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Come preparare la sangria | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Estate, voglia di sangria. Chiunque abbia trascorso una vacanza in Spagna, non può fare a meno di ricordare le strade affollate all’ora dell’aperitivo, il vociare, la musica, quell’atmosfera leggera e i banconi dei bar pieni di caraffe colme di un liquido rosso rubino, la sangria, sinonimo di fiesta.

Fresca e alcolica, è la bevanda ideale per movimentare le calde sere d’estate. Il cocktail, a base di vino rosso, spezie e frutta, è stato inventato nella penisola iberica: pare che i primi ad averlo mixato siano stati i contadini portoghesi. Il nome lo deve al colore che ricorda quello del “sangre”, sangue in spagnolo.

Sangria: una ricetta e qualche variante

La vera sangria spagnola deve essere bilanciata nei sapori e nella gradazione alcolica. Questi gli ingredienti della ricetta classica: una bottiglia di vino rosso, due pesche, una mela, il succo di due arance e quello di mezzo limone, una stecca di cannella, due cucchiai di zucchero e due di acqua. Per la preparazione per prima cosa mettere un pentolino con l’acqua sul fuoco, quando è calda aggiungere lo zucchero e aspettare finché non si sarà completamente sciolto. In una caraffa da due litri mettere la frutta tagliata a cubetti (la mela può rimanere con la buccia, le pesche, invece, vanno spellate). A questo punto versare il vino, il succo delle arance e del limone e l’acqua zuccherata. Aggiungere la stecca di cannella e, per chi lo desidera, un bicchierino di Cointreau o di Brandy. Ricoprire la caraffa con della pellicola e metterla in frigorifero per un paio di ore. Oltre alla versione classica, con vino rosso, esistono anche alcune varianti, come la sangria bianca, con il prosecco, molto diffusa in Catalogna, o la sangria con frutti di bosco. In questo caso, il procedimento non cambia ma la frutta sarà composta da 100 grammi di fragole, 100 grammi di more, 100 grammi di mirtilli e 100 grammi di lamponi.

4 regole fondamentali per una sangria perfetta

Trovare due sangria uguali è impresa ardua perché, chiunque la prepari, segue i propri gusti e il proprio occhio. Per farla buona ci sono comunque 4 regole fondamentali da seguire. Meglio usare un vino rosso fruttato, di buona qualità e con una gradazione alcolica abbastanza elevata, visto che poi viene diluito. In Italia si possono usare Alicante o Cannonau. La frutta deve essere matura al punto giusto e tagliata a cubetti non troppo piccoli. La terza regola è la macerazione: frutta, vino, spezie, zucchero e, per chi lo mette, liquore, devono riposare insieme almeno un’ora, meglio due, prima che il cocktail venga servito. Ultima, ma non meno importante, è la temperatura: la sangria deve essere fredda, anzi freddissima. Per finire un trucco: onde evitare diventi troppo acquosa, anziché aggiungere il ghiaccio direttamente nella caraffa, meglio metterlo nei bicchieri, altrimenti si può congelare parte della sangria e aggiungere i cubetti al resto della bevanda cinque minuti prima di servirla.

Pasta alla zozzona: ingredienti e preparazione

La Cucina Italiana

Non solo di gricia e carbonara si vive a Roma. Forse meno famosa delle illustri “sorelle” ma altrettanto gustosa e di estrazione tradizionale, la pasta alla zozzona è uno dei grandi classici della cucina romana. Un piatto che di “zozzo” non ha davvero nulla in realtà, ma che si chiama così solo perché nel dialetto romanesco questa espressione sta a indicare anche qualcosa di molto pasticciato, che fatica a essere descritto in modo chiaro.

È proprio per questo motivo che il motto della pasta alla zozzona potrebbe essere «Chi più ne ha più ne metta». Si tratta, infatti, di una ricetta molto ricca e molto condita, ideale per un pranzo in compagnia che non contempli diete e calcolo di calorie. In fin dei conti se «semel in anno licet insanire», è il caso di farlo con qualcosa di veramente irresistibile che possa lasciare un ottimo ricordo per molto tempo.

La ricetta della pasta alla zozzona

Ingredienti per 4 persone

400 g di rigatoni o penne rigate 
passata di pomodoro 
3 salsicce fresche di maiale molto saporite da fare a pezzetti 
150 g di parmigiano reggiano 
150 g dì pecorino stagionato 
1 bicchiere di vino rosso 
sale
pepe
olio extravergine di oliva 

Procedimento

Lavate le salsicce e togliete il budello che ricopre la carne, quindi fatele a pezzetti. Mettete l’olio di oliva extravergine in una padella antiaderente e accendete il fuoco. Quando l’olio inizia a soffriggere aggiungete le salsicce sbriciolate. Nel frattempo mettete a cuocere la pasta in abbondante acqua salata. Mentre la salsiccia cuoce sfumatela ripetutamente con il vino rosso a fuoco vivo. Scolate la pasta al dente e mettetela nella padella insieme alla salsiccia. Mescolate per bene e spegnete il fuoco, aggiungete quindi il parmigiano e il pecorino (meglio non insieme) e continuate a mantecare la pasta. Solo alla fine aggiungete due cucchiai di passata di pomodoro e, continuando sempre a mescolare, aggiustate di pepe e sale. Impiattatela, aggiungete ancora un po’ di formaggio, olio a crudo e portate in tavola la vostra buonissima pasta alla zozzona.

Torta croccante amarena – Ricetta di Misya

Torta croccante amarena - Ricetta di Misya

Innanzitutto preparate il gelato: montate con le fruste elettriche la panna ben fredda di frigo.
Incorporate latte condensato e vaniglia delicatamente, mescolando con una spatola con un movimento dal basso verso l’alto, per non far smontare la panna.

Scolate le amarene dallo sciroppo, tenendolo a parte e unendoci poi (allo sciroppo) la marmellata.

Rivestite lo stampo con pellicola per alimenti abbondante, in modo da lasciarla lunga oltre i bordi, così che possiate usarla per coprire la parte in cima prima di metterla in freezer e che sia anche più agevole tirare la torta fuori dallo stampo.
Versate metà del composto nello stampo, aggiungete metà delle amarene e metà dello sciroppo, coprite con il gelato restante e poi completate con le restanti amarene e sciroppo.

Con uno spiedino, create dei movimenti circolari per variegare il gelato, quindi coprite con la pellicola e lasciate in freezer per almeno 8-10 ore.

Preparate il croccante: fate sciogliere lo zucchero con l’acqua in una padella antiaderente a fiamma bassa, lasciate che inizi a caramellare e quando sarà bello dorato aggiungete le nocciole e mescolate, quindi trasferite su di un foglio di carte forno, coprite con altra carta forno, appiattite fino a create uno strato più o meno uniforme e lasciate raffreddare.

Una volta freddo, tritate grossolanamente il croccante.

Spezzettate il cioccolato e scioglietelo (in microonde o a bagnomaria), quindi aggiungete il burro e mescolate fino a farlo sciogliere in maniera uniforme.

Assemblate la torta: capovolgetela su un piatto da portata o un vassoio, sfilate lo stampo e poi tirate via delicatamente la pellicola.
Glassate la superficie con il cioccolato e aggiungete subito il croccante, prima che il freddo della torta faccia solidificare il cioccolato.

La torta croccante amarena è pronta, non vi resta che gustarvela.

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