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Blue Monday: 25 ricette di tiramisù per affrontarlo

La Cucina Italiana

Lunedì 15 gennaio 2024, terzo lunedì del primo mese dell’anno. Che secondo la pseudoscienza è anche chiamato Blue Monday. Infatti in inglese blue non è solo un colore, è anche l’aggettivo sinonimo di “triste”, che associato al giorno della settimana va ad identificare il giorno più triste dell’anno.

Come nasce la teoria del Blue Monday

Anche se l’equazione su cui si basa il concetto non ha fondamenta scientifiche, il Blue Monday ha preso piede dal 2005, quando è stato reso pubblico per la prima volta dal canale tv britannico Sky Travel. Secondo questa teorica equazione elaborata dallo psicologo Cliff Arnall dell’università di Cardiff, in questo giorno le persone si sentono maggiormente tristi perché inconsciamente il loro cervello realizza di essere lontano dalle festività natalizie e che ci vorranno ancora parecchi mesi prima di poter arrivare ad un’altra vacanza.

Come voi, abbiamo qualche dubbio sulla teoria di Arnall, ma abbiamo pensato che il Blue Monday potrebbe essere la scusa per mettersi in cucina a preparare un menù allegro che si potrebbe concludere con un dessert iconico come il tiramisù. Non che abbiamo bisogno di scuse per preparare il dolce al cucchiaio italiano più famoso nel mondo, ma oggi potrebbe essere la giornata giusta per aumentare le occasioni di buonumore proprio portando in tavola il tiramisù. Leggenda narra che sia stato creato proprio per “tirarsi su”, perciò in alto i cucchiai e via!

25 ricette di tiramisù per tirarsi su

Quante sono le varianti di tiramisù? Innumerevoli! Qui abbiamo raccolto la nostra selezione ideale, che parte dalla ricetta classica del tiramisù o originale de Le Beccherie fino al tiramisù agli agrumi, ai lamponi, al cocco, e così via. C’è anche la versione su stecco, che è davvero una bella idea per una merenda diversa. E poi c’è quello in coppa o in tazza, c’è quello scomposto o quello preparato a modo suo dalla signora Jacopa. Insomma, il bello del tiramisù è che lascia la libertà di esprimersi partendo da una base davvero golosa, perfetta per sconfiggere il Blue Monday, siamo d’accordo?

Tiramisù, le nostre ricette

Stress da rientro al lavoro post lockdown: ecco come affrontarlo

Stress da rientro al lavoro post lockdown: ecco come affrontarlo

In questo periodo sono in molti a sentirsi fiacchi, agitati e di cattivo umore. Ecco alcuni rimedi utili che facilitano la ripresa dei vecchi ritmi e aiutano a ritrovare lo sprint per affrontare con maggiore slancio la routine quotidiana

Dopo la fine del lockdown la stragrande maggioranza degli italiani è ritornata al lavoro. Il passaggio dai ritmi casalinghi più rilassati a quelli della nuova routine potrebbe favorire la comparsa di piccoli malesseri e fastidi come stanchezza, cattivo umore, agitazione, mancanza di concentrazione. «Ritornare al lavoro dopo un lungo periodo di stop e riprendere i vecchi ritmi di tutti i giorni può provocare piccoli disagi soprattutto durante le prime settimane», conferma la nutrizionista Nicoletta Bocchino. «La colpa è del cosiddetto “stress da rientro”. Si tratta di un disturbo molto simile a quello che può comparire dopo le ferie estive e che rende più faticosa la ripresa delle attività quotidiane. Il periodo di lockdown, in molti casi, ha infatti sfasato i ritmi del sonno e della veglia.  Di conseguenza riadattarsi a orari e abitudini diverse da quelle che si sono seguiti per quasi due mesi può essere difficile». Per limitare i fastidi è utile dedicarsi nel tempo libero ad attività rilassanti. «Una passeggiata al sole immersi nella natura per esempio favorisce la liberazione di endorfine che aiutano a scaricare le tensioni. Inoltre, è un ottimo modo per stimolare la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore e di melatonina, l’ormone del sonno che permette di avere un riposo regolare e di qualità». Per contrastare i disagi, inoltre, è utile prestare attenzione a ciò che si sceglie di portare a tavola. «Cibi molto pensanti e conditi rischiano di affaticare troppo l’organismo che è già particolarmente appesantito dalla sedentarietà e dalla dieta spesso eccessivamente sbilanciata della quarantena», dice l’esperta, che qui spiega come affrontare lo stress da rientro al lavoro scegliendo i cibi giusti.

Per combattere il malumore al mattino

Per affrontare la routine lavorativa con più slancio è importante assicurarsi le energie necessarie fin dal risveglio. Sì quindi a una prima colazione ricca di nutrienti che danno energia e vitalità. «Per sostenere il tono si possono scegliere alimenti come lo yogurt oppure il latte. Apportano triptofano, il precursore della serotonina, l’ormone del buonumore. L’ideale è abbinarli ai cereali integrali come l’orzo, la segale, l’avena che assicurano carboidrati complessi e fibre che danno energia e sazietà per un periodo più lungo. Via libera anche alla frutta secca a guscio come le noci, le mandorle e a quella fresca di stagione. Le fragole e le ciliegie, per esempio, assicurano minerali contro la fatica e antistress. Tra questi spicca il magnesio che agisce su muscoli e nervi, messi a dura prova dall’eccesso di cortisolo», spiega la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Per ritrovare la concentrazione durante la mattinata

Se il rientro a lavoro vi fa sentire frastornati e con le pile scariche, durante la mattina per ricaricarvi di energia puntate su uno spuntino a base di cibi che favoriscono la motivazione. «La banana per esempio è ricca di tirosina, un aminoacido che stimola la produzione di dopamina, un ormone che aiuta a sentirsi più appagati e concentrati. In più, questo frutto assicura triptofano e vitamine del gruppo B, preziosi per l’umore», consiglia la nutrizionista Nicoletta Bocchino. Per sentirsi più scattanti, in alternativa va bene anche un quadratino di cioccolato fondente almeno al 70% abbinato a un caffè senza zucchero. «La teobromina del cacao e la caffeina hanno un effetto super attivante per la mente».

Stress da rientro al lavoro post lockdow
Stress da rientro al lavoro post lockdown.

Per evitare la sonnolenza dopo pranzo

Durante il pasto di mezzogiorno occorre evitare di mangiare cibi troppo farciti come panini imbottiti, pizzette, focacce. «Un consumo eccessivo di grassi e zuccheri rallenta la digestione e agevola la sonnolenza post prandiale», dice l’esperta. Per sentirsi scattanti e pieni di energia anche nella seconda parte della giornata il consiglio che suggerisce la nutrizionista «è di optare per una bella porzione di verdure di stagione come un’insalata mista condita con un cucchiaio di olio extravergine d’oliva da abbinare a una fonte proteica come del salmone, dello sgombro, della ricotta o della carne magra, accompagnata da un panino integrale. Abbinare le fibre che sono in grado di dare sazietà alle proteine, agli acidi grassi essenziali e ai carboidrati complessi permette di stare alla larga non solo dagli attacchi di fame, ma anche dai cali di energia che favoriscono fiacca e sonnolenza dopo il pasto».

Per alleviare la stanchezza nel pomeriggio

Per contrastare i cali di energia pomeridiani sì a uno spuntino a base di frutta secca a guscio oppure semi oleosi. «I semi di zucca per esempio sono un concentrato di grassi buoni che favoriscono il corretto funzionamento del cervello e minerali che contrastano la fatica e aiutano a sentirsi più sprint».

Per scaricare stress e tensioni a fine giornata

Per distendere i nervi e favorire il riposo notturno sì a una cena a base di verdura di stagione, cotta o cruda, carboidrati complessi come una porzione di pasta integrale, abbinati alle proteine vegetali dei legumi. «Le vitamine del gruppo B, i carboidrati complessi e il triptofano, favoriscono la produzione di melatonina, l’ormone del sonno, che facilita il rilassamento di mente e corpo e assicura un riposo di qualità», dice la nutrizionista Nicoletta Bocchino.

Nella gallery scoprite i cibi da inserire nei menu quotidiani per combattere lo stress da rientro

Cambio dell’ora, i cibi che aiutano ad affrontarlo al meglio

Cambio dell’ora, i cibi che aiutano ad affrontarlo al meglio

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre le lancette dell’orologio si sposteranno un’ora indietro. Ecco cosa mangiare per combattere la stanchezza e gli altri piccoli fastidi legati alla diminuzione delle ore di luce

Questa notte si cambia e si ritorna all’ora solare. Le lancette dell’orologio dovranno essere spostate un’ora indietro. Nei primi giorni successivi al cambio dell’orario per via della riduzione delle ore di luce è facile sentirsi più stanchi, nervosi e avere difficoltà ad addormentarsi. Per contrastare i piccoli fastidi passeggeri può essere utile portare a tavola alcuni cibi che, grazie ai nutrienti preziosi che contengono, possono aiutare l’organismo a rispondere meglio agli stimoli esterni e favorirne l’adattamento ai nuovi ritmi. Con l’aiuto della nutrizionista Sonia Croci, scopriamo quali sono e perché conviene mangiarli.

Cosa mangiare per la stanchezza

Per sentirsi meno stanchi e spossati e favorire l’adattamento al nuovo orario, a tavola non devono mancare i cibi ricchi di
magnesio e potassio. «Questi minerali, preziosi per il buon funzionamento del sistema nervoso, aiutano a sostenere il benessere psicofisico dell’organismo e a combattere il senso di spossatezza. Ne sono buone fonti i cereali integrali, il cioccolato fondente, la frutta secca e i semi oleosi», spiega la nutrizionista Sonia Croci. Per combattere la stanchezza e la tristezza autunnale può essere utile poi scegliere i cibi ricchi di triptofano. «Questo aminoacido è un precursore della serotonina, l’ormone che regola l’umore. Si trova, ad esempio, nelle castagne, nei legumi, nelle uova, nel cioccolato».

I rimedi per contrastare l’insonnia

Per evitare di svegliarsi nel cuore della notte o avere difficoltà ad addormentarsi è importante fare un pasto serale leggero. «Vanno evitati intingoli, salse e cibi troppo elaborati che oltre a pesare sulla digestione e sulla linea, possono rendere il sonno più difficoltoso». Va poi ridotto il consumo di caffè ed evitato quello degli alcolici. «L’alcol, oltre a essere dannoso per la salute dell’organismo, non giova alla qualità del riposo. Ha un effetto sedativo solo apparente. In realtà, favorisce i risvegli notturni e disturba il sonno», precisa la nutrizionista Sonia Croci.

Volete saperne di più? Sfogliate la gallery e scoprite i cibi che aiutano ad affrontare il cambio dell’ora.

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