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Cambio dell’ora: come stare meglio, da colazione a cena

La Cucina Italiana

A fine ottobre arriva puntuale il cambio dell’ora. Quando cambia l’ora nel 2022? Le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora indietro nella notte tra sabato 29 e domenica 30. Le giornate più corte e la riduzione delle ore di luce potrebbero favorire la comparsa di stati malinconici, stanchezza e creare delle difficoltà nel prendere sonno la sera, che possono influire sull’andamento delle giornate successive. 

«La minore esposizione al sole dovuta alla riduzione delle ore di luce abbassa i livelli di alcuni ormoni che regolano il ritmo circadiano dell’organismo e che sono strettamente legati al senso di benessere psicofisico» spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino.  Per ridurre al minimo i disagi non va sottovaluta l’alimentazione. Ecco cosa mangiare a colazione, pranzo e cena per sentirsi meglio dopo il cambio dell’ora legale.

A colazione, evitare i dolci

Al mattino vi svegliate stanchi e ancora assonnati? Nel primo pasto della giornata prediligete al posto di biscotti e dolciumi, del pane raffermo e tostato. «L’amido retrogradato e le fibre che contiene consentono un rilascio più lento degli zuccheri nel sangue e contrastano il rischio di sbalzi glicemici ed energetici» dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Si può ad esempio accompagnare anziché con un velo di marmellata con dell’avocado e un uovo, fonti entrambi di lipidi sani e altamente sazianti, capaci di regalare energia ma anche buonumore e una manciata di mandorle, che apportano magnesio, alleato del sistema nervoso».

A mezzogiorno puntate sui legumi

Del riso integrale condito con dell’hummus di ceci oppure semplicemente della pasta con le lenticchie o del farro con dei fagioli borlotti sono dei mix ideali per far fronte ai cali energetici e di umore, tipici delle prime giornate più corte. «Tutti questi piatti forniscono carboidrati complessi, fibre e vitamine del complesso B, ma anche triptofano, il precursore della serotonina e della melatonina, due ormoni che regolano l’umore e il sonno. Per completare il pasto invece l’ideale è aggiungere una porzione di insalata oppure di altre verdure a foglia come la verza o le bietole, che rallentano la digestione degli zuccheri e dei grassi e forniscono folati, preziosi per l’efficienza del metabolismo e del sistema nervoso». 

A cena, spazio al pesce

Un secondo a base di pesce come il branzino o l’orata accostato a un piatto di verdure cotte, facilmente digeribili e una fetta di pane integrale sono l’ideale per contrastare la sensazione di stanchezza a fine giornata ma anche sentirsi sazi e dormire meglio. 

«Un menù di questo tipo fornisce un buon apporto di vitamina B12 che aiuta a contrastare malumore e tristezza, di vitamina D e di lipidi polinsaturi, utili per favorire lo stato di sonnolenza serale» dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «Le fibre e i carboidrati complessi a lento rilascio del pane abbinati alle verdure con aggiunta di grassi come olio extravergine di oliva, aumentano invece la sazietà del pasto, contrastando i picchi e le ricadute della glicemia che possono favorire i risvegli durante la notte» suggerisce l’esperta. 

«E per fronteggiare la fame che potrebbe ricomparire qualche ora dopo la cena favorita anche dal cambio di orario si può ricorrere invece a un quadratino di cioccolato fondente con almeno l’80 per cento di cacao amaro, che con un basso tenore di zuccheri risolleva l’umore». 

Bazlama – Ricetta di Misya

Bazlama - Ricetta di Misya

Innanzitutto lavate le patate, bucherellatele con i rebbi di una forchetta e cuocetele in microonde per circa 5 minuti o finché non risulteranno morbide (dipende dalle dimensioni delle patate), quindi pelatele e frullatele con il latte.
(In alternativa potete lessare normalmente le patate in acqua bollente sul fuoco per circa 35 minuti.)

Mettete in una ciotola farina, lievito, patate e sale e lavorate fino ad ottenere un impasto morbido ma compatto e omogeneo.

Coprite la ciotola con pellicola per alimenti e lasciate lievitare per almeno 1 ora o fino al raddoppio, quindi dividetelo in 6 palline uguali, copritele con pellicola e lasciatele riposare per 30 minuti.

Stendete le palline con il matterello sul piano di lavoro leggermente infarinato.

Ungete una padella con poco burro e cuocete 1 bazlama per volta, da entrambi i lati, a fiamma medio-bassa.

Spennellate con burro e cospargete con prezzemolo.

Il bazlama è pronto: servitelo subito o conservatelo a temperatura ambiente fino a 3-4 giorni.

Ecco gli spaghetti all’arrabbiata di Ruben Bondí | La Cucina Italiana

Ecco gli spaghetti all'arrabbiata di Ruben Bondí
| La Cucina Italiana

Spaghetti all’arrabbiata en plein air. Cucinare all’aperto ha assunto un nuovo significato da quando Ruben Bondì, conosciuto dal popolo dei social come @cucinaconruben, ha iniziato a cucinare sul suo balcone a Trastevere.

È venuto anche a trovarci in redazione, a Milano, e ha preparato per noi i suoi spaghetti all’arrabbiata con il pecorino romano, dopo aver piazzato i fornelli proprio sul nostro terrazzo.

Ma quante versioni di spaghetti all’arrabbiata esistono? Ognuno ha la sua ricetta di pasta piccante. Ecco quella di Ruben che, per dare un tocco più «milanese» al piatto, con il pecorino ha fatto una salsa!

Ecco la ricetta.

Spaghetti all’arrabbiata con salsa di pecorino di Ruben Bondì

Ingredienti (per 4 persone)

320 g spaghetti
150 g panna fresca
50 g Pecorino Romano Dop 
1 confezione di pomodori pelati
1 spicchio di aglio
1 ciuffo di prezzemolo
1 peperoncino fresco
1 limone
olio extravergine di oliva
sale

Procedimento

Versate in una padella di grandi dimensioni 3-4 cucchiai di olio extravergine di oliva.

Sbucciate lo spicchio di aglio, poi schiacciatelo appena, quindi tritatelo finemente. Rosolatelo nella padella con l’olio aggiungendo anche 3-4 gambi di prezzemolo e 1 peperoncino tagliato a rondelle fini (dosate la quantità secondo il vostro gusto). I gambi del prezzemolo daranno sapore, ma andranno tolti poco prima della fine della cottura.

Raccogliete i pomodori pelati in una ciotola e spezzettateli con le mani. Quindi versateli nella padella con olio, aglio e peperoncino. Salate il sugo e dopo 3-4 minuti di cottura sulla fiamma media eliminate i gambi del prezzemolo.

Grattugiate il Pecorino Romano Dop.

Scaldate la panna fresca in una casseruola. Quando avrà raggiunto il bollore, unite il pecorino grattugiato, spegnete e mescolate continuamente per alcuni minuti, fino a che il pecorino non si sarà perfettamente sciolto e non avrete ottenuto una salsa liscia.

Nel frattempo portate a bollore una pentola di acqua salata e cuocetevi gli spaghetti al dente.

Preparate un trito fine con le foglie del prezzemolo.

Scolate gli spaghetti ancora al dente direttamente nella padella con il sugo, profumate con il prezzemolo tritato e con una generosa grattugiata di scorza di limone.

Distribuite gli spaghetti all’arrabbiata nei piatti e completate ciascuno con un cucchiaio di salsa di pecorino.

Gustate subito!

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