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Torta mimosa: la storia e la ricetta del dolce reatino

La Cucina Italiana

È il dolce simbolo della Giornata internazionale dei diritti delle donne, classico immancabile sulle tavole dell’8 marzo: la torta mimosa è diventato il dolce per eccellenza della commemorazione più controversa di sempre. Che sia giusto o no celebrare questa giornata non spetta a noi dirlo – tantomeno in questa sede – sta di fatto che la torta mimosa è amata e apprezzata da oltre 60 anni.

Com’è fatta la torta mimosa?

Ma procediamo con ordine. Com’è fatta la torta mimosa? Questo dolce – che si chiama così proprio perché la forma ricorda il fiore omonimo, l’Acacia dealbata – è fatto di pan di Spagna bagnato generalmente con una bagna di Grand Marnier, maraschino, marsala o succo di ananas; farcito di crema pasticcera o crema diplomatica, ricoperto di panna o chantilly e poi di pan di Spagna spezzettato. O perlomeno è quello che generalmente si fa per prepararla, perché il suo inventore non ha mai voluto svelare la ricetta originale.

Come nasce la torta mimosa?

Erano gli anni 60, e un ristoratore di Rieti, Adelmo Renzi, dopo essersi formato in alcuni tra i più importanti ristoranti romani torna nella sua Rieti per dedicarsi all’istituto alberghiero in cui insegnerà per molti anni e per aprire il famoso Ristorante del Teatro Flavio, dove nelle pause degli spettacoli gli spettatori gustavano le sue delizie: le tortine frangipane, la bavarese al caffè e la torta mimosa. A Rieti le sue delizie erano molto apprezzate, ma la vera notorietà per la torta mimosa arrivò quando Renzi portò la torta mimosa a Sanremo per un concorso di pasticceria. Cosa poteva esserci di meglio di una torta dedicata a un fiore nella Città dei Fiori? La torta, nemmeno a dirlo, vinse il concorso e la città ligure la elesse a suo dolce simbolo. Ecco perché sono in molti a dire che sia Sanremo la città natale della torta mimosa.

La storia continua ancora oggi

Il ristorante chiude nel 1989. Ma fin da subito le tre figlie di Adelmo Renzi – Maria Rosaria, Alessandra e Paola – coltivano il sogno di portare avanti l’attività del papà-cuoco. È prima Paola con la mamma Maria Luisa che apre una torteria in onore di papà Adelmo. La torteria chiude nel 2005, ma Paola non si arrende. Insieme alle sorelle crea un marchio, lo registra, cerca il locale e finalmente nel 2018 nasce la nuova torteria: La Mimosa di Adelmo, oggi presente sia a Rieti sia a Roma.

Torta mimosa: la ricetta

Come detto poco sopra, la ricetta originale non si conosce. Vi proponiamo però la versione di “La Cucina Italiana”.

Ingredienti

Per il pan di Spagna

  • 225 g di zucchero
  • 225 g farina
  • 6 uova
  • 1 bustina di vanillina
  • sale
  • burro e farina per lo stampo

Per farcire e servire

  • 400 g di panna fresca
  • 350 g di crema pasticciera
  • Grand Marnier
  • zucchero semolato
  • zucchero a velo

Procedimento

Per il pan di Spagna

  1. Montate le uova con lo zucchero ottenendo una spuma gonfia.
  2. Incorporatevi delicatamente la farina e la vanillina, setacciandole.
  3. Trasferite l’impasto in uno stampo a cerniera (ø cm 28), imburrato e infarinato, poi infornatelo a 180 °C per 25-30 minuti. Sfornate la torta e lasciatela raffreddare su una gratella.
  4. Rifilatela a forma di calotta. Dividetela in tre dischi e spennellateli con il Grand Marnier.

Per la farcitura

  1. Unite alla crema 200 g di panna montata; con essa farcite i due strati della torta ricomponendola.
  2. Spennellatela anche all’esterno con il liquore, spalmatevi sopra la crema rimanente e poi gli altri 200 g di panna, montata con g 20 di zucchero semolato.
  3. Cospargete la superficie con i ritagli di pan di Spagna, in finissime briciole, e passate la torta in frigo. Servitela con zucchero a velo.

Ricetta Focacce con indivia belga, la ricetta

Ricetta Focacce con indivia belga, la ricetta

Le focacce con indivia belga sono ideali da servire come aperitivo o come antipasto nella stagione fredda, quando c’è disponibilità di questo ortaggio. Le focacce, piccole e soffici, sono completate dall’indivia belga con il suo caratteristico gusto amarognolo. Realizzarle è semplice e veloce.

Per prepararle siamo partiti dalla pasta di pane pronta e ne abbiamo ricavato delle palline che poi abbiamo allargato a mo’ di focaccina. Vi abbiamo adagiato sopra delle rondelle di indivia belga e, dopo aver lasciato riposare la pasta per qualche minuto, abbiamo infornato tutto insieme per un quarto d’ora.

Scoprite anche queste ricette: Focaccia ai cereali con ricotta e scarola, Schiacciatine tonde, Schiacciatine aromatiche, Focaccia all’olio extravergine d’oliva.

Cosa fare con gli albumi avanzati? Tante idee antispreco

La Cucina Italiana

Delle uova non si butta via niente. Se avanzano i tuorli si fa lo zabaione, ma cosa fare con gli albumi avanzati? Con gli albumi avanzati si possono fare davvero tantissimi piatti sfiziosi e golosi, qui vi proponiamo 10 idee al volo e 10 ricette realizzate nella nostra cucina di redazione. Prima andiamo a capire quanto fanno bene gli albumi rispetto ai tuorli: conoscere l’ingrediente è fondamentale per una sana alimentazione. E poi cuciniamo nel valore dell’antispreco!

Di cosa sono fatti gli albumi

Gli albumi sono la parte bianca dell’uovo, quella più leggera e dal potere addensante. Chimicamente sono composti al 90% da acqua e per il resto da proteine, sali minerali come magnesio, sodio e potassio, vitamine del gruppo B e glucosio. A differenza del tuorlo, gli albumi non contengono grassi e colesterolo.

cosa fare con albumi avanzati

Come utilizzare gli albumi

Gli albumi in cucina

Molto spesso gli albumi in cucina avanzano perché i tuorli sono più utilizzati per la preparazione di torte, frolle e pasta. Non pensate nemmeno per un attimo di buttarli via! Forse non sapete che sono un ingrediente molto versatile, ideale per la preparazione di molti dessert e anche di piatti salati. Ecco qualche idea per voi.

10 idee con gli albumi avanzati

1.Frittata

Ovviamente la più semplice tra le ricette è la frittata. Basta sbattere leggermente gli albumi mescolati con un pizzico di sale e un po’ di parmigiano e latte e poi cuocere tutto in una padella antiaderente calda e leggermente unta. Potete arricchirla con le verdure oppure farcirla con del formaggio come una omelette. Questa frittata è leggera e perfetta anche per una prima colazione, sia in versione salata che dolce, semplicemente accompagnata con un po’ di confettura.

2. Pasta fresca

Si può preparare un’ottima pasta fresca solo con gli albumi. Per 200 g di farina aggiungete 3 albumi (quindi 100 g) e lavorate con le mani. Potete utilizzare la farina 00 o quella di semola di grano duro. Otterrete una pasta leggera e ottima da condire con semplice pomodoro o verdure, perfetta anche da fare in forno.

3. Polpette

Per rendere le polpette compatte si aggiunge sempre un uovo. In realtà la componente addensante è l’albume, quindi basta aggiungere quello. Vale un po’ per tutti i tipi di polpette, sia per quelle di carne, sia per quelle di pesce e anche per le vegetariane a base di verdure e legumi. Per regolarvi con le dosi la proporzione è di 350 g di carne, pesce o altro e un albume.

4. Maionese

Per accompagnare delle polpette fritte con una salsa non troppo grassa potete preparare una maionese senza tuorli, solo con gli albumi. Ne bastano due da montare con 250 ml di olio di semi di girasole aggiunto a filo come si fa per la maionese classica. Per montare gli albumi usate una ciotola ampia, che consentirà di integrare molta aria con facilità e ottenere così una consistenza setosa e liscia. L’assenza di tuorli rende questa salsa particolarmente leggera e delicata. Per dare un tocco di sapore in più aggiungete della senape oppure delle spezie come paprika o curry.

5. Rösti

Per preparare il rösti, delizia tipicamente svizzera a base di patate, potete sbollentare le patate (circa 5 grandi) per 15 minuti o utilizzarle a crudo. Dopo averle grattugiate aggiungete una cipolla tritata, l’albume di un uovo, sale e pepe e cuocete il composto all’interno di una padella antiaderente ben calda e oliata. Otterrete una schiacciata di patate croccante e saporita da servire con salse a piacere o da mangiare così al naturale. Una delizia!

6. Meringhe

Il primo dolce che viene in mente quando si parla di albumi è la meringa. Per prepararla montate lo stesso peso di albumi e di zucchero fino ad ottenere un composto compatto e lucido. Poi aggiungete un po’ di succo di limone e con un sac à poche componete le meringhe su una placca da forno cercando di farle tutte uguali. Cuocete un forno statico a 70° per circa due ore e poi lasciatele raffreddare nel forno spento e leggermente aperto finché non si saranno seccate per bene.

7. Pavlova

La versione grande e a forma di torta delle meringhe. La pavlova si prepara allo stesso modo anche se qualcuno preferisce aggiungere un pizzico di amido di mais nel composto per renderlo più friabile. Una volta montati gli albumi con lo zucchero, il limone e l’amido, bisogna utilizzarli per creare la base di questa torta. Spalmate il composto su un foglio di carta forno e cuocete come spiegato per le meringhe. La pavlova viene decorata con panna montata e frutta fresca e anche con la crema pasticcera se volete renderla più ricca.

8. Macaron

I macaron sono dei pasticcini francesi a base di albumi e farina di mandorle. Sono più complessi da preparare rispetto alle meringhe perché devono essere tutti della stessa dimensione. Una volta pronti, infatti, vanno farciti a due a due con una ganache. Come si fanno i macaron? Per prima cosa mescolate 130 g di farina di mandorle e 220 g di zucchero a velo. A parte montate 120 d di albumi a neve ben ferma. Aggiungete in diversi momenti lo zucchero semolato, lentamente. Trasferite gli albumi in una ciotola e piano piano aggiungete il mix di farina e zucchero a velo, facendo molta attenzione a non smontare il bianco dell’uovo. Mescolate con movimenti dall’alto verso il basso. Aggiungete il colorante alimentare in polvere che desiderate, sempre mescolando delicatamente. Poi prendete una teglia, posizionate un foglio di carta da forno e disegnate dei cerchi del diametro di circa 4 centimetri. Usando una sac à poche versate l’impasto all’interno dei cerchi senza riempirli completamente. In questo modo otterrete macaron tutti uguali. Lasciate riposare per circa mezz’ora l’impasto così disposto e poi infornate per circa 12 minuti a 145°. Una volta fatti raffreddare, farciteli con della ganache preparata con 300 g di cioccolato fondente sciolto in 200 g di panna fresca calda.

9. Glassa

Anche nota come ghiaccia reale, questa è la tipica glassa che viene utilizzata per decorare i biscotti di Natale o per decorare le torte in pasta di zucchero. Prepararla è molto semplice, lavorarla un po’ meno. Per ottenere un composto bianco e abbastanza compatto basta mescolare l’albume fresco e non montato con dello zucchero a velo, aggiungendolo poco per volta fino a raggiungere la giusta consistenza. Per 30 g di albumi occorreranno circa 150 g di zucchero a velo. Aggiungete anche un goccio di succo di limone per eliminare il sapore dell’uovo.

10. Fluffosa o Chiffon cake

Concludiamo questa carrellata di ricette con una torta elegante e di grande effetto. In Italia la chiamiamo “fluffosa” mentre in inglese si chiama Chiffon Cake. Capirete dal nome che si tratta di un dolce soffice, alto, morbido come una nuvola, come chiffon. Per prepararlo avete bisogno di uno stampo speciale perché la torta deve riposare a testa in giù per qualche ora per diventare alta e lievitata com’è. Se siete curiosi di provarla qui trovate la ricetta della Fluffosa.

10 ricette de La Cucina Italiana per recuperare gli albumi avanzati

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