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Pasta e fagioli ricette

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I costi nascosti del cibo sul pianeta Terra

I costi nascosti del cibo sul pianeta Terra

Se tenessimo conto dell’impatto ambientale della produzione degli alimenti, la carne, ad esempio, arriverebbe a costare il 146% in più. I risultati di una ricerca tedesca

Ci sono i costi diretti, quelli che influenzano il prezzo in un prodotto, e ci sono i costi nascosti, ovvero quelli che non incidono sul prezzo di un bene, ma che impattano su altri aspetti. Nel caso del cibo, un costo indiretto è rappresentato dall’impatto ambientale della produzione alimentare. Ed è proprio tenendo conto del costo sul pianeta (inquinamento, cambiamenti climatici, ecc) che una ricerca tedesca, pubblicata su Nature, ha provato a ricalcolare il prezzo degli alimenti.

Il costo del cibo in base all’impatto sul pianeta

Il risultato? Per esempio, se il prezzo della carne dovesse compensare i danni all’ambiente prodotti dagli allevamenti – in termini di utilizzo di risorse come suolo e acqua, emissioni di metano, produzioni di foraggi con fertilizzanti e pesticidi – questo aumenterebbe del 146%. I prodotti lattiero-caseari aumenterebbero invece del 91%; i vegetali, in particolare quelli biologici, solo del 6%.

Per quanto riguarda la carne biologica, i ricercatori hanno affermato che si aspettavano performance migliori: l’allevamento biologico riduce l’uso di sostanze inquinanti, ma a livello di emissioni e di utilizzo di suolo per il pascolo non è comunque sostenibile. Anche se – aggiungiamo noi – nel caso del biologico ci sarebbero altri aspetti da considerare come il rispetto del benessere animale e i vantaggi per la salute.

Aumentare i prezzi per aumentare la sostenibilità della dieta

Secondo gli studiosi che hanno condotto la ricerca, aumentare il prezzo del cibo in base all’impatto ambientale spingerebbe i consumatori ad acquistare automaticamente quello che è più sostenibile per l’ambiente, riducendo il consumo di carne e privilegiando quello di frutta, verdura, legumi. L’aumento di prezzo dei beni alimentari, aggiungono, andrebbe però sostenuto da politiche di sussidi sociali per garantire a tutti l’accesso al cibo sostenibile.

» Pasta frolla Napoli – Ricetta Pasta frolla Napoli di Misya

Misya.info

La pasta frolla Napoli è una ricetta base tipica, naturalmente, delle mie parti, ovvero della cucina campana. Si tratta di un impasto per pasta frolla alle mandorle. Ebbene sì, la particolarità di questa ricetta è data proprio dalla sostituzione di una parte della farina con farina di mandorle. Questa frolla, solitamente aromatizzata all’arancia invece che al limone, è molto croccantina (se preferite una frolla più morbida, aggiungete un pizzico di lievito per dolci), ma poi si scioglie in bocca, è adatta soprattutto per biscotti e tartellette, ma potete usarla anche per le crostate.
Tende a colorarsi più velocemente, quindi occhio ai tempi di cottura. Se volete variare la ricetta, ricordate che la farina di frutta secca non deve mai superare il peso dello zucchero, inoltre di solito si usa zucchero a velo, proprio per assorbire l’olio della frutta secca. Credo di avervi detto tutto, quindi vi lascio alla ricetta della pasta frolla napoletana e noi ci leggiamo più tardi :*

 

Lavorate a crema burro e zucchero, quindi incorporate prima l’uovo con gli aromi e poi le farine con il sale.

Impastate velocemente fino ad ottenere un composto omogeneo.

Coprite il panetto con pellicola per alimenti e lasciate riposare in frigo per almeno 30 minuti.

Dopo il riposo in frigo, la pasta frolla Napoli sarà pronta per essere utilizzata per tutte le vostre preparazioni.

Ricerche frequenti:

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