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Quanto ci amano questi francesi!

Quanto ci amano questi francesi!

Ancora una volta i francesi mostrano un grande amore per l’Italia (calcio a parte).
È da quando Caterina de’ Medici portò le forchette (e un po’ di civilizzazione) a tavola alla corte del marito Enrico II, che ci si guarda un po’ così, ma l’amore resta. Eccome. Se Yannick Alléno, chef pluristellato del Pavillon Ledoyen, il ristorante tre stelle di Parigi, è stato avvistato a Forte dei Marmi, sono state notate numerose bottiglie di Dom Pérignon in questi giorni a Capri. La maison ha scelto proprio l’isola per lanciare la nuova cuvée Dom Pérignon Vintage 2010. E ha scelto Aurora, uno dei ristoranti iconici a pochi passi dalla piazzetta, per l’occasione “vestito” di nero, diretto con garbo ed eleganza da Mia D’Alessio, terza generazione di proprietari.
Tante belle pizze all’acqua (le chiamano così) di benvenuto, farina, poco lievito, acqua (appunto), mozzarella da sogno, peperoncino e basilico e diversi abbinamenti pizza e champagne studiati apposta dallo chef Franco Aversa. Memorabili le due versioni con burrata e carpaccio di gambero con scorza di limone e l’altra, con l’uovo, caviale e fogliolina d’oro.

 

Praticamente la felicità. E mentre il vino esprimeva tutta la deliziosa freschezza e un equilibrio perfetto tra generosità e acidità (bravo a Vincent Chaperon, lo chef de cave della maison) ecco consolidarsi l’idea che bollicine e pizza siano un binomio perfetto. Oltre a un tripudio di babà serviti a fine cena.

Altro segno inequivocabile d’amore Francia versus Italia, è il nuovo pop up store Dior al Riccio Restaurant & Beach Club del Capri Palace Jumeirah, unica stella Michelin al mondo data un club balneare. Tra spaghetti ai ricci di mare e crudi di pesce, si ammira la collezione ad hoc Dior J’adior Capri, borse, costumi da indossare nelle cabine arredate nello stile della maison.

 


Non partite senza aver sostato qualche minuto nella stanza delle tentazioni con tutti i dolci possibili dell’isola e della costiera.
Che l’attesa non sia troppo lunga, altrimenti bye bye prova costume.

 

Che cos’è lo zhoug, la salsa israeliana che tutti amano

Che cos’è lo zhoug, la salsa israeliana che tutti amano

Lo zhoug, salsa piccante israeliana, sta diventando un trend internazionale, conquistando sia chef internazionali sia social media

Zhoug, zhug o skhug; questi sono solo alcuni dei tanti modi con cui viene chiamata una deliziosa salsa piccante tipica della cucina iraniana. Questo condimento, molto amato e utilizzato in Israele, nello Yemen e in altri paesi mediorientali, da qualche anno sta iniziando a spopolare anche nel resto del mondo e in particolare negli Stati Uniti. Diversi sono gli chef internazionali che la apprezzano, molti sono i ristoranti nei quali la salsa fa la sua apparizione nel menu ma, soprattutto, tanta è la visibilità sui social media, dove sta diventando una vera e propria tendenza alimentare.

Zhoug, nuova alternativa alla sriracha o al pesto?

Sebbene dello zhoug esistano diverse varianti, quella più diffusa nella cucina popolare israeliana è di colore verde e viene preparata con foglie di coriandolo fresco, peperoncino piccante verde, aglio e cumino, talvolta con aggiunta di prezzemolo, chiodi di garofano, semi di cumino e succo di limone. Per l’altrettanto saporita versione rossa, che ricorda la famosa salsa sriracha di origine thailandese, vengono invece utilizzati peperoncini rossi e salsa di pomodoro. Sia lo zhoug verde che quello rosso, similmente ai più noti hummus e tahina, vengono utilizzati nella cucina mediorientale come condimento per aromatizzare pane pita, falafel, shawarma (termine arabo per kebab) e shakshouka, un piatto tunisino molto diffuso in Israele che consiste in uova in camicia con salsa di pomodoro, peperoncino, aglio e spezie varie.
Non mancano, infine, anche ricette moderne dello zhoug che prevedono l’aggiunta di olio, così da renderlo una cremosa salsa che può rappresentare una valida alternativa piccante e leggera al pesto.

Dal Medio Oriente alla conquista dei social media

Questa irresistibile salsa piccante, oltre a essere aromatica e gustosa, è priva di zucchero, di glutine, di frutta secca ed è prodotta con ingredienti 100% vegetali e naturali, il che la rende adatta a tante tipologie di diete. Il coriandolo fresco è inoltre considerata un’erba dalle notevoli proprietà antiossidanti, molto più del basilico, e contiene una grande quantità di betacarotene. Tutte queste caratteristiche, unite al crescente interesse di Stati Uniti e di molti paesi occidentali di scoprire e integrare la cucina mediorientale, ha fatto sì che la popolarità dello zhoug nel mondo aumentasse a dismisura. Nell’ultimo anno, in particolare, questo condimento israeliano è stato ufficialmente riconosciuto come food trend anche sui social network, in particolare su Instagram e su Facebook. Questo dato è stato diffuso recentemente da Tastewise, una startup di analisi di trend alimentari e culinari statunitensi con sede principale in Israele. Secondo il fondatore di Tastewise, ex dirigente di Google, l’impennata considerevole nel consumo e nella visibilità online di questa salsa in America è dovuta proprio alla tendenza di molti consumatori e food lover di esplorare nuovi sapori esotici e di scoprire nuove esperienze culinarie che siano allo stesso tempo il più possibile salutari e naturali.

Foto: zhough salsa piccante israeliana_Flickr_jules stonesoup.jpg
Foto: Zhug o Skhug salsa piccante iraniana_Wikipedia Commons_DonIncognito.jpg

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