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Come eliminare l’odore di fritto dalla cucina

La Cucina Italiana

Come eliminare l’odore di fritto dalla cucina

Avete fritto le melanzane? Il pesce? Il pollo? Le patatine? Le zeppole? Gli arancini? Le crocchette?
Immaginiamo fosse tutto buonissimo, ma anche che in casa sia rimasto un odore di fritto che è non del tutto piacevole, soprattutto se ha inondato anche la sala, le camere, le tende, i vostri vestiti, persino la scala del condominio rischiando che qualche vicino infastidito vi denunci?

Odore di fritto, non ti temo!

Se vi state chiedendo come prevenire tutto questo la prossima volta che preparerete qualche prelibatezza fritta, ecco sei consigli da seguire per evitare che, anche dopo qualche giorno, entrando in casa si capisca che avete fritto qualcosa.
Dall’aprire le finestre e chiudere le porte a come assorbire gli odori in modo naturale, sfogliate la gallery e scoprite tutti i rimedi possibili!

Come eliminare l’alcol dalla dieta

La Cucina Italiana

Eliminare l’alcol: perché ne parliamo? Perché l’assunzione di alcol è uno dei principali fattori di rischio per la salute. A oggi, come si legge sul sito del Ministero della Salute, non è possibile identificare i livelli di consumo raccomandabili o sicuri per la salute. Inoltre, le bevande alcoliche hanno diverse percentuali di alcol nella loro composizione ed è difficile stabilire un limite di consumo. «L’alcol presente in vino, birra e in tutte le bevande alcoliche è una sostanza tossica che rappresenta un fattore di rischio per patologie diverse tra cui l’ipertensione, le malattie del fegato, il cancro, da quello al seno a quello al colon retto e, ancora, l’osteoporosi e l’obesità», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. Ma c’è di più. «Negli studi che sono stati condotti si è visto che l’assunzione di alcol è in grado di danneggiare addirittura la salute mentale, aumentando il rischio di soffrire con il tempo di demenza, ansia e depressione», dice l’esperta. È sempre consigliabile eliminare alcolici ad alta gradazione, mentre per vino e birra si consiglia di limitare molto quantità e frequenza di assunzione. Ma esistono delle strategie ad hoc per eliminare l’alcol dalla dieta? Al di là dei casi in cui ridurre il consumo di alcolici potrebbe non essere facile e per questo potrebbe richiedere il supporto di uno specialista, si possono adottare dei piccoli accorgimenti a tavola. Ecco dunque come provare a eliminare l’alcol dalla dieta con delle piccole dritte.

Aumentate il consumo di verdura e frutta

Se avete deciso di smettere di bere, la prima strategia che può essere utile per stare alla larga da vino, birra e in generale da tutte le bevande alcoliche è aumentare il consumo di verdura e frutta. «Grazie alla ricchezza di fibre, i vegetali sono degli ottimi alleati per frenare la voglia di assumere alcol perché placano il desiderio di zuccheri, di cui queste bevande sono ricche».

Consumate pesce e uova

«L’assunzione di alcol favorisce la produzione di dopamina da parte del cervello, un neurotrasmettitore legato a sensazioni di piacere e gratificazione. Esistono dei cibi ricchi di un aminoacido essenziale che ne è il precursore chiamato fenilalanina», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Quindi nei menù spazio a uova, banane, pesce e cioccolato». Consumare questi alimenti può essere un aiuto per ridurre la voglia di bere. «Il pesce e le uova inoltre sono ricchi di acidi grassi essenziali, tra cui gli Omega 3, che contribuiscono alla sintesi degli ormoni del buonumore e del piacere».

A tavola non fatevi mancare la pasta

Per gestire il desiderio di bere sono ottimi alleati anche i carboidrati complessi e le vitamine del complesso B di cui sono fonte la pasta e i cereali. «Questi alimenti favoriscono la produzione di serotonina, un altro ormone che oltre ad aiutare a sentirsi appagati sostiene il sistema nervoso».

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I carciofi sono un concentrato di sostanze benefiche per la linea. Ecco perché sono l’ortaggio perfetto per chi è a dieta o ha bisogno di stare alla larga dall’aumento di peso

I carciofi sono uno degli ortaggi più apprezzati nella dieta mediterranea non solo per il loro gusto. Anche se non sono un alimento facile e veloce da preparare, sono super versatili in cucina. Si possono consumare in mille modi. Sono ottimi sia crudi conditi con del succo di limone, ricco di vitamina C che favorisce l’assimilazione del ferro, sia cotti preferibilmente al vapore per non alterarne le proprietà. Dal punto di vista nutrizionale, le foglie particolarmente amare sono una riserva straordinaria di vitamine, minerali come il magnesio e il potassio e di altre sostanze che agiscono in modo positivo sulla linea sotto diversi aspetti. Con l’aiuto di Valentina Schirò, biologa nutrizionista specializzata in scienza dell’alimentazione, vediamo quali benefici hanno i carciofi e perché conviene portarli a tavola per ritornare in forma e dire addio ai chili in più.

Danno sazietà e combattono la fame nervosa

«I carciofi sono particolarmente ricchi di fibre che sono in grado di rallentare l’assimilazione dei grassi e degli zuccheri nel sangue, contrastando la secrezione eccessiva di insulina, un ormone che favorisce il sovrappeso e tanti altri disturbi», spiega la nutrizionista Valentina Schirò. «Le foglie di questo ortaggio sono inoltre ricche di inulina che grazie alla sua azione prebiotica favorisce la salute dell’intestino, che è coinvolto a sua volta nella sintesi della serotonina, un neurotrasmettitore importante per la regolazione dell’umore e dell’appetito».

Sgonfiano e favoriscono il metabolismo

I carciofi sono ricchi di vitamina C e antocianine. «Queste sostanze antiossidanti hanno proprietà antinfiammatorie. Agevolano il microcircolo, stimolano il drenaggio dei liquidi e l’ossigenazione dei tessuti, contrastando la cattiva circolazione, il gonfiore e la pelle a buccia d’arancia». Il carciofo è inoltre una buona fonte di vitamine del gruppo B. «Ha un buon contenuto di vitamina B2, B3, B5, B6 e B9, che sono coinvolte nel corretto funzionamento del metabolismo di carboidrati, proteine e grassi, essenziale per ricavare energia e bruciare calorie».

Depurano

«I carciofi sono ricchi di composti fenolici, in particolare di polifenoli, che sono dei super alleati del corretto funzionamento del fegato. Sono una fonte straordinaria di cinarina, un antiossidante che è in grado di stimolare la secrezione della bile, agevolare la digestione dei grassi contenuti nei cibi e favorire la rimozione delle sostanze di scarto accumulate per via degli eccessi alimentari a livello epatico», dice la nutrizionista Valentina Schirò. I carciofi sono super anche per il corretto funzionamento dell’intestino. «Grazie alla ricchezza di fibre dall’azione lassativa, agevolano la motilità e favoriscono la regolarità intestinale, essenziale per mantenersi in forma e in salute».

Pasta con i carciofi: 25 ricette di pura bontà

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