendono di essere cotte.

Mettete a bollire l’acqua con lo zucchero. Una volta raggiunto il bollore togliete la pentola dal fuoco e aggiungete le pere.

Attendete qualche minuto poi frullate con un frullatore ad immersione (state attenti a non scottarvi). Travasate il succo in una bottiglia di vetro e servitelo freddo. Potete conservarlo un paio di giorni in frigorifero.

Sfogliate la gallery per altri consigli sulla preparazione del succo di pera

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