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Come abbinare il tartufo: i consigli per una verticale memorabile

La Cucina Italiana

Un invito esclusivo per assaggiare un menu che i fratelli Chicco e Bobo Cerea hanno studiato ad hoc, come sempre. In apertura Tartare di Vicciola in sfoglia con salsa Beaufort e tartufo Macrosporum, cioè il tartufo nero liscio, dal sapore gradevole e leggermente agliaceo. A seguire uno di piatti più buoni mai assaggiati: Caffè latte e la Crespella, un tripudio di formaggi e una delicata sfoglia all’uovo serviti in una tazza in abbinamento a una brioche salata, e il tutto impreziosito dal tartufo bianco. Come secondo Roll di Pan brioches, faraona, e tartufo nero pregiato. Chiusura in dolcezza con “Il latte un budino delicatissimo accompagnato da Tartufo Brumale, dal gusto deciso e intenso.

Come abbinare i tartufi: i consigli di Luigi Dattilo

Se volessimo riprodurre la stessa magia del pranzo di Da Vittorio a casa, magari per un pranzo speciale come quello di Natale, come dovremmo fare? Lo abbiamo chiesto a Luigi Dattilo, fondatore di Appennino Food Group, che ci consigliato come abbinare ciascuna delle cinque varietà di tartufo del mese.

Tartufo Bianco

Le sue caratteristiche sono la scorza liscia tendente al bianco e il suo profumo inconfondibile: un bouquet particolarmente intenso, con note di bosco, un lieve sentore agliaceo. Va mangiato rigorosamente crudo.
Come abbinarlo? «Un classico, il tartufo bianco sta benissimo l’uovo, perché ha bisogno di una parte grassa e proteica come quella tipica dell’uovo, appunto. Per questo altrettanto perfetto con una pasta fresca con un condimento a base di burro».

Tartufo nero pregiato – Tuber melanosporum Vitt

Si distingue dagli altri tartufi per la sua superficie verrucosa. Ha un profumo gradevole ma non pungente, che si sprigiona particolarmente in cottura.
Come abbinarlo? «Il nero pregiato sta benissimo con le carni rosse: provatelo a julienne con una tartare di fassona».

Tartufo Uncinato – Tuber uncinatum Chatin

Viene chiamato anche “scorzone” per la sua scorza verrucosa molto simile al nero pregiato, ma la polpa ha sfumature più chiare. La differenza sostanziale è l’odore, più marcato. 
Come abbinarlo? «L’uncinatum è perfetto con il formaggio e piatti a base di formaggio: provatelo con gnocchi al formaggio, oppure con un risotto al Parmigiano».

Come abbinare il Franciacorta giusto ai piatti delle Feste

La Cucina Italiana

“Niente di meglio di un bel piatto di cappelletti ripieni di storione per iniziare il cenone della Vigilia! Sono presenti nel menu del “Ristorante Vivace” di Brescia, dove ai fornelli c’è lo chef Davide Modesti. Il sapore del pesce si mescola agli altri ingredienti, come la zeste di limone o la maggiorana, dando vita a un insieme unico, piacevole alternanza di aromi e sapori che sorprendono e conquistano a ogni boccone. Qui il Franciacorta Dosaggio Zero 2016, ottimo con il pesce, sarebbe l’ideale, perché è creato senza aggiunta di zuccheri, puro assemblaggio di uve Chardonnay e Pinot Nero, rigoroso e pulito. Un vino di elevata qualità, dai riflessi dorati che rallegrano la festa”. 

 Per chi predilige i gusti più delicati, VAso suggerisce invece “la pappardella ripiena alla zucca, Franciacorta e caviale, insaporita con noce moscata e scalogno, è un primo fenomenale da offrire agli ospiti alla cena della Vigilia o il giorno di Natale. Si può gustare sorseggiando il Franciacorta Satèn 2018, vino che esprime note impreziosite da sentori di fiori bianchi. Elegante e dalla forte personalità, sul finale lascia un bel ricordo “confettato” che si sposa a meraviglia con la zucca e il caviale, senza creare contrasti, bensì armonie di gusto”.

Secondi

Tempo di pensare ai secondi, meglio se di carattere. “La guancia brasata al Curtefranca rosso, topinambur e caffè è una ricetta creata dallo chef Mauro Zacchetti, del ristorante “Al Malò Cucina e Miscelazione” di Rovato (BS). Ideale come piatto principale, viene preparata con carne succulenta, cotta insieme a una dadolata di verdure, accompagnata da chip di polenta, fatte con la farina di mais bramata, e da un delizioso purè di topinambur e caffè. Una ricetta raffinata, costruita intorno a sapori delicati ma anche caratteristici. Il vino ideale da abbinare è il Franciacorta Riserva Dosaggio Zero 2011, dal perlage serrato, attraversato da piacevoli sentori di pane tostato. Nell’insieme crea un equilibrio che avvolge i sensi, come un caldo abbraccio”.

Carne bianca? “In alternativa, al posto del “solito” tacchino, la faraona è un ingrediente che a Natale soddisfa tutti i palati. Agli ospiti si può proporre in versione ingentilita, cotta alla brace, con spinaci e crema tartufata. Per accompagnare questo piatto si può scegliere il Franciacorta Riserva Brut 2008. Vino intenso, con sentori di agrumi canditi che in bocca risultano asciutte ed eleganti, ideale da gustare insieme alle carni come quella della faraona perché riesce a eliminare ogni traccia grassa, lasciando spazio unicamente alla freschezza e ai sapori”.

E per finire? “una fetta di panettone del maestro Giovanni Cavalleri, della Pasticceria Roberto di Erbusco (BS): buone feste e buoni brindisi a tutti!”.

Laurent-Perrier Champagne rosé: 2 ricette da abbinare alla perfezione

La Cucina Italiana

Maison Laurent-Perrier, storica azienda nello Champagne fondata nel 1812, rilascia un nuovo prodotto, fresco, da gli intensi aromi di frutti rossi, e con note incantevoli in tempo per la stagione più calda dell’anno. 

Cuvée Rosé: Edizione Limitata Papillon

Spiccare il volo, camminare liberamente secondo i propri desideri, senza restrizioni o barriere… Per ritrovare la libertà che ci è stata negata per tanto tempo. La farfalla, simbolo di questa libertà è anche simbolo di una natura incontaminata. Quale libertà di pensiero e audacia avevano Bernard de Nonancourt e lo chef de cave nel 1968 per creare uno Champagne Rosé che sarebbe diventato una delle Cuvée iconiche della Maison, anche se lo champagne rosé non era ancora stato introdotto.

Laurent-Perrier persegue questa audace creatività offrendo uno champagne rosé 100% Pinot Noir, prodotto utilizzando la tecnica della macerazione, preservando la biodiversità del terroir della Champagne, andando oltre le regole della responsabilità ambientale e rispettando la Viticulture Durable in Champagne e Haute Valeur Environnementale.

L’edizione limitata Cuvée Rosé Papillon

Le ricette da abbinare al Cuvé Rosé 

Il gusto inebriante del rosé è perfetto per essere accompagnato da cruditè di pesce, gamberi grigliati, prosciutto di Parma e dessert di ogni tipo. Vi sveliamo 1 ricetta di mare e 1 di terra che si sposano a meraviglia con il cuvée rosé grazie all’estrazione degli aromi di frutti rossi dovuta alla vinificazione per macerazione del Pinot Nero.

Maiale in agrodolce 

Ingredienti per 4 persone 

500 g di carne di maiale, 1 peperone verde, 1 peperone rosso, 1 peperoncino piccante, 2 cucchiai di Maizena, 3 cucchiai di salsa soia, 1 cucchiaio di caffè, 1 cucchiaio di aceto, 1 cucchiaio di vino bianco, 1 cucchiaio di zucchero, sale, olio di semi 

Per la carne 

Si prepara il maiale in piccoli dadi di 2 cm. Puliamo i peperoni e li tagliamo a pezzettini. Uniamo in una ciotola i peperoni, la salsa di soia e la maizena (non serve aggiungere sale perché la soia è già salata). Scaldiamo in una padella l’olio di semi e rosoliamo il maiale a fuoco vivace per 2 minuti. Togliamo la carne e usiamo la stessa padella per soffriggere il composto di peperoni per mezzo minuto. Rimettiamo la carne in padella e giriamo il tutto per 1 minuto. Aggiungiamo lo zucchero e l’aceto e facciamo scuocere per gli ultimi 10 secondi.

Catalana di crostacei

Ingredienti per 4 persone

1 kg di crostacei misti (un’astice o un’aragosta da soli pesano circa 600 g), 1 peperone giallo, 4 pomodori rossi maturi, 1 cipolla di Tropea freschissima, 1 gambo di sedano, qualche foglia di lattuga verde per decorare, sale e pepe q.b.

Per la vinagrette

6 cucchiai di olio extra vergine di oliva, 1 limone (il succo), 2 cucchiaio di aceto balsamico, qualche fogliolina di basilico sminuzzata

Per la catalana 

Incidiamo il carapace dei crostacei al centro per il senso della lunghezza così durante la cottura si apriranno e saranno più semplici da sgusciare. Li bolliamo per pochi minuti in acqua salata (per l’astice e l’aragosta massimo 10 minuti di cottura, per gli altri bastano 3-4 minuti) e poi sgusciamo. Nel frattempo laviamo la verdura e tagliamo a julienne sottilmente. In un vassoio da portata sistemiamo un letto di foglie di lattuga, quindi la verdura alla julienne e infine i crostacei. Irrorare il tutto con la vinaigrette e serviamo portando in tavola sale, pepe e la vinaigrette. La catalana si può servire sia fredda che tiepida. 

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