Tag: asparagi ricette

» Biscotti coniglietto – Ricetta Biscotti coniglietto di Misya

Misya.info

Preparate la frolla: mettete zucchero, zucchero a velo, burro e vaniglia in una ciotola e lavorate, quindi incorporate prima l’uovo e poi anche farina e bicarbonato.

Avvolgete con pellicola trasparente e lasciate riposare in frigo per 1 oretta.

Riprendete il panetto, stendetelo in una sfoglia sottile sul piano di lavoro leggermente infarinato e ricavate i vostri biscotti con tutte le formine a forma di coniglietto che trovate.

Disponete sulla teglia rivestita di carta forno, distanziandoli un po’, quindi cuocete a 180°C per 10 minuti o fino a doratura, in forno ventilato già caldo.
Una volta sfornate, lasciate raffreddare completamente, e nel frattempo preparate i decori.

A questo punto stendete la pasta di zucchero in uno strato molto sottile sul piano leggermente cosparso di zucchero a velo e usate le stesse formine utilizzate per i biscotti per ricavare le sagome.

Preparate un po’ di glassa con zucchero a velo e poche gocce d’acqua e usatela per far aderire pasta di zucchero e decori ai biscotti ormai freddi, poi lasciate asciugare.

I biscotti coniglietto sono pronti, non vi resta che servirli.

Zeppole di San Giuseppe | La Cucina Italiana

La Cucina Italiana

Le zeppole di San Giuseppe, golose ciambelline alla crema con l’amarena, prendono il loro nome dalla festa del 19 marzo, dedicata appunto a San Giuseppe, periodo in cui, per tradizione, si friggono queste golosità e si festeggia la Festa del Papà.

La storia delle zeppole di San Giuseppe

Nascono a Napoli e testimonianze della loro preparazione si trovano già nel trattato di cucina di Ippolito Cavalcanti (Cucina teorica-pratica, 1837): il cuoco e letterato, originario di Afragola, Napoli, le descrive nell’appendice della sua opera, dedicata alla “Cucina Casarinola” napoletana, scritta in dialetto napoletano. 

A Napoli le zeppole di san Giuseppe si preparano in due modi, fritte o al forno, quindi vengono farcite con crema pasticciera, completate con amarene sciroppate e spolverizzate di zucchero a velo. 

Il nostro cuoco Dario Pisani le farcisce con la crema anche un po’ all’interno:  un piccolo strappo alla formula tradizionale, per aggiungere ancor più golosità.

zepppole original fried neapolitan pastry
Le zeppole di San Giuseppe al forno

Vai alla ricetta

La ricetta delle zeppole di San Giuseppe

Ingredienti per 6 pezzi

Per la pasta choux

250g acqua
150g farina 00
100g burro 
4 uova piccole
1 pizzico di sale fino 

Beatrice Prada

Per la crema pasticciera 

250g latte 
70g zucchero semolato 
60g tuorlo
25g amido di mais
2 scorze di limone 
1 foglio di gelatina alimentare 
1 baccello di vaniglia

Per completare

4 amarene fabbri 
zucchero a velo

Procedimento

Beatrice Prada

Per la pasta choux

Scaldate in un tegame l’ acqua con il burro. Quando arriva a bollore,  aggiungere tutta insieme la farina setacciata.
Mescolate con un cucchiaio di legno fino a quando il composto risulterà compatto ed omogeneo staccandosi dalle pareti della pentola.
Trasferitelo in una ciotola e lasciare intiepidire. 
Aggiungetevi quindi le uova, incorporandoli bene alla pasta, uno per volta, mescolando con una frusta. Otterrete alla fine una pasta abbastanza fluida, ma consistente. 
Raccoglietela in una tasca da pasticciere con la bocchetta stellata (un piccolo trucco: prima di riempire la tasca, per evitare che il composto esca dalla bocchetta, rincalzate la tasca stessa all’interno della bocchetta “tappandola”; quando avrete finito di riempirla vi basterà tirare la tasca per eliminare la piegatura). 
Formare le zeppole su una placca foderata con la carta da forno: piccole ciambelle di circa 8 cm di diametro, con un foro al centro di circa 2 cm. Fate due giri per ogni anello. 
Ritagliate la carta da forno in piccoli quadrati, sotto ogni zeppola. 
Friggete le zeppole in olio di arachide a 170 °C immergendole inizialmente con la carta, a testa in giù. Dopo 1 minuto togliete la carta con una pinza e voltate le zeppole, poi scolatele dopo 1 altro minuto, appoggiandole su carta da cucina. 

L’ X factor dei whisky

La Cucina Italiana

Si sono tenuti ieri, lunedì 14 marzo, i primi giochi della miscelazione organizzati da Glenmorangie, nella suggestiva cornice de Il Veloce, il cocktail bar all’interno del Radisson Collection Hotel Palazzo Touring Club, capitanato da un grande nome della mixology: Franco Tucci Ponti, che per l’occasione ha creato due cocktail ad hoc. L’importante azienda di whisky ha voluto far divertire il pubblico creando gli X Games, i primi giochi della miscelazione “istituiti” da Glenmorangie per il lancio di X by Glenmorangie in Italia: il nuovo whisky di Glemorangie. Un’occasione per mettersi alla prova, sperimentando con le infinite possibilità che questo single malt offre.

Marco Antinori

Il whisky con la X

L’evento ha visto come protagonista proprio il nuovissimo whisky single malt X by Glenmorangie, il primo whisky pensato appositamente per la miscelazione, ma ovviamente, da bere anche liscio. L’assemblaggio incredibile di whisky, lasciato invecchiare sia in botti vergini di rovere bianco che in botti ex-Bourbon, rende X by Glenmorangie ancora più dolce e ricco, perfetto per realizzare semplici, ma accattivanti long drink. 

Proudly powered by WordPress