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Ricetta Scrippelle italiane verdi al prosciutto

Ricetta Scrippelle italiane verdi al prosciutto

Le scrippelle italiane verdi al prosciutto sono una gustosa variante delle classiche scrippelle, nome dialettale delle crespelle, tipiche della zona del Teramano, in Abruzzo. Sottilissime, sono molto simili alle crêpes, tanto che qualcuno si è chiesto se siano stati gli abruzzesi a “copiare” dai francesi o viceversa gli abbiano insegnato a preparare queste delicate sfoglie d’uovo. 

Se, dunque, è verosimile che il primato sulla crêpe sia francese (concediamolo), è anche vero che la cugina scrippella è una versione modificata (acqua anziché latte, cottura con lardo o grasso di prosciutto anziché burro), ancora più sottile e, soprattutto, di diverso utilizzo: in Abruzzo, infatti, serve al posto della sfoglia di pasta, per creare esclusivamente piatti salati. Il famoso timballo di scrippelle ne è l’esempio più trionfale: una costruzione a più strati, farcita di uova, formaggio, carne, verdura, sugo di ragù.

La Scarcella, la ricetta del dolce di Pasqua foggiano

La Cucina Italiana

Sono tanti i dolci che si preparano per tradizione nelle varie città italiane in occasione della Pasqua. Uno di questi è la scarcella, che insieme a torte, frittelle, taralli, fa parte di una cultura popolare, tramandata da generazioni, che ancora viene rispettata in moltissime città, soprattutto del sud Italia, dove le tradizioni culinarie sono più sentite.

Nella provincia di Foggia la Scarcella è la regina: conosciuta anche come “scariella” o “corruccolo”, è un impasto a base di pasta frolla, cui viene data spesso la forma tonda (scarcella significa “ciambella”), che poi viene ricoperto da una glassa bianca decorata con granella colorata, confetti o scagliette cioccolato, per una scenografia davvero molto festosa. Può anche avere forme diverse, di coniglietto, colomba o cestino, ognuno si sbizzarrisce come preferisce!

Come sono le uova nella scarcella?

Una caratteristica particolare della scarcella è il fatto che vengano inserite nell’impasto delle uova con il guscio, sode. In molti casi vengono anche decorate con coloranti per alimenti, per rendere il dolce ancora più invitante e appetitoso.

Non una ma tante ricette

Come per ogni piatto tradizionale, anche per le Scarcelle esistono moltissime ricette, si potrebbe dire che ogni famiglia ne custodisce una propria, con piccole varianti rispetto a quella considerata “originale”. Chi per esempio mette della granella colorata come decorazione, oppure dei confetti o ancora lamelle di mandorle. O chi nell’impasto usa metà burro e metà olio. Ogni versione è il frutto di rivisitazioni fatte nel corso del tempo e gelosamente custodite da ognuno. Qui di seguito la nostra ricetta, confrontatela con la vostra!

Scarcella: la ricetta

Ingredienti

300 g farina 00
110 g zucchero
1 uovo  e 1 tuorlo
1/2 bustina di lievito
75 ml olio
75 ml latte
scorza grattugiata di un limone non trattato
4 uova sode con il guscio da inserire nell’impasto

Per la glassa

200 g zucchero a velo
1 albume
scaglie di cioccolato o confetti
un cucchiaino di succo di limone

Procedimento

Fate una fontana con la farina e aggiungete lo zucchero, il lievito, la scorza grattugiata del limone e l’olio. Iniziate a impastare e poi unite l’uovo, il tuorlo e il latte. Lavorate bene la pasta per evitare che si formino grumi. Suddividetela in tre parti che intreccerete tra loro e poi chiuderete come una ciambella. Lavorate la pasta direttamente su una teglia ricoperta da carta da forno, in modo che poi possiate infornarla direttamente senza più muoverla. Incastonate nell’impasto, a distanza regolare, 4 uova sode, e infornate a 180° per 45 minuti. Prima di togliere la Scarcella controllate che la sua superficie sia ben dorata.

Per la glassa montate a neve fermissima l’albume, unite il succo di limone e incorporate poco alla volta lo zucchero a velo. Versate la glassa sulla vostra Scarcella solo quando questa si sarà raffreddata, e poi decorate con granella, confetti o cioccolato. Agite rapidamente perché la glassa si solidifica in poco tempo e poi non riuscireste più a terminare la decorazione.

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