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Tre colazioni da preparare la sera prima

Tre colazioni da preparare la sera prima

È sempre difficile scendere dal letto per andare a lavoro, ma se ad aspettarvi c’è una colazione golosa tutto cambia. Se siete stanchi dei soliti biscotti con il latte o dello yogurt con i cereali o delle fette biscottate con la marmellata, allora preparate qualcosa di diverso dal solito, qualcosa che non necessita di grandi abilità in cucina, ma solo di un po’ di organizzazione. Vogliamo proporvi tre ricette che dovete semplicemente assemblare la sera prima di andare a letto perché devono riposare una notte in frigorifero. Al mattino, in poche mosse saranno pronte da gustare insieme a frutta, tè o caffè.

Pancake

Chi ha detto che si possono preparare i pancakes a colazione solo nel fine settimana?
Potete farli tutti i giorni purché l’impasto riposi a lungo in frigorifero, diciamo pure una notte intera.
La ricetta che vi proponiamo non è diversa da tutte le altre, anzi è proprio quella classica dei pancakes americani, ma vi invitiamo a lasciare il composto in frigo a rassodarsi e prendere sapore per almeno 9 ore. Al mattino basterà cuocere i pancakes su una padella antiaderente leggermente unta con del burro.
Ricordate di girarli non appena si formeranno delle bollicine in superficie e cuoceteli solo per pochi secondi sull’altro lato. Servitevi di una spatolina per rimuoverli dalla padella e metteteli uno sopra l’altro una volta pronti.
Potete accompagnarli alla maniera classica con tanto sciroppo d’acero, oppure con miele, confetture a piacere, crema di nocciole e frutta fresca e secca.
I pancakes fanno sempre la felicità di tutta la famiglia. Sono la colazione perfetta per iniziare la giornata con il sorriso!

Pumpkin pancakes with maple syrup and blueberries on a plate.

Porridge

Questa “pappetta” di avena si può preparare anche al mattino con i fiocchi di avena e il latte scaldando tutto in un pentolino per qualche minuto, ma se preparate il composto la sera prima al mattino dovrete solo mettere la tazza nel microonde e poi decorarla con quello che volete, spezie, frutta, burro di arachidi o confettura.
Se amate le colazioni fredde non sarà nemmeno necessario scaldare l’oatmeal ma potrete gustarlo appena uscito dal frigorifero semplicemente mescolandolo un po’ con il cucchiaio. In questo caso parliamo però di overnight oatmeal, così si chiama la versione fredda del porridge.
Per preparare il porridge caldo invece avete bisogno di tre-quattro cucchiai di fiocchi di avena a persona e di mezzo bicchiere di acqua o latte. Decidete voi quale deve essere la consistenza del composto e quindi versate il liquido poco alla volta all’interno di una tazza. Lasciate riposare il composto in frigorifero e al mattino scaldate al microonde oppure in un pentolino. Il porridge può essere dolcificato con miele o zucchero di canna e profumato con cannella e zenzero. Su questa base potete poi aggiungere cacao, gocce di cioccolato, frutta di ogni genere e creme a base di frutta secca.

Chia pudding

Questo delizioso budino leggero e poco calorico si prepara in un minuto e non deve essere nemmeno riscaldata al mattino.
Basta mescolare in un barattolo di vetro 30 gr di semi di chia e 200 ml di latte vegetale.
Lasciate riposare tutto per una notte in frigorifero coprendo bene il barattolo, e i semi di chia sprigioneranno una specie di gel all’interno del liquido trasformandolo in budino.
Potete aggiungere miele o zucchero se preferite, ma se utilizzate un latte dolce come quello di cocco i di mandorle non ce ne sarà bisogno.
Potete preparare il chia pudding anche in versione golosa con un cucchiaino di cacao all’interno e delle gocce di cioccolato.

Ricerche frequenti:

» Shortbread salati – Ricetta Shortbread salati di Misya

Misya.info

Innanzitutto lavate bene il prezzemolo, asciugatelo e tritatelo finemente.

Preparate l’impasto, lavorando velocemente burro, grana, sale e farina e poi incorporando anche tuorlo e prezzemolo.

Formate un salsicciotto dallo spessore di 5-6 cm, avvolgetelo con pellicola trasparente e lasciate raffreddare in freezer per 10-15 minuti, quindi tagliate a fette di 1 cm.

Man mano che sono pronti, disponete i biscotti sulla teglia rivestita di carta forno, quindi cuocete per 15-18 minuti o fino a doratura in forno statico già caldo, a 180°C.

Gli shortbread salati sono pronti: lasciateli raffreddare prima di gustarveli.

Gli gnocchi ricci, l’antichissima ricetta di Amatrice

Gli gnocchi ricci, l’antichissima ricetta di Amatrice

Sembra che sia ancora più antica dell’amatriciana: la ricetta degli gnocchi ricci nasconde un segreto, che è nella manualità e nella costanza di chi li prepara. Come quella superba di Maria, del ristorante Roma

Fra le tante ricette della zona di Amatrice, ce n’è una che merita di essere scoperta. Per una volta non stiamo parlando dell’amatriciana, cavallo di battaglia della piccola cittadina, dei suoi abitanti e di tutta la zona circostante. Ma degli gnocchi ricci, una pasta fatta a mano e realizzata come da tradizione con una superba manualità. Secondo alcune fonti si tratta di una preparazione ben più antica dell’amatriciana stessa, consumata dalle famiglie nobili del luogo e tramandata fino a oggi. Di certo un piatto più sconosciuto, una chicca della cucina amatriciana e laziale.

Cosa sono gli gnocchi ricci

Prima di tutto gli gnocchi ricci non sono gnocchi, nel senso che nell’impasto sono presenti tre ingredienti, farina, acqua e uova, ma non patate. Quelle che si formano inizialmente dall’impasto però, prima di lavorarle manualmente, sono piccole porzioni, poco più grandi di un’unghia, che hanno la forma degli gnocchi. Da qui la lavorazione si fa complessa: gli gnocchi vanno trascinati con le dita, rivoltati e poi lasciati seccare. Nel girarli acquistano la riconoscibile forma “a riccio”.

La ricetta degli gnocchi ricci

A raccontare la ricetta del piatto c’è Maria, cuoca storica e tenace del ristorante Roma, che ha tramandato le ricette della famiglia Bucci fino a oggi, di generazione in generazione. Il ristorante infatti ha aperto nel 1896, proprio ad Amatrice, ed è il più antico della cittadina. Negli anni è cresciuto diventando anche albergo e luogo per ricevimenti, con più di 500 coperti. Al momento del sisma del 24 agosto 2016, era in costruzione anche una piscina. Dal 2017 viene creata un’area food molto vicina ad Amatrice, che potrà accogliere i ristoratori e le ristoratrici che hanno perso le proprie attività. Tra queste, fortunatamente, c’è anche il ristorante Roma, con Maria e i suoi figli, Simona e Alessio, e con le sue copiose fiamminghe di amatriciana, gricia, ravioli e risotto papale, una ricetta creata in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II, con prosciutto, besciamella e mozzarella; e poi ci sono i dolci della tradizione preparati da Alessio, tra cui i piccoli gelatini, il tartufo, la torta mimosa, la millefoglie, la zuppa inglese e lo strepitoso zabaione.

Gnocchi ricci
Gnocchi ricci.

E poi loro, gli gnocchi ricci, che in questo nuovo spazio, decisamente più piccolo del precedente, ma ancora accogliente e vivo come sempre, non smettono di avere un ruolo di primo piano. Maria racconta di una preparazione meticolosa, integralmente fatta a mano, che richiede una certa manualità e velocità. Proprio per questo, se ne fanno pochi per volta, in modo da accontentare tutti i clienti. La ricetta classica vorrebbe come condimento il sugo di castrato, ma è possibile anche scegliere altre varianti: l’amatriciana, l’amatriciana bianca (come qui chiamano la gricia), il sugo semplice oppure un condimento in bianco con burro e salvia. In ogni variazione è presente una ricchissima dose di formaggio a completare la pasta, molto sorprendente per la consistenza corposa e allo stesso tempo viscosa della pasta, perfetta per accogliere il condimento.

E l’impasto? Si parte da due impasti differenti. Mezzo chilo di farina in tutto, divisa in due parti. In una si aggiungono cinque uova, nell’altra, la stessa quantità di liquidi in acqua bollente. Dopo averli lavorati, i due impasti saranno riuniti e si potrà cominciare la parte della modellazione degli gnocchi, indubbiamente quella più complessa. Tra tutti i ristoranti amatriciani, il ristorante Roma è sicuramente il migliore dove gustare questo piatto o, in occasioni speciali, richiederli su ordinazione. Sia per la presenza della ricetta originale, sia per la passione e la perseveranza con cui vengono proposti.

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