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i segreti della nonna Riccarda | La Cucina Italiana

i segreti della nonna Riccarda
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Non penserete che preparare una polenta buona sia una cosa semplice? Secondo Riccarda Boroni, ex magliaia, single per scelta, nonna adottiva dei figli dei suoi cugini, ci sono alcuni segreti per farla perfetta: farina di qualità, paiolo in rame, mestolo di abete e, naturalmente, stufa a legna dove viene meglio perché cuoce direttamente sul fuoco. Facile per Riccarda, che abita a Bocenago, un paesino prima di Pinzolo in Val Rendena, dove la pregiata farina di Storo, ottenuta da pannocchie rosse, si trova in qualunque supermercato, e quasi tutti hanno in casa un paiolo e un bastone di legno per mescolare.

«Quando si addensa, bisogna girare vigorosamente per almeno quarantacinque minuti», spiega la signora. Una volta pronta, si versa su un tagliere e da lì si procede secondo ricetta. Un suo cavallo da battaglia è la polenta cunciada (da non confondere con quella concia): la divide in gnocchetti della dimensione di un cucchiaio, li mette a strati in una zuppiera con tanto formaggio grana in mezzo, e li condisce con abbondante burro fuso e salvia. Non leggerissima, ma squisita. Oppure la serve a fette con crauti, cotechino e pivarada, una crema di pane molto pepata che si fa da quelle parti. «Sa la cosa bella della polenta?», chiede. «Non se ne butta nemmeno una briciola. Quella avanzata si può abbrustolire e mangiare con il formaggio, oppure si rosola in padella con burro e zucchero, tagliata a fettine sottilissime. Una merenda deliziosa». Polenta a parte, Riccarda, depositaria di molte ricette trentine di una volta, è tra le poche che fanno ancora il patùgol, un pasticcio di patate e formaggio tipico delle Valli Giudicarie, e la torta di erbette (del suo orto) con uva sultanina e zucchero a velo, a dimostrare che nella cucina di casa e del riciclo tra dolce e salato non c’è confine.

Polenta buona, cotechino e crauti con la pivarada

«Per la polenta, porto a bollore nel paiolo messo sulla stufa (o in una casseruola con il fondo pesante, ndr) un litro e mezzo scarso di acqua con 1 cucchiaino di sale. Tuffo due farine di mais, una grossa e una fina, 150 grammi per tipo, e intanto mescolo velocemente con una frusta per non creare grumi; cuocio la polenta per 45 minuti circa senza smettere di rimestarla con il bastone o con un cucchiaio di legno. Il cotechino lo bucherello con uno stecchino e lo faccio sobbollire per un’ora e mezza, partendo da acqua fredda, poi cambio l’acqua e lo lesso ancora un’altra ora e mezza tenendo da parte un po’ di quest’ultima acqua. Cuocio i crauti in un soffritto di cipolla e pancetta per tre ore. Per la pivarada, stempero il pangrattato con poca acqua fredda, lo insaporisco con mezzo dado vegetale, un po’ di burro, un mestolino della seconda acqua del cotechino tenuta da parte e pepe macinato, poi la cuocio per 45 minuti e verso la fine aggiungo una bella manciata di grana grattugiato. La consistenza dovrà risultare cremosa, come quella del semolino».

Torta salata lenticchie e cotechino

Torta salata lenticchie e cotechino

Innanzitutto cuocete le lenticchie: potete aggiungere solo l’alloro, come ho fatto io, o anche cipolla, sedano e carota, se preferite; aggiungete il brodo e cuocete per 30-40 minuti: quando l’acqua del brodo sarà evaporata aggiungete la passata e cuocete per altri 5-10 minuti, in modo che le lenticchie risultino piuttosto asciutte, quindi aggiustate di sale e lasciate raffreddare.

Nel frattempo cuocete il cotechino secondo le modalità riportate sulla confezione, quindi spellatelo, tagliatelo a fette e lasciate raffreddare anch’esso.

Tagliate via dalla sfoglia una striscia in modo da renderla un quadrato e tenete da parte la parte tagliata.
A questo punto potete assemblare la torta salata: aprite il rotolo di sfoglia, create un quadrato con metà delle lenticchie al centro e disponeteci sopra le fette di cotechino, quindi completate con le lenticchie restanti.

Richiudete i lembi vuoti di sfoglia sul ripieno e capovolgete, in modo che i bordi della sfoglia siano nella parte inferiore.
Disponete sulla teglia rivestita di carta forno e spennellate con l’uovo dopo averlo leggermente sbattuto con il latte.

Ricavate 4 strisce dalla sfoglia avanzata e poggiatene 2 a incrocio sulla torta rustica (infilate i lembi sotto la torta).

Con la sfoglia rimasta create un fiocco, usando dei tubolari o della carta di alluminio arrotolata per tenere sollevati gli anelli del fiocco.

Aggiungete il fiocco sulla torta, spennellate con l’uovo anche le parti aggiunte e cuocete per circa 20-30 minuti o fino a doratura in forno ventilato preriscaldato a 190°C.
Lasciate almeno intiepidire prima di rimuovere delicatamente i tubolari.

La torta salata lenticchie e cotechino è pronta, non vi resta che servirla.


Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP, che gusto!

La Cucina Italiana

Dal 9 all’11 dicembre, nella centralissima piazza Roma a Modena, si celebra la Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP, giunta all’undicesima edizione. 

Dopo i due anni di pandemia, la manifestazione torna in grande stile con il format tradizionale e il concorso nazionale di cucina che vede tra i giudici lo chef tristellato Massimo Bottura.

Tante le iniziative in programma nella tre giorni, pensata anche per il grande pubblico, che vedrà Modena trasformarsi in una cucina a cielo aperto, dove gli studenti provenienti dalle principali scuole alberghiere di tutta Italia si cimenteranno nella realizzazione di creazioni a base di Zampone e Cotechino Modena IGP, ispirandosi a personaggi iconici, realmente esistiti oppure di fantasia, ma che hanno lasciato un segno nella storia e nell’immaginario collettivo. Da Maradona a Pavarotti, da Spiderman a Raffaella Carrà, le ispirazioni sono infinite, come lo sono le combinazioni di sapori e gli accostamenti possibili.

Il concorso

Le ricette, presentate entro l’11 novembre, sono state sottoposte al giudizio dello chef mondiale e pluripremiato Massimo Bottura che, dopo un’accurata disamina, ne ha selezionate 10, considerate le più originali e interessanti. Gli Istituti scelti – che arriveranno dalle Marche, dalla Sardegna, dal Veneto, dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana e due dalla provincia di Modena – prenderanno parte alla finale, in programma sabato 10 dicembre, giornata clou dell’evento, in piazza Roma a Modena, in cui i giovani cuochi che avranno modo di esprimere la propria passione e la propria creatività davanti a Massimo Bottura e altri esperti tra cui Paolo Ferrari, Presidente del Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP.

Quest’anno, il Concorso, oltre a ricevere il Patrocinio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Modena, è stato realizzato nell’ambito del progetto “DELI.M.E.A.T. – DELICIOUS MOMENTS: EUROPEAN AUTHENTIC TASTE”: programma di attività di informazione e promozione il cui obiettivo è valorizzare il settore della salumeria di qualità, in Italia e in Francia.

Festa dello Zampone e del Cotechino Modena IGP: il programma

Tante le iniziative in programma che coinvolgeranno durante questo week-end l’intera città di Modena.

Venerdì 9 dicembre: Modena – Teatro Comunale Luciano Pavarotti

Ore 21.00 – serata inaugurale. Ingresso su invito – Presenta Andrea Barbi. Si esibiranno gli artisti: Marco Ligabue, Paolo Migone e Jo Squillo.

Sabato 10 dicembre: Modena – Piazza Roma

Ore 10.30 – lo chef Massimo Bottura e i giovani cuochi delle scuole alberghiere italiane presentano le loro ricette, realizzate live, a base di Zampone e Cotechino Modena IGP.

Ore 12.00 – degustazioni gratuite a cura di Piacere Modena con le eccellenze del territorio (Prosciutto di Modena DOP, Parmigiano Reggiano DOP, Lambrusco di Modena DOP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Confettura di Amarene Brusche di Modena IGP)

Ore 16.00 – spettacolo di intrattenimento con Marco Ligabue.

Domenica 11 dicembre: Modena – Piazza Roma

Dalle ore 10.00 alle 18.00 – Consorzio Zampone e Cotechino Modena IGP, in collaborazione con Piacere Modena – GUSTI.A.MO La Solidarietà. Attività di gusto per grandi e bambini.

Info e programma: www.modenaigp.it

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