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Dal bagnun al cacciucco, fino al brodetto: le sagre del pesce dell’estate

Dal bagnun al cacciucco, fino al brodetto: le sagre del pesce dell'estate

Hai detto sagre del pesce? Corriamo! 

Tra gli appuntamenti più irresistibili dell’estate ci sono le sagre e qui ve ne elenchiamo alcune dedicate al pesce e alla tradizione gastronomica marinara che caratterizza tutta l’Italia, da nord a sud.

Estate 2022: le sagre del pesce da nord a sud Italia

Protagonisti degli eventi dedicati al pesce lungo la penisola sono i piatti tipici delle città che si sono sviluppate sul mare, provenienti nella maggior parte dei casi dalla cucina povera dei pescatori. Nei ristoranti o presso gli stand, sul lungomare o nel centro cittadino, le sagre sono l’occasione per scoprirli e degustarli.

Si va dal bagnun di acciughe della Liguria al brodetto marchigiano, dal fritto con polenta di Chioggia al cacciucco di Livorno. 

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Il brodetto marchigiano: le ricette e i ristoranti migliori

Il brodetto marchigiano: le ricette e i ristoranti migliori

La tipica zuppa di pesce unisce le Marche e le divide perché da un porto all’altro cambia la preparazione. La capitale è Fano, ma il brodetto si trova buonissimo anche altrove. La nostra selezione di locali da Pesaro a San Benedetto del Tronto

Il brodetto è una delle massime espressioni di un piatto come la zuppa di pesce che si trova – in mille varianti – lungo le coste italiane. Nelle Marche – al di là di una costante personalizzazione della ricetta – se ne possono identificare quattro versioni che fanno a capo a Porto Recanati, Ancona, San Benedetto del Tronto, Fano anche se resta molto popolare a Porto San Giorgio (che lo ha codificato con la De.Co.), Civitanova Marche e Senigallia dove il tristellato Mauro Uliassi ha tra i suoi piatti icona, la Scarpetta di brodetto: ossia un pezzo di pane da intingere in un sugo di pesce concentrato. Ciascuna ricetta ha la sua peculiarità. Se a Porto Recanati non si usa il pomodoro e si aggiunge lo zafferano selvatico del Conero (che dà al piatto un colorito giallognolo), nel capoluogo sarebbe obbligatorio utilizzare  tredici qualità di pesce della zona, esattamente come i commensali che dovrebbero gustarla, ma come tutte le tradizioni, ci sono pareri discordanti in tal senso.

Un piatto antico, dei pescatori

Invece lu vrudètte piatto tipico di San Benedetto del Tronto – è sostanzialmente una zuppa di pesce, senza pomodoro (al limite con pomodoro verde) e con l’aggiunta di peperoni e aceto, unica nel suo genere. Ma il brodetto più famoso – con tutto il rispetto per gli altri – è quello di Fano, che oggi vive un momento d’oro dopo aver rischiato la scomparsa dalle tavole dei ristoranti. Sarebbe stato un errore clamoroso, considerando la bontà del piatto e la sua storicità: nasce a bordo delle barche dei pescatori fanesi come ideale piatto povero. I pesci meno pregiati e più rovinati (senza essere sfilettati e spinati) erano cucinati in un grosso tegame insieme a un concentrato di pomodoro, aceto, aglio e cipolla. Il piatto veniva poi messo al centro della tavola e mangiato, senza fretta. Si impiegava tempo a spinare e a pulire il pesce mentre per riempire lo stomaco, e i pescatori usavano inzuppare pane secco o gallette nell’intingolo.

Brodetto Fest

A rilanciare il piatto è stato fondamentale l’apporto del Brodetto Festche rende il giusto omaggio alla gloria della gastronomia locale tra focus, laboratori, cooking show con grandi ospiti e le firme più autorevoli dell’enogastronomia. Quest’anno il cuore della manifestazione sarà il Palabrodetto, sul lungomare Simonetti di Fano, e si svolgerà dal 10 al 12 settembre: sarà una 19ª edizione con tante novità, a partire dal circuito di oltre 30 ristoranti collegati ai luoghi della kermesse grazie a una navetta gratuita, il Brodetto Bus. Detto che Fano è ricca di posti dove il brodetto non delude le attese, in tutti i porti delle Marche ci sono locali dove viene cucinato perfettamente. E sono quelli della nostra selezione.

Dieci varietà di pesce

La ricetta “originale” del brodetto di Fano per quattro persone, secondo la Confraternita del Brodetto, prevede l’utilizzo di dieci varietà di prodotti ittici (canocchia, gattuccio, mazzola, pesce prete, rana pescatrice, razza, san pietro, scorfano, seppia e tracina) per un peso complessivo di due kg, una volta eviscerato e pulito. In una casseruola bassa e larga, si soffriggono in 250 ml di olio extravergine d’oliva, 30 g di cipolla e uno spicchio di aglio. Poi si diluiscono 130 g di concentrato di pomodoro con 50 g di aceto e 400 g di acqua per aggiungerlo al soffritto. Appena ripreso il bollore, si mettono le seppie e i vari pesci, iniziando dai più grossi. Unica eccezione le canocchie che vanno cotte solo cinque minuti, alla fine della ricetta.
 Sale e pepe quanto basta, dopo 20-25 minuti il brodetto è pronto da servire. È un estratto di Adriatico, di storia e di gusto.

I nostri brodetti

geografia del brodetto di pesce in 5 ricette

geografia del brodetto di pesce in 5 ricette

La ricetta del vero brodetto non esiste, ce ne sono tante quanti sono i “campanili” del litorale adriatico. Ecco una guida (e qualche ricetta) per districarsi fra pomodoro, aceto, anguille, zafferano e altri ingredienti tipici da Trieste alla Puglia

Com’è bello far il brodetto da Trieste in giù. Lungo la costa dell’Adriatico il brodetto di pesce si prepara in tante varianti diverse quanti sono i porti che si aprono ad accogliere i pescherecci con il loro prezioso carico. Tante ricette diverse per questa semplice zuppa di pesce, colorate dal rosso del pomodoro o profumate dallo zafferano, fragranti di erbe o piccanti di peperoncino, ma tutte accomunate dalla materia prima: pesce “povero”, base per un piatto di pescatori che oggi trova nuova vita nell’ottica della rivalutazione della cucina regionale tradizionale.
Perché un tempo il brodetto si preparava in molti casi direttamente a bordo dei pescherecci, oppure nelle case dei pescatori, le cui mogli sapevano valorizzare con la loro arte quello che avevano a disposizione: pesciolini troppo piccoli, o troppo “spinosi”, o troppo poco pregiati per essere venduti sul mercato, tutto quello che rimaneva nelle reti e che non era destinato al commercio.

Bianco, di anguille, con pepe e aceto…

A Trieste pesce misto e crostacei si arricchiscono del sapore di vino e pomodoro, mentre a Grado il “boreto”, rigorosamente bianco, si può preparare anche con una sola varietà di pesce: fondamentale è una fumante polenta ad accompagnare.
Molto amato è il brodetto di Chioggia, mentre decisamente particolare è quello di Comacchio, a base di anguille.
A Rimini il brodetto profuma di pepe e aceto, e più giù, nelle Marche, la zuppa si declina in tante varianti differenti: quello di Ancona, ricco di pesci diversi, si arricchisce di pomodoro e di aceto, quello di Porto Recanati, è profumato di zafferano selvatico, mentre quello di Porto San Giorgio si riconosce perché decisamente piccante.
In Abruzzo è accesissima la rivalità tra cultori del brodetto alla pescarese e i puristi del brodetto alla vastese: in discussione la presenza o meno del soffritto, le modalità di cottura (tegame coperto o senza coperchio?), la possibilità di profumare con aceto, ma soprattutto l’aggiunta del peperone fresco, che caratterizza la ricetta di Vasto.
Peperone verde e peperoncino anche nel brodetto alla termolese, “u bredette”, cucinato per tradizione con la “scafetta”, la parte di pescato “di seconda scelta” che ogni sera spettava a ciascun pescatore.
Tra uno e l’altro, le infinite tipicità che ogni località o frazione, ma soprattutto che ogni famiglia custodisce gelosamente, a tracciare un imperdibile itinerario dei sapori lungo le nostre coste.

Le ricette del brodetto di pesce

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